Il silenzio degli inizi della letteratura, anche in Sardegna, di Maria Michela Deriu. Nella foto, illegibile, viene riprodotta la Carta di Cagliari, di cui alleghiamo il testo alla fine dell’articolo.
La storia del rapporto tra Adriano Olivetti e il partito sardo nelle elezioni politiche del 1958. Il racconto dell’intellettuale lussurgese Antonio Cossu inviato da Ivrea in Sardegna. Il testo dell’accordo elettorale tra Adriano Olivetti e Titino Melis, segretario del PSd’A(z) (i due nelle foto). Il programma politico-economico-culturale (stralcio). Le elezioni politiche del 1958 in Sardegna.
«Pregheus impari!» è il titolo della 1^ edizione del Premio di poesia e prosa religiosa in lingua sarda organizzato dalla parrocchia S. Vittoria V.M. di Seuni. I componimenti in versi e i racconti dovranno pervenire all’assistente spirituale del piccolo centro (frazione di Selegas) entro il prossimo 15 dicembre 2023. « Vogliamo raccogliere in un volume antologico – dice monsignor Gianfranco Zuncheddu promotore dell’iniziativa - le espressioni più vere e attuali del senso religioso della gente sarda che continua a pregare, individualmente e in gruppo, in limba. E’ un patrimonio culturale e religioso che non deve essere disperso. Non è un’operazione archivistica, ma vuole esaltare le manifestazioni di una “pietas” anche di alto valore poetico e affettivo che esprime la continuità del sentimento religioso della nostra gente, di un’autentica e attuale ricerca di Dio da parte del nostro popolo».
Il concorso, completamente gratuito, è articolato in due sezioni, prosa e versi. La prima prevede racconti di religiosità verso i santi, Gesù e la Madonna, non più lunghi di 9000 caratteri compresi gli spazi. Le poesie non superiori a 16 versi in rima, sciolti o liberi. La partecipazione è aperta a tutti, anche ai sardi non residenti nell’isola. Si potrà scrivere in limba, comprese le varietà alloglotte (tabarchino, catalano, sassarese e gallurese). Tutte le informazioni sul concorso si trovano nel Regolamento di “Pregheus impari!”, consultabile nel sito della “Fondazione Sardinia”: www.fondazionesardinia.eu (qui di scguito)
In questa rubrica mi vorrei occupare di un libro a me (nella foto) molto caro e altamente sottovalutato: “Storia della Letteratura di Sardegna “ di Francesco Alziator.
Convegno su Adriano Olivetti e la Sardegna
– Programma
Fondazione Sardinia,
Università degli Studi di Cagliari: Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali – Gruppo di ricerca Comunità e lavoro del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università di Cagliari – Dipartimento di Giurisprudenza.
Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna
con il patrocinio della
Fondazione Adriano Olivetti
Convegno di studi
ADRIANO OLIVETTI E LA SARDEGNA
Attualità di una prospettiva umanistica
presso Aula Bachisio Motzo – Facoltà di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Cagliari, Sa Duchessa
…Continua »
Purtroppo vi lasciano “un ruolo marginale” … Però: — “di questo capitale da investire, la Sardegna, oggi, ha estremo bisogno …”.
Circa settantamila giovani universitari: un patrimonio di pensiero, di sentimenti e di ragioni, che può determinare una svolta decisiva sul destino della Sardegna. Una risorsa umana capace di progetto e di programma, dentro una esperienza di studio e di vita che può modificare la realtà politico-economica e socio-culturale dell’Isola.
Ciò che caratterizza la vita giovanile è la forza del desiderio, l’esplosione dei sentimenti, la pluralità degli interessi, la volontà di giustizia, gli slanci di solidarietà. Di questo capitale da investire, la Sardegna, oggi, ha estremo bisogno.
Quella fascia di età segna il periodo dell’esistenza più ricco di speranza, di vitalità, di eros, di prospettive e di sogni. Una carica energetica animata da grandi valori umani e da audaci contraddizioni.
Ebbene, questa enorme potenzialità rimane, in gran parte, inespressa. Una risorsa senza investimento.
La grande forza d’urto e di slancio che potrebbe contribuire a mutare radicalmente lo stato delle cose, troppo spesso, è una energia che si scarica a massa.
Settantamila universitari non contano granché, non hanno il peso che meritano nella società, non sono, in gran parte, operatori dinamici nella concreta realtà della vita sarda.
Il grande inganno sta in una frase: ” Voi siete il futuro della società”!
La parola futuro è senza tempo, vive nel rimando, nella dilazione. Nasconde il presente e affida il tempo a una promessa. Così si vive nell’attesa, in sospensione. E, inoltre senza alcuna garanzia di inveramento.
L’avvenire non è domani, è in atto, dipende dalla operazione pragmatica e dalla tua intelligenza progettuale, senza la concezione negativa del tempo. Non cercare un salvacondotto esterno. Sei tu il presente della società sarda che ha urgente bisogno della tua giovinezza del tuo fervore, dei tuoi slanci, delle tue passioni. Ha bisogno proprio della tua esperienza così esaltante della vita, ricca di carica emotiva di sentimenti travolgenti, di pulsione erotica, di istanza etica, di propensione al volontariato.
SINOSSI, CON PREMESSA DI FRANCESCO COLUMBU
Proseguendo nella rubrica IL LIBRO RITROVATO, 7 … da M. M. D. Il libro pubblicato a Londra nel 1828: una delle prime relazioni di viaggiatori stranieri in Sardegna. Un capitano navale inglese.