Su omosessualità e aborto, la voce del Terzo Mondo, di Sandro Magister

Papa Francesco esorta ad aprirsi alle “periferie” del globo. Ma allora non possono essere la Germania o la Francia a stabilire la dottrina e la prassi della Chiesa su matrimonio gay e comunione ai risposati?


ROMA, 6 maggio 2014 – Nella marcia d’avvicinamento al sinodo sulla famiglia, uno degli elementi che più ha fatto colpo è stato il questionario distribuito “al fine di ottenere dati concreti e reali sulla tematica sinodale”:


> “Le sfide pastorali…”

Sia la formulazione delle 39 domande del questionario, sia le modalità di raccolta delle risposte non sono tali da consentire una elaborazione statistica dei risultati. Le risposte dovevano restare riservate. Alcuni episcopati, però, specie di lingua tedesca, in Germania, in Austria, in Svizzera, li hanno resi pubblici, evidenziando nei rispettivi paesi la forte distanza tra l’insegnamento morale della Chiesa e l’opinione e il comportamento di tanti fedeli.

La segreteria del sinodo sta preparando una relazione complessiva sulle risposte al questionario.

Ma nel frattempo può essere utile scorrere i risultati di un’indagine scientifica compiuta in 40 nazioni dei cinque continenti da quello che è il più accreditato centro di ricerca sulle religioni, il Pew Research Center con sede a Washington:

> Global Views on Morality

L’indagine, condotta tra il 2013 e l’inizio del 2014 e resa pubblica il 15 aprile, ha chiesto agli intervistati di dichiarare se ritengono moralmente accettabili o no otto situazioni o comportamenti, sei dei quali riguardanti proprio il tema del sinodo, la famiglia:

- l’aborto,
- l’omosessualità,
- le relazioni sessuali extramatrimoniali da parte di persone sposate,
- le relazioni sessuali tra adulti non sposati,
- il divorzio,
- i contraccettivi.

In Europa, i paesi che sono stati oggetto dell’indagine sono Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Spagna, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia.

In Nordamerica Stati Uniti e Canada.

In America latina Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Salvador, Messico, Venezuela.

In Asia Turchia, Giordania, Libano, Territori Palestinesi, Israele, Cina, Indonesia, Giappone, Malaysia, Pakistan, India, Filippine, Corea del Sud.

In Africa Egitto, Tunisia, Ghana, Kenya, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Uganda.

In Oceania l’Australia.

Le risposte variano da tema a tema e da paese a paese. Ma mentre i contraccettivi e il divorzio sono ammessi ovunque dalla maggioranza della popolazione, invece l’aborto, l’omosessualità e i rapporti extramatrimoniali sono giudicati moralmente inaccettabili dalla maggior parte degli intervistati del maggior numero di paesi.

Ecco ad esempio le percentuali delle persone che in ciascuno dei seguenti paesi giudicano moralmente inaccettabile l’aborto:

Filippine 93 per cento
Ghana 92
Indonesia 89
Uganda 88
Salvador 85
Pakistan 85
Bolivia 83
Kenya 82
Nigeria 80
Brasile 79
Malaysia 79
Tunisia 77
Venezuela 77
Cile 64
Messico 63
Egitto 62
Sudafrica 61
India 58
Corea del Sud 58
Argentina 56
Libano 56
Grecia 54
Territori Palestinesi 54
Giordania 53
Senegal 52
Turchia 52
Stati Uniti 49
Polonia 47
Russia 44
Italia 41
Cina 37
Israele 35
Giappone 28
Australia 26
Canada 26
Spagna 26
Regno Unito 25
Germania 19
Repubblica Ceca 18
Francia 14

Mentre queste sono le percentuali di chi giudica moralmente inaccettabile l’omosessualità:

Ghana 98 per cento
Egitto 95
Giordania 95
Territori Palestinesi 94
Indonesia 93
Uganda 93
Tunisia 92
Kenya 88
Malaysia 88
Nigeria 85
Pakistan 85
Libano 80
Turchia 78
Russia 72
Salvador 70
Senegal 68
India 67
Filippine 65
Sudafrica 62
Cina 61
Corea del Sud 57
Bolivia 51
Venezuela 49
Grecia 45
Polonia 44
Israele 43
Messico 40
Brasile 39
Stati Uniti 37
Cile 32
Giappone 31
Argentina 27
Italia 19
Australia 18
Regno Unito 17
Canada 15
Repubblica Ceca 14
Francia 14
Germania 8
Spagna 6

Come si può notare, in cifre lo stacco maggiore è tra alcuni paesi europei e il Canada da un lato, e dall’altro i paesi africani o a prevalente popolazione musulmana.

In America latina, l’Argentina è la nazione che più si avvicina agli standard europei.

Ma l’indagine del Pew Research Center mette in evidenza anche la natura dello stacco: tra l’opinione maggioritaria di alcune aree europee e nordamericane, dove regnano l’indifferenza riguardo all’aborto, la dissoluzione del matrimonio e l’ideologia del “gender”, e l’opposta sensibilità di altre immense aree del mondo, specie in Africa e in Asia, dove pur sono presenti seri problemi d’altro tipo, dai matrimoni combinati alla poligamia.

Se, come predica instancabilmente papa Francesco, la missione della Chiesa è di non rinchiudersi nei suoi vecchi perimetri geografici e culturali ma di aprirsi alle “periferie” del mondo, è evidente che non può essere la cattolicità di Germania – come un po’ sta accadendo – il parametro universale del cambiamento della dottrina e della prassi della Chiesa in materia di famiglia, di comunione ai divorziati risposati e di nozze tra persone dello stesso sesso.

 

Condividi su:

    Comments are closed.