OSRI – VERBALE N.1 – Riunione del 14.7 2014 (Piero Marcialis)
Inizio alle 17,30. Introduce Salvatore Cubeddu, che dà lettura del comunicato stampa che annuncia la costituzione dell’OSRI, avvenuta il 7.7.2014.
Segue la relazione di Carlo Serra che fa il punto sullo stato dei lavori di riforma istituzionale, definiti come un chiaro disegno di centralizzazione dei poteri, con clausola di supremazia del ruolo decisionale dello Stato e con l’unica apertura riguardante il riconoscimento costituzionale delle regioni a statuto speciale (comma 13, art.33). Serra ha segnalato come la Sardegna si sia lasciata sfuggire, nel periodo 2001-2014, la possibilità di ampliare le proprie competenze statutarie, quando il clima politico era favorevole al regionalismo. Quella fase si è chiusa.
Intevengono al dibattito tutti i presenti.
Cubeddu pone la questione del Senato: quale conviene ai sardi? Quale idea di rappresentanza abbiamo? quale idea di Sardegna?
Pierpaolo Vargiu sottolinea l’importanza di aver aperto questa battaglia, che parte da “pezzi di società”, da liberi cittadini, che pongono precise questioni ai politici che debbono decidere se starne dentro o fuori.
Per Oreste Pili è importante il collegamento in rete per parlare con tutti e aumentare le adesioni a questo movimento; è decisivo elaborare la Carta Statutaria dei sardi, e un progetto politico che la Regione deve far proprio, per farne poi materia di trattativa con lo Stato: per esempio, battersi per una scuola che abbia nei contenuti la Sardegna: lingua, storia, cultura.
Luigi Mossa riferisce del Trentino, sulla necessità di maturare dignità in economia e finanza per guadagnare autonomia politica; inoltre non si può procedere a un riordino degli enti locali senza aver una visione complessiva della Regione.
Per Giacomo Meloni si deve andare rapidamente all’approvazione di uno Statuto, su di esso chiamare il consenso popolare con un referendum e aprire quindi il confronto con lo Stato. Dietro la riforma del Senato si intravede il disegno di esautorare le regioni.
Monica Mascia: la proposta di un nuovo Statuto va affiancata con un documento economico che, anche coi numeri, certifichi la capacità dei sardi di rendersi autosufficienti economicamente.
Per Nello Cardenia un Consiglio regionale in cui sono presenti con ruolo importante le forze indipendentiste e sovraniste deve essere capace di dare un segnale importante e determinante su questa battaglia che è oggi al centro del dibattito politico.
Gavino Sale ha ricordato che siamo all’inizio della battaglia che ha già visto momenti significativi: il rifiuto di sottoscrivere il documento sulle servitù militari, il processo a 8 generali, eccetera. Il Governo regionale non vorrà assumersi la responsabilità storica di arrendersi alla cancellazione dell’autonomia. Molte questioni sono da chiarire: quant’è la ricchezza prodotta in Sardegna? A quanto ammonta realmente il gettito fiscale?
Per Piero Marcialis l’Osservatorio è lo strumento che oggi serve. Riforma del titolo V e riforma del Senato sono due corni dello stesso problema: privare le regioni di ogni potere decisionale.
Per i sardi un nuovo Senato ha senso se ha poteri di veto e rappresentanza paritaria tra tutte le regioni, se no è un inutile teatrino, dove non si decide o si decide quello che vogliono le regioni più ricche e popolate.
Franco Meloni ha segnalato un deficit di comunicazione nella politica oggi, anche in quella istituzionale e regionale. Non c’è adeguata informazione, ad esempio sui fondi europei.
L’osservatorio servirà anche a questo.
Per Valerio Medda è importante una nostra elaborazione sulla quale chiamare tutti al confronto. Sulle cose si misurerà accordo e disaccordo, chi ci sta e chi no. Ora ci si deve impegnare su questo.
Enrico Lobina, sulle questioni ricchezza prodotta, gettito fiscale, ritiene che l’unica soluzione ai silenzi e alle menzogne sia una Commissione di Inchiesta che il Consiglio regionale può istituire.
Per Giancarlo Nonis, Renzi ha chiuso una fase: con lui tutto il potere ritorna ai Ministeri che sembravano esautorati.
Per Fabrizio Palazzari la montagna di dati esistenti, anche in materia di gettito fiscale, sulla gestione della Regione Sardegna e su tante altre cose, va esibita in forme leggibili e interpretabili, ciò che adesso non avviene. Con gli attuali strumenti informatici, se si vuole fare, è possibile fare davvero trasparenza.
In chiusura di riunione si segnala che è pervenuto un sms del senatore Roberto Cotti, con il quale era previsto un appuntamento telefonico, che si dispiace di non potere in quanto impegnato nel suo intervento al Senato.
Si propone l’aggiornamento della riunione venerdì 18 ore 17,30.
La riunione si conclude alle 20,30.