Lettera ai consiglieri regionali ed ai parlamentari sull’Ordine del Giorno voto
Cagliari, 3 febbraio 2010
All’on. ……………….
del Consiglio regionale della Sardegna.
Egregio Onorevole,
Le scrivo nella mia qualità di presidente della Fondazione Sardinia, l’associazione culturale che da diciannove anni collabora con le istituzioni e con la comunità sarda al fine di promuovere “la presa di coscienza e il diretto protagonismo dei Sardi verso obiettivi di autoconsapevolezza e di protagonismo economico, sociale, politico e culturale”.
In questa prospettiva, il 2009 è stato dedicato al tema dell’identità: a come l’identità culturale e linguistica si traduca in identità politica ed economica, nella convinzione che le cose si dicono facendole e si fanno dicendole. Un’identità politica che si esprime in precise riforme istituzionali, un’identità economica che vede nella valorizzazione delle risorse locali il dispositivo di crescita e di fiducia nelle proprie intraprese: quanto più un prodotto si caratterizza in senso identitario(formaggio, sughero, granito, agroalimentare, ambiente, turismo, cultura) tanto più entra nel mercato e nella comunicazione mondiale. Sul versante politico-istituzione, una particolare attenzione è stata rivolta all’Autonomia, al Federalismo, all’Indipendentismo, facendo tesoro di contributi importanti da parte di politici, giuristi, esperti di economia e finanza ma anche di protagonisti delle riforme catalane. Pur nel ventaglio delle differenti convinzioni politiche, è emersa una sostanziale comunità di intenti sui valori di Sovranità e di Autodeterminazione e sul significato identitario di Popolo Sardo e di Nazione Sarda.
È stato osservato che questi valori non hanno trovato nelle forze politiche e nei singoli partiti una consapevolezza di impegno e di lotta per tradurli nelle corrispondenti riforme istituzionali.
Perciò è nata l’esigenza di presentare al massimo organismo della Comunità sarda, il Consiglio Regionale, al Presidente e a ciascun Consigliere, il documento contemplato nell’art. 51 dello Statuto Sardo che ha quali referenti l’ordine del giorno – voto approvato dal Consiglio regionale il 10 maggio 1966 e prosegue nel solco intrapreso dalla Mozione sulla sovranità del Popolo sardo approvata dallo stesso Consiglio il 24 febbraio 1999.
Cordiali saluti
Il Presidente della Fondazione Sardinia