Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno III, n° 40, domenica 23 novembre 2014.
IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.
PIGLIARU E CLAOPATRA. 1. Fare di Olbia un nuova citta’.
PIGLIARU E CLAOPATRA. 1. Fare di Olbia un nuova citta’. «È giunto il momento di fare una legge urbanistica chiara, certa e semplice, senza via di fuga per gli speculatori – afferma Pigliaru. E aggiunge –: Pensiamo a una premialità del 40 per cento di volumetria per chi accetta di spostare la propria abitazione dalle zone a rischio. Non abbiamo intenzione di scaricare alcunché sul futuro, investiamo oggi per fare oggi». Edilizia e didattica.
PIGLIARU E CLAOPATRA. 2. Il 4 dicembre sarà il giorno della verità. La presidenza del Consiglio dei ministri ha convocato sindaci, presidenti di Regione, Autorità di bacino delle maggiori città italiane e aree metropolitane, compresa Cagliari e la presidenza della giunta regionale sarda, per analizzare lo stato di rischio e la programmazione degli interventi per il nuovo Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Ora dopo Carrara e Genova, le porte si sono aperte. Pigliaru tuttavia vuole ulteriori certezze: «Se scoprissimo che l’allentamento vale solo per alcune Regioni, andremo a Roma e faremo quel che ci sarà da fare».
PIGLIARU E CLAOPATRA. 3. «Lo Stato è in ritardo, ma in questi giorni riusciremo a recuperare il tempo perduto. Il Governo ha annunciato un
Piano per affrontare il dissesto idrogeologico con un finanziamento per la Sardegna di 500 milioni di euro: non abbiamo motivo per dubitare», osserva Pigliaru parlando all’assemblea nella giornata organizzata da #18undici e “Sardegna chi_ama” per ricordare l’alluvione che un anno fa ha portato morte e distruzione in tutta l’isola. Elementi che impongono una «riflessione complessiva – dice Pigliaru – e agire con maggiore concretezza rispetto al passato su cosa sia necessario fare per evitare queste tragedie».
PIGLIARU E CLAOPATRA. . 4. Dall’assemblea olbiese arrivano anche buone notizie per i 5 milioni di euro frutto della raccolta realizzata dalla Croce Rossa Italiana: a un anno dall’alluvione è stato pubblicato il bando per l’assegnazione dei fondi. È lo spunto per parlare di un’altra iniziativa messa in campo dall’esecutivo: «Siamo stati travolti dalle donazioni e ci siamo scontrati contro una burocrazia complicata – osserva Donatella Spano – ora però abbiamo approvato un disegno di legge per la costituzione di un Fondo regionale per le emergenze che eviterà di dover approvare una legge ogni volta che dovesse essere necessario e che ci consentirà di distribuire i soldi donati direttamente ai Comuni».
PIGLIARU E CLAOPATRA. 5. Erasmo D’Angelis, responsabile dell’Unità di crisi Italiassicura, voluta da Renzi per far fronte alle continue emergenze idrogeologiche sulla terra ferma e nelle isole. In un’intervista al Tg3 Sardegna, D’Angelis non solo ha parlato con il cuore in mano ma anche col portafogli. «Nei prossimi cinque anni – sono state le sue parole – il Governo stanzierà sei miliardi del Fondo europeo “sviluppo e coesione” per azzerare il dissesto ambientale. Cinquecento milioni saranno per la Sardegna come ci sono stati chiesti dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, con il quale sono in stretto contatto».
LE MANI SULLE CAMPAGNE SARDE. 1. «Sul progetto Biofuel siano i cittadini a decidere». Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, interviene sul progetto di Mossi&Ghisolfi, chiedendo una consultazione popolare. «Il coinvolgimento dei sulcitani nei processi decisionali deve essere risolutivo per la condivisione dei programmi di sviluppo. E considerato che le coltivazioni sperimentali nei campi di Tratalias e Masainas sono state già avviate, sarebbe utili fare delle visite ni luoghi di lavoro per verificare la fattibilità del progetto». Già da mesi gli emissari di Mossi&Ghisolfi hanno preso contatto con le istituzioni locali per promuovere il progetto per il biofuel.
A CARBONIA DI NUOVO I PREPENSIONAMENTI. Per 103 dipendenti della Carbosulcis la pensione partirà da gennaio 2015. È questo il primo passo del Piano di chiusura della miniera (già approvato a Bruxelles). Con l’organico restante, si riuscirà ancora ad estrarre carbone fino al 2018 come prevede il piano. A Carbonia siamo al quinto ciclo di pensionamenti delle miniere di carbone.
LE MANI SULLE CAMPAGNE SARDE. 2. Cos’è il biofuel? E’ un combustibile ottenuto in modo indiretto dalle biomasse: grano, mais, bietola, canna da zucchero, ecc
LE MANI SULLE CAMPAGNE SARDE. 3. Esso, provenendo da una risorsa rinnovabile, dovrebbe essere disponibile virtualmente senza interruzione; lo svantaggio primario riconosciuto al biocombustibile è quello di togliere terreno agricolo usato per la produzione di alimenti.
CONSIGLIERI REGIONALI, LA PRIMA SENTENZA. Silvestro Ladu, è stato condannato al pagamento di 252.471,73 euro per aver utilizzato tale somma «come fosse propria» e «per fini personali» quando era consigliere regionale con il gruppo Fortza Paris, tra il 2004 e il 2008. Un verdetto storico – anche se non definitivo – poiché si tratta della prima sentenza emessa dai giudici contabili a carico di uno degli 87 consiglieri regionali indagati per peculato nell’inchiesta penale sul presunto uso distorto dei fondi destinati ai gruppi consiliari della Sardegna.
LE MANI SULLE CAMPAGNE SARDE. 4. Ancora. Un secondo ordine di considerazione è che il rapporto tra energia necessaria per produrlo e quella resasi disponibile non è sempre favorevole.
LE MANI SULLE CAMPAGNE SARDE. 5. Un’ipotesi che è già realtà nel Vercellese, gli impianti sono stati visitati di recente dagli amministratori di Portoscuso. «Non possiamo dare il nostro assenso senza avere prima coinvolto le comunità locali – sottolinea Locci – illustrando nel dettaglio vantaggi e svantaggi. Saranno poi i cittadini a metterli sulla bilancia e a trarre le conclusioni».
PERCHE’ CLEOPATRA FECE TANTI DANNI. 1. L’inchiesta sugli effetti del Ciclone Cleopatra ad Oliba, un anno fa. Uno specialista di costruzioni idrauliche ha spiegato al procuratore Domenico Fiordalisi le ragioni dell’esondazione dei canali Siligheddu, Gaddhuresu e Tannaule. La consulenza collega direttamente la disastrosa gestione dei canali cittadini al decesso di 6 persone. Il dato rilevante, la novità nella maxi inchiesta, è il radicale cambio di direzione e obiettivo del lavoro coordinato dal pm Fiordalisi. Una massiccia, sistematica e irresponsabile rimozione delle problematiche idrauliche (da parte di politici e tecnici) ha trasformato il già martoriato reticolo dei canali cittadini nell’innesco di un bomba, esplosa il 18 novembre di un anno fa.
Documento di Moviementu, le associazioni di chi si occupa di cinema, nei giorni scorsi hanno preso posizione contro la giunta Pigliaru. La notizia è che la cifra promessa per il settore dalla scorsa finanziaria di 2.900.000 euro si è ridotta a 960.000 euro, di cui 360.000 per il funzionamento della Film Commission e i restanti 600000 euro per la produzione vera e propria. Ma, esclusa l’università, è tutto il mondo dell’associazionismo culturale in Sardegna a lamentare i tagli alla cultura e alla limba.
“Afora sas bases dae Sardigna”. Pacifica protesta antimilitarista al porto commerciale di Sant’Antioco. I partecipanti al sit-in hanno raggiunto lo spiazzo di fronte all’approdo antiochense, fulcro delle operazioni di sbarco e imbarco dei carri armati destinati alle aree dei giochi di guerra. Sul campo della protesta, cittadini, ambientalisti, volti noti della lotta alle basi militari come Graziano Bullegas di “Italia Nostra”, l’attivista Antonello Tiddia e Bustianu Cumpostu, leader di “Sardigna Natzione Indipendentzia” insieme ai rappresentanti dell’associazione culturale sulcitana “Domus Amigas”.
PERCHE’ CLEOPATRA FECE TANTI DANNI. 2. Il capo della procura della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi ha chiuso 5 delle 7 inchieste aperte sui drammi, lutti e danneggiamenti subiti dalla popolazione gallurese. Le inchieste vedono indagati amministratori locali e regionali, esponenti politici, tecnici comunali, provinciali e regionali, responsabili della Protezione civile regionale e locale. Sono diciotto gli amministratori pubblici, ex assessori all’urbanistica, tecnici comunali e regionali per i quali si è conclusa l’inchiesta che li vede indagati di opere abusive e omicidio colposo plurimo.