…. est naschiu unu pipìu chi narat ca seus frades …
E’ il vangelo del giorno di Natale. L’evangelista Giovanni introduce una fede che contrasta con i principi della religione. Il biblista ci offre un formidabile commento.
Seimila anni fa in Sardegna un popolo cominciava ad onorare i suoi defunti lasciando un segno che avrebbe attraversato i millenni.
Scenari Incendi devastanti in Australia, neve in Arabia Saudita, primule fiorite in Gran Bretagna e in Italia: che cosa sta succedendo al clima? Lo abbiamo chiesto a un fisico del Cnr. C’è una variabilità naturale, come sempre. Ma poi l’uomo…
Su sabodo de sa poesia: su de noe, de Mario Cubeddu Morette.
Tutte colpite a morte dai loro compagni. Compagni e mariti, prima che maschi e delinquenti. Perciò quello di ‘femminicidio’ non è il termine più appropriato, perché è vero ma generico, non aiuta a cogliere le cause più vicine e vere (psicologicamente: l’amore come possesso, etc.; sociologicamente: la crisi della coppia, etc….) e si presta a strumentalizzazioni. Il termine corretto è “muliericidio”, quando il maschio uccide la donna con la quale ha un (terribile) rapporto, talora vicendevole (E’ la tesi espressa nel suo ultimo saggio dalla grande psichiatra cagliaritana Nereide Rudas - “Donne morte senza riposo” un’indagine sul muliericidio (AM&D Edizioni, pag.331, anno 2016) - che tutto il ceto intellettuale cagliaritano e sardo sarebbe chiamato ad approfondire e diffondere). In ogni caso dobbiamo ringraziare e sostenere tutte le persone che operano concretamente dalla parte delle donne vittime. (N.d.R.).
Giuseppe Caprolu (nella foto), ingegnere da 11 anni in Svezia, è rientrato dopo l’alluvione. «Vedevo le immagini in tv, mi sono detto che dovevo fare qualcosa»