Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno III, n° 30, domenica 3 agosto 2014.
IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI. 1.. Il Movimento pastori annuncia per la settimana che ha inizio una marcia su Cagliari, via Roma palazzo Regione, questa volta a «colpi di bastone». L’uguale dei caschi battuti sull’asfalto dai minatori del Sulcis per una lotta all’ultima pecora. «Questa è guerra, guerra vera», ha urlato al microfono il leader Felice Floris. «Sos pastores», prima ancora di piombare sul palazzo regionale indirizzeranno al presidente Pigliaru una richiesta: le dimissioni dell’assessore regionale all’agricoltura Elisabetta Falchi, che non li avrebbe tenuti in nessuna considerazione.
Cgil, Cisl e Uil incontra per la prima volta la Giunta Pigliaru ed è contenta. I tre sindacati hanno già in mente quali saranno i temi che dovranno essere approfonditi: «Sanità, energia, riforme degli enti locali, semplificazione burocratica, vertenze industriali e ridefinizione di progetti di sviluppo locale».
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI .2. Un unico grande porto, una sola Autorità portuale. Va verso questo traguardo, in Sardegna, la rivoluzione annunciata dal Governo sugli scali marittimi. Nell’Isola Cagliari-Olbia-Porto Torres formeranno un unico distretto, sotto l’ala di un’unica Port Authority, per il Sud e il Nord Sardegna. L’ assessore Deiana: “Non mi sentirei di escludere che possa essere Cagliari». Ma guada un po’ … !
Mentre il sindaco di Macomer Antonio Succu scrive al ministro della Giustizia Andrea Orlando, da Roma arrivano brutte notizie: impossibile evitare la chiusura del carcere. Il provvedimento, almeno per ora, sarebbe irreversibile stando a quanto emerso durante un incontro tra il deputato Michele Piras e il viceministro Enrico Costa. Ma il ministro lascia qualche speranza…
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI .3. L’emendamento all’articolo 23 del decreto legge “Competitività” votato in Senato svilisce il ruolo delle aziende energetiche sarde a vantaggio di quelle siciliane e rende la Sardegna di nuovo schiava dei kilowattora provenienti da oltre Tirreno. Il deputato Mauro Pili ha raccolto l’appello di Asuni, già sindacalista dei chimici, e ha preparato un’interpellanza al ministro dello Sviluppo Economico Guidi, con la quale ha richiesto le stesse condizioni concesse per legge alla Sicilia. «Se l’emendamento non sarà cancellato», conclude Asuni «saremo destinati a chiedere, come fossero elemosine, gli incentivi per la sopravvivenza delle nostre centrali. Gli stessi che la Sicilia ha ottenuto per legge».
Tutti incavolati neri i 300 convenuti qui a Tramatza. A parte il disprezzo nei confronti dei politici, i “fazzoletti blu” scaricano tonnellate di rabbia sul pasticciaccio lingua blu e il piano per lo sviluppo agricolo che dovrebbe portare da Bruxelles un sacco di milioni.
La Sardegna è la prima regione per numero di richieste sul progetto europeo “Garanzia Giovani”. Sono oltre 9.000 quelli che si sono già registrati online e per 2.000 è stato siglato il patto di attivazione. Oltre 600 hanno già affrontato i colloqui di orientamento. Per l’iniziativa, rivolta agli under 30 che non studiano né lavorano, l’Isola ha a disposizione oltre 54 milioni di euro che serviranno a coinvolgere circa 60mila giovani fra i 15 e i 29 anni.
Inchiesta sui fondi dei gruppi consiliari, in cella l’ex sindaco di Castiadas. Inquinamento probatorio: questa l’accusa mossa dal pubblico ministero Marco Cocco e alla base della decisione di chiedere la custodia cautelare nei suoi confronti. Eugenio Murgioni è il quarto rappresentante del Consiglio regionale a a varcare le porte di un carcere nell’ambito dell’inchiesta sull’uso ritenuto illecito dei fondi destinati ai gruppi in Consiglio regionale.
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI .4. Martedì 29 luglio, occupata l’aula del consiglio regionale da parte del centrodestra, che occupa l’aula vestendo magliette con i Quattro Mori. Del resto la tensione era nell’aria, l’accordo Stato-Regione spacca i due poli. Dalla minoranza, l’accusa più leggera è di aver svenduto i diritti dei sardi, con la rinuncia ai ricorsi presso la Corte costituzionale. Ma anche il centrosinistra non risparmia veleno: «Abbiamo eliminato il tetto del patto di stabilità in quattro mesi, voi non ci siete riusciti in cinque anni».
Michela Murgia e Omar Onnis e altri compagni di avventure politiche sono presenti e gettano dal pubblico uno sguardo sempre più perplesso: sembra un ritorno della scrittrice sulla scena politica, a quasi un anno esatto dal discorso nuorese con cui si candidò alla Regione. La scrittrice va via senza parlare con i giornalisti.
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI .5. La Versalis di Sarroch – lavorazione dei derivati del petrolio – ha aderito allo sciopero di otto ore per protestare contro il ridimensionamento del settore della raffinazione previsto dall’azienda. A repentaglio non ci sono soltanto i 350 posti di lavoro della Versalis, ma anche le centinaia garantite dall’indotto. Oltretutto, il rischio è che lo smantellamento del polo chimico di Sarroch inneschi una reazione a catena capace di coinvolgere anche la raffineria della Saras: sarebbe una catastrofe che priverebbe un intero territorio di 8.000 buste paga.
«Non è vero che in Europa non si può produrre alluminio». Tore Cherchi, responsabile del Piano Sulcis, guarda ai Paesi europei per rilanciare le opportunità di ripresa produttiva nel settore dell’alluminio a Portovesme. «Il Piano- dice Cherchi- presuppone un’industria rinnovata. Nell’alluminio i fatti europei del 2014 sono il riavvio dell’impianto di Voerde in Germania chiuso nel 2012, il mantenimento degli impianti francesi. Questi fatti smentiscono in modo univoco l’idea che in Europa non si possa produrre alluminio. In tutti i casi il ruolo dei Governi è stato determinante». Sui contatti con Glencore per la fabbrica di alluminio di Portovesme, Cherchi sottolinea:«La Regione ha costruito un rapporto concreto e costruttivo con Glencore. L’opportunità è molto seria».
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI . 6. I Riformatori chiedono a Governo nazionale e Regione di far luce sulla situazione della Fondazione e su alcune operazioni del Banco di Sardegna «perché il patrimonio di circa 900 milioni di euro è dei sardi». Vargiu e Cossa chiedono se il ministro dell’Economia e il presidente della Regione non ritengano opportuno verificare «che la Fondazione Banco di Sardegna debba essere chiamata a rispondere del proprio operato circa l’effettivo perseguimento dell’esclusivo interesse della collettività sarda, anche tramite la netta separazione tra finanza e politica». I Riformatori chiedono inoltre «se la Fondazione abbia messo in atto tutti gli opportuni strumenti per ottenere un profondo cambiamento delle regole di governance, nella direzione di una chiara e trasparente rappresentatività degli organi e della garanzia del necessario ricambio dei vertici». Infine si chiede «per quale motivo sia stato siglato un patto para-sociale tra Banco di Sardegna e Bper che sembrerebbe ad esclusivo vantaggio di quest’ultima e quali siano le ragioni che hanno indotto il Banco a “svendere” Sardaleasing alla controllata della Bper».
l’Isola dei bocciati. Sardegna al primo posto nella classifica nazionale delle scuole medie superiori col 14,7%. Le cose non vanno meglio nelle scuole medie inferiori: qui, la percentuale di bocciati è del 5,1% (3,5 in Italia) che assegna all’Isola un altro primato negativo. “Colpa” di una situazione economica e sociale che continua a essere complicata ma anche «di una programmazione sulla scuola che negli ultimi anni ha viaggiato senza una strada chiara e precisa», sottolinea assessore regionale alla Cultura e Pubblica Istruzione, Claudia Firino.
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI .7. Eleonora verso la bocciatura: il progetto Saras non passerà
La storia del progetto Saras di ricerca di idrocarburi ad Arborea è iniziata otto anni fa. Su Eleonora – un pozzo profondo 2850 metri, un’area di 44 mila 300 ettari, l’obiettivo di trovare un giacimento con riserve (minimo) da 1,5 a 3 miliardi di metri cubi di gas – se in passato ci sono state prese di posizione pubbliche adesso che il tema è di nuovo scottante, tutto appare meno semplice: centinaia di persone sono arrivate a Cagliari con i pullman per «difendere» la loro economia «felice» dall’assalto «dei signori di Sarroch».
Cagliari, città vuota e anziana. Persi 2.000 residenti, i single sono sempre di più. Cagliari invecchia e si spopola, le famiglie si sfoltiscono. Duemila residenti in meno in un anno: dai 156.538 del 2012 ai 154.564 del 2013 nonostante un aumento, lieve, degli stranieri. Sono alcuni dei dati del nuovo atlante demografico del Comune, aggiornato al 31 dicembre scorso e pubblicato da ieri sul sito dell’amministrazione. Su 100 nuclei familiari, 42,82 sono composti da una sola persona (31.310 in tutto) e 24,96 da due (18.253).I quartieri più single sono Castello (62,1%) e Marina (61,4).
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI .8. Cala il vento sulle pale eoliche da realizzare nella costa oristanese. Il progetto di un impianto off shore nel mare tra Capo San Marco e Capo Frasca incassa il secondo stop. Dopo quello della Capitaneria di porto di Oristano, arriva anche la bocciatura del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso della Interconsult. «Sono prevalenti gli interessi della sicurezza della navigazione rispetto a quelli economici legati a un tale impianto» è il verdetto dei giudici. La società di Genova, però, non si è arresa e si è già rivolta al Consiglio di Stato.
Garanzia giovani: è record di iscrizioni. La Sardegna è la prima regione per numero di richieste sul progetto europeo “Garanzia Giovani”. Sono oltre 9.000 quelli che si sono già registrati online e per 2.000 è stato siglato il patto di attivazione. Oltre 600 hanno già affrontato i colloqui di orientamento. Per l’iniziativa, rivolta agli under 30 che non studiano né lavorano, l’Isola ha a disposizione oltre 54 milioni di euro.
L’Isola che vive di pesca «Siamo in alto mare». Si pesca in tutta la Sardegna, dal Golfo degli Angeli a Santa Teresa di Gallura, e ovunque i problemi sono gli stessi. Ancora oggi il settore della pesca è in alto mare, privo di quell’equilibrio necessario a dare tranquillità alle aziende, che davanti a sé vedono un futuro ancora molto incerto. Eppure si parla di un settore con numeri importanti: 1337 imbarcazioni, circa 3mila “imbarcati”, oltre 8mila ettari di lagune in cui lavorano poco meno di mille persone, un indotto di almeno 10mila famiglie e un fatturato di 120 milioni di euro.
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI .4L’ultima crociata del deputato Mauro Pili riguarda un progetto per la creazione del biofuel nel Sulcis. «Un’estensione pari a 5mila campi di calcio per produrre nel cuore agricolo del Sulcis la Arundo donex, la canna comune, specie invasiva e infestante bandita negli Usa perché distrugge l’ambiente».
Nel paradiso di ravioli e cruguxionis. Scrivi Baradili, e pensi ai ravioli. Nel borgo più piccolo dell’Isola, dal 2002, esiste il pastificio “Santa Margherita”. Un’impresa, a conduzione familiare, i cui prodotti, dalla Marmilla, hanno varcato, prima il Tirreno, poi, le Alpi. Baradili, novanta residenti, ma settanta abitanti effettivi, è un paese da fiaba. Oltre ai titolari, nei periodi di maggiore produzione, lavorano anche uno o due dipendenti stagionali.
La Tirrenia diventa “sarda”, ecco l’intesa con la Regione. Un’operazione simbolica ma non solo. Nel 2013 Tirrenia ha versato circa 30 milioni di Iva all’erario, quindi, con l’inaugurazione dei nuovi uffici di Cagliari, in base allo Statuto, i nove decimi dell’imposta – 27 milioni di euro – resteranno in Sardegna.
LE GUERRE UN TEMPO SI COMBATTEVANO D’ESTATE… E, FORSE, ANCHE OGGI .4«Bonifiche e chimica verde, Eni rispetti tutti gli impegni». Parole del senatore del Pd Silvio Lai che fa sue le preoccupazioni dei lavoratori sassaresi che ieri hanno scioperato a Roma. «Massima attenzione da parte di regione e governo perché non venga fatto anche solo un passo indietro rispetto a quanto programmato nell’isola. Rispetto di tutti gli impegni assunti da Eni nel territorio, a cominciare dalle bonifiche, proseguendo con gli investimenti e con la garanzia di tutti i livelli occupativi previsti in Sardegna e nel sassarese”.
Fertilia e il suo teatro, un futuro di celluloide. A Fertilia il centro regionale dell’arte cinematografica. Partendo dalla riqualificazione del vecchio cinema-teatro prebellico, per rilanciare il festival internazionale che rese famosa la città di Alghero negli anni ’50 e ’60.
Il Consiglio comunale di Abbasanta a favore del poligono. Sì unanime del Consiglio al mantenimento del poligono sull’Omodeo. Maggioranza e minoranza si sono dette contrarie alla dismissione chiesta a gran voce dagli altri sindaci dell’Unione dei Comuni.
Sorradile contro Enel: «Dovete pagare le tasse». Per ogni abitante di Sorradile(430 in tutto) ci sono circa 1500 dipendenti Enel (oltre 70mila). Queste sono le proporzioni nello scontro legale tra il piccolo paese sul Lago Omodeo e il colosso dell’energia italiana. Un contenzioso tributario per anni di Ici, Tarsu e Tares mai pagata per centrali idroelettriche, bacini e linee di distribuzione. Il contro presentato dal piccolo centro è presto fatto: oltre due milioni di euro.