IN CUSTA CHIDA, rassegna della stampa sarda di questa settimana.
IN CUSTA CHIDA, rassegna della stampa sarda di questa settimana.
Cambiamento alla testa dei vescovi sardi, mons. Giuseppe Mani lascia la diocesi di Cagliari dopo nove anni di governo. La discussa guida della Chiesa sarda lascia la Sardegna in un mare di polemiche, esterne ed interne alla chiesa. Tuttla vicenda di questo governo è ampiamente e responsabilmente documentato nel sito www.cresia.info.
Finanziaria regionale. Nella volata finale i due poli cercano l’intesa per chiudere subito la manovra finanziaria 2012 e nel frattempo il Consiglio regionale si mette al sicuro approvando il secondo mese di esercizio provvisorio di bilancio. Non sono mancate le sorprese e le complicazioni soprattutto nella maggioranza, due volte spaccata su altrettanti emendamenti.
Lettera al Presidente Napolitano. Il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, scrive all´inquilino del Colle una lettera di ringraziamento per la sua recente visita nell´isola. «Lei signor presidente – vi si legge – appare ormai agli occhi dei sardi come il massimo garante dei nostri diritti e degli impegni presi con l’Isola dal precedente e dall’attuale governo».
Auto blu e conti in rosso alla Regione. Che fine fanno i soldi dei sardi? Un criterio per misurare spese fuori misura è quello delle auto blu per le quali la Regione spende sei milioni l’anno. Il parco auto della Regione è di 101 auto con un dato in controtendenza: nel 2009, infatti, le auto di rappresentanza erano 76 e un anno dopo ne sono state acquistate altre 25.
Piano paesaggistico. La revisione del Piano paesaggistico regionale per le zone costiere, quello varato dalla Giunta di Renato Soru la scorsa legislatura, è «quasi ultimata». Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Urbanistica, Nicola Rassu. Il tema è di grande rilevanza politica e anche tra la Giunta di Ugo Cappellacci e le opposizioni (che hanno accusato il centrodestra di voler riaprire la strada alla cementificazione delle coste) gli scontri non sono certo mancati.
Master & Back. Al contrario di altre linee d’investimento già finanziate, c’è un versante del Programma Master & Back che non ha trovato soluzioni. Riguarda la promozione delle occupazioni individuali o sostegno all’autoimpiego: ossia la possibilità di usare soldi pubblici per un piano destinato a creare un singolo posto di lavoro, appunto quello di chi presenta il progetto. In sostanza, si parla di consulenti, professionisti, specialisti che vedono opportunità in settori finora poco battuti, e non solo.
Amministrative e referendum. Si va verso l’accorpamento della data del voto per i dieci referendum e le elezioni comunali e provinciali. Ci sarebbe un significativo risparmio di risorse pubbliche, si favorirebbe un maggiore accesso al voto e dunque aumenterebbero le possibilità di raggiungere il quorum.
A Berlino l’Isola non è italiana. Alla Fruit logistica di Berlino, uno dei saloni dell’ortofrutta più importanti al mondo che si è tenuto i giorni scorsi, per qualcuno la Sardegna non è una regione italiana. In un pannello della Fedagromercati (Federazione nazionale delle associazioni degli operatori all’ingrosso agro-floro-ittico-alimentari) c’era infatti disegnata la Penisola senza la Sardegna.
Settantamila aziende in rosso. Le previsioni per il 2012 sulle aziende sarde indebitate con il Fisco sono peggiori rispetto agli anni precedenti. Il numero delle imprese indebitate dovrebbe supererà quota settantamila e il debito complessivo sfiorare i 5 miliardi
Sanità e salute. La crisi economica fa male anche alla salute perché non consente ai sardi di curarsi in modo adeguato. Secondo uno studio della Cgil, infatti, molte famiglie rimandano esami, interventi e controlli medici perché non possono affrontare le spese.
Edilizia. Più di 2.000 imprese costrette a chiudere e 15.570 addetti che hanno perso il lavoro.Sotto accusa non c’è solo la crisi globale, ma anche il patto di stabilità che rallenta le spese delle pubbliche amministrazioni, costringendo i costruttori ad attendere in media otto mesi, con punte di due anni, per vedersi pagati i servizi resi. A tutto questo si aggiungono i problemi di accesso al credito.
Operai Alcoa. Una delegazione di cinquanta lavoratori e sindacalisti ha protestato a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo economico.
Eurallumina. Mancano pochi giorni al terzo triste anniversario di chiusura dell’Eurallumina, i 500 lavoratori in cassa integrazione vorrebbero arrivare a quella data simbolica con maggiori certezze sul riavvio della fabbrica. Doveva essere uno stop di un anno, ancora stanno aspettando di capire quando sarà riavviata.
L´Eldorado in tramonto. La crisi economica trascina in basso anche la Gallura. L’ Eldorado in tramonto viene evidenziato dai dati elaborati dal Sose, società specializzata negli studi di settoree. La Sardegna segna la percentuale peggiore (-44,3 per cento) fra tutte le Regioni d’Italia nel saldo tra acquisti e cessioni di beni strumentali. In questa classifica, la Gallura è penultima in Sardegna, dietro la provincia più in crisi dell’isola, il Sulcis-Iglesiente.
Fallito il modello. Giulio Calvisi, deputato olbiese del Pd, non usa mezzi termini per spiegare i dati provenienti dall’analisi del Sose. Nel Sulcis-Iglesiente è andato in crisi il modello industriale, in Gallura invece è finito schiacciato dal momento negativo dell’ecenomia il settore edilizio. Le due province pagano il fatto di essersi affidate entrambe a una monocultura. In altre zone si soffre, per carità, ma la diversificazione ha contribuito ad attutire meglio il colpo.
Disoccupazione giovanile. Due brutti record nazionali contraddistinguono i giovani sardi: il tasso di disoccupazione e l’abbandono scolastico. Gli ultimi dati Istat rivelano che sono disoccupati 39 sardi su cento nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni e 21 su cento dai 25 ai 34 anni; (numeri peggiori solo in Sicilia e Campania). In pratica, come denunciano Cgil-Cisl e Uil, è ripresa da qualche anno l’emigrazione. «Il paradosso è che questa è la generazione più acculturata di sempre», afferma Enzo Costa, segretario generale della Cgil.
Ogni anno 700 brevetti. Non è solo terra di cervelli in fuga la Sardegna, anche se è vero che molte delle intelligenze migliori sono costrette a emigrare per potersi esprimere. Tanti, però, decidono di restare per tentare di realizzare qui i loro progetti. Tra questi non mancano quelli che partendo da un’intuizione, inventano qualcosa di nuovo. Ogni anno nell’Isola vengono depositati circa 700 tra brevetti, disegni e marchi. Il merito lo si deve anche allo “Sportello della proprietà intellettuale” che Sardegna Ricerche, Agenzia regionale sulla ricerca e sullo sviluppo nell’Isola, ha attivato dal 2007.
Tirrenia. Il Governo sulla Tirrenia ha scelto la linea dell’«allineati e coperti», almeno fino a quando Bruxelles non dirà se la vendita del marchio, delle navi e delle rotte alla Cin è ammissibile o meno. Per il parlamentare sardo Mauro Pilil, invece, «è necessario che la convenzione sia riscritta subito» e, allo stesso tempo «è indispensabile il massimo della trasparenza sui 72 milioni che lo Stato ogni anno versa alla Tirrenia per garantire un servizio indispensabile.
Continuità delle merci. Il presidente della Regione ha confermato lo stanziamento di sei milioni per la continuità territoriale delle merci che serviranno a compensare i costi di trasporto marittimo da e per la penisola sostenuti dalle imprese. È un passo in avanti, sollecitato a più riprese dal Psd’Az in Consiglio regionale.
Golfo Aranci perde la linea con Civitavecchia. La grande crisi dei porti del nord Sardegna costringe le compagnie a correre ai ripari per non naufragare, tra passeggeri in fuga, rincaro dei biglietti e costo del carburante che schizza alle stelle. Così anche la Sardinia Ferries, di casa a Golfo Aranci da 22 anni, ha dato un colpo di forbice alla sua offerta cancellando per la prossima estate la linea per Civitavecchia prevista dal 25 maggio al 23 settembre.
Contratto d’area di Ottana: una valanga di denaro pubblico, l’ennesima, per creare industria e posti di lavoro nella Sardegna centrale diventata una truffa colossale. Un dato di fatto da anni messo in soffitta da politica, sindacati e industriali del Nuorese, ma che ora riemerge con i dati del fallimento forniti dal comandante provinciale della Guardia di finanza, Alessandro Cavalli: «Tutte le venti aziende controllate negli ultimi anni sono risultate irregolari, per un danno erariale di quasi 100milioni di euro». Numeri da choc che riaprono la ferita.
L’affaire Portoscuso. Si allarga l’inchiesta che ha portato, il 28 gennaio scorso, all’arresto di Adriano Puddu per corruzione, concussione sessuale, violenza sessuale con abuso di potere, favoreggiamento della prostituzione, peculato e voto di scambio. Secondo l’accusa l’ex sindaco avrebbe incassato tangenti per la realizzazione del parco eolico, costretto alcune ragazze a far sesso con lui e i suoi amici in cambio dei sussidi di povertà.
Crac a Carloforte. Anche il governatore Ugo Cappellacci è indagato per il crac della Municipalizzata di Carloforte: il presidente della Regione lunedì sarà sentito dal pm Giangiacomo Pilia per fare chiarezza sulle voci di bilancio della società fallita nel 2010 con un passivo di circa due milioni di euro.
I disabili e gli studenti. Promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale dei sofferenti mentali e allo stesso tempo, offrire un’importante occasione di crescita e di formazione agli studenti universitari. Sono gli obiettivi del progetto “Abitare Condiviso”, nato da una sinergia tra Comune di Cagliari, Ersu e dipartimento di Salute mentale della Asl 8.
Ripartono le saline. Crisi economica e crisi ambientale trovano un punto di incontro e di possibile risoluzione grazie alla delibera che dovrebbe essere presentata a breve in Giunta regionale e che una volta approvata, permetterà di procedere alla stipula dell’accordo di programma quadro per il rilancio, con un investimento di 20 milioni di euro, delle saline, del parco di Molentargius e di tutta l’area vasta di Cagliari.
Cagliari saluta Paolo Carta. La città e il suo municipio hanno reso omaggio a Paolo Carta, il consigliere comunale dell’Udc morto improvvisamente lunedì sera.
554 rivoluzionata. E’ stato firmato il decreto che consentirà ai cinque Comuni dell’Area Vasta di Cagliari (Cagliari, Quartu, Quartucciu, Selargius e Monserrato) di bandire le gare d’appalto e rivoluzionare la viabilità sulla statale 554. Sei i lotti per 17 interventi; 44,5 i milioni di euro disponibili nel bilancio della Regione, l’ente che finanzia le opere.
Il Bloggin Day per Rossella. Volti noti (Jovanotti, Fiorella Mannoia) e perfetti sconosciuti, tutti uniti in Rete nel Bloggin Day per Rossella Urru. Alcuni sotto lo stesso vessillo e e altri che, per sentirsi più vicini alla causa, scelgono di lasciare una lettera, un piccolo messaggio, una testimonianza sul sito creato dalla famiglia www.rossellaurru.it.
Ostello della gioventù. Carbonia si accinge a giocare una sfida importante: il reimpiego come Ostello della gioventù dell’albergo operaio di piazza Repubblica in cui sino a pochi mesi fa studiavano gli studenti delle superiori. L’edificio, nato dalla mente di Eugenio Montuori, uno dei massimi esponenti dell’architettura razionalista moderna, sarà ripulito da ogni parte superflua aggiunta. Ospiterà circa settanta posti letto e diventerà non un luogo dove soggiornare semplicemente, ma dove rivivere grazie a percorsi didattici la storia della città.
La Regione affonda la «Satta». Il consiglio regionale ha bocciato l’emendamento prevedeva di assegnare 200mila euro all’anno per tre anni alla Biblioteca “Sebastiano Satta”. Nata 70 anni fa, con i suoi programmi di sensibilizzazione alla lettura e alla cultura in generale, ha fatto di Nuoro una delle realtà territoriali dove si legge di più in Italia. I numeri degli iscritti, compresa la sezione sarda, raggiungono gli 8-10 mila utenti, e i prestiti gli 80 mila volumi.
L’industria in Sardegna. Con «L’occasione mancata. Lo sviluppo incompiuto della industrializzazione sarda» – pubblicato da CUEC Giulio Sapelli interviene sulla questione economica sarda. I temi aperti dal testo sono numerosi. Tra di essi, la questione demografica, i problemi dello sviluppo agrario, il peso insostenibile della «lentocrazia» del settore pubblico, la qualificazione del capitale umano A monte, ci sono due grandi questioni: la forma politica che deve attuare questi progetti e il ruolo degli imprenditori.
Encomio al carabiniere sardo. Insignito con un encomio solenne dell’Arma il giovane carabiniere di Oristano che dietro la divisa antisommossa ha sfidato, guardandolo dritto negli occhi, il manifestante che dalle barricate dei No Tav gli urlava contro ogni tipo d’insulto.