Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno III, n° 19, domenica 10 maggio 2014.

IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.

 

Ha preso il primo assegno a marzo, ma soltanto per undici giorni. Il secondo, completo, è di aprile: 5129 euro netti (7225 lordi). L’ex presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, quarantuno anni, è la più giovane politica pensionata della storia dell’autonomia. È stata l’artefice della cancellazione del vitalizio per gli onorevoli cessati (e di un pesante taglio delle indennità e dei privilegi per quelli in carica). Ma per lei e per gli altri che hanno svolto l’attività fino al 19 marzo 2014, sono state applicate regole precedenti decisamente più favorevoli. Li chiamano diritti acquisiti.

Baby-pensioni, maxi-imbarazzo. “Riportiamole ai 65 anni”. Il giurista: “Tagliarle non è vietato”. A “Dentro la Notizia”, su Videolina, dibattito sul “Tfr a vita” degli eletti dopo il caso Lombardo.La motivazione della condanna dell’ex Idv Adriano Salis: per  il giudice Cristina Ornano  gli onorevoli sardi erano convinti di poter disporre liberamente del denaro pubblico in forza di un’autonomia dell’assemblea regionale confusa con una totale quanto illegittima autoreferenzialità finanziaria, spinta al punto da credere di potersi muovere fuori dai limiti imposti dal codice penale. Nessun controllo.

Per Biancareddu un assegno di 5100 euro a 48 anni. L’avvocato tempiese, quattro legislature all’attivo, non è stato rieletto nonostante abbia come sempre fatto il pieno di consensi nel suo feudo (poco mendo di cinquemila voti). E infatti ha presentato ricorso.

Alluvione, tredici indagati. Avvisi di garanzia anche a Cappellacci, Biancareddu, Cicalò, Giovannelli e Ragnedda. Le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Tempio, dopo le indagini dei Carabinieri, sono in concorso in disastro ambientale e omicidio colposo plurimo.

Scuola, l’isola maglia nera. La Sardegna ha il record nazionale per abbandono scolastico: il 36,2 per cento contro una media del 27. A denunciare quello che purtroppo si da tempo, la spaventosa fuga dalle aule, è ora il deputato Pierpaolo Vargiu.

Segnali di risveglio dell’economia. Si allenta la morsa del credito. In un anno, da febbraio 2014 all’analogo perido 2013, i prestiti alle imprese sarde sono risultati stabili e, soprattutto, in controtendenza rispetto alla media nazionale (-3,4%). Per Cuccurese, numero uno dell’ Abi regionale nonchè direttore generale del Banco di Sardegna, serve un salto di qualità per banche e imprese. Si deve dimostrare di poter generare flussi di cassa compatibili con l’indebitamento.

La Regione dà forfait ma ci sono gli scrittori sardi. Salone del libro di Torino, alla rassegna che si svolgerà a giovedì 8 maggio a lunedì 12 maggio al Lingotto Fiere saranno presenti anche gli editori Cuec e Arkadia.

Paola Bacchiddu, “capo comunicazione nazionale” della lista Tsipras, si posta su Facebook vestita soltanto d’un bel bikini bianco (una foto, a dir la verità, già proposta sulla sua bacheca virtuale il 12 settembre 2011), col suo meraviglioso fondoschiena, accucciata di spalle su una barca in rada (il mare è quello scintillante e alcinesco di Sardegna), il volto sorridente di tre quarti, coperto solo dai capelli, e rivolto verso l’obiettivo del fotografo. Con queste parole: “Ciao. E’ iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate L’altra Europa con Tsipras”. Molte le reazioni di solidarietà e di consenso, ma altrettanto numerose quelle di moralistico biasimo.

Urbanistica ed Enti locali, mecca dei consulenti. E’ l’assessorato che ha dato più incarichi nella scorsa legislatura, spesso per attività legate alla revisione del Ppr. E da gli atti pubblicati sul web spuntano centinaia di migliaia di euro per spese legali.

Meridiana sprofonda, il principe corre ai ripari. Il bilancio si chiude con un -155 milioni, deciso aumento di capitale per 200 milioni di euro dal fondo Akfed (che fa capo al principe Aga Khan). La stessa cifra era stata assicurata dal fondo per l’esercizio 2012 per la sola Merididana Fly.

La festa dell’Europa entra nel cuore dell’Isola. Da Carbonia a Castelsardo, da Tortolì ad Aggius. Una festa itinerante per spiegare ai sardi le opportunità e le occasioni garantite dall’Unione europea. Anche quest’anno la Regione Sardegna celebrerà la nascita dell’Ue.

Più di 200 milioni alle università sarde. Senza buone Università anche gli sforzi per uscire dalla crisi avranno «gambe cortissime». Il governatore
Francesco Pigliaru è stato deciso e chiaro al momento della firma dell’accordo di programma «Conoscenza» che assegna 223,2 milioni agli ateni di Sassari e Cagliari per «innalzare la competitività non solo della didattica, ma anche della ricerca e delle strutture», è stata la premessa. Davanti ai rettori Attilio Mastino e Giovanni Melis, Pigliaru ha sottolineato: «C’è necessità di interventi diretti anche per gliorare il diritto allo studio e l’ospitalità degli studenti fuori sede».

A Sassari con 80 milioni saranno riqualificati i dipartimenti di Agraria, Veterinaria, Bionaturalistica e ristrutturate la sede centrale e quella dell’ex facoltà di Economia, Saranno progettati anche la sede di Farmacia e realizzato l’orto botanico. Interventi destinati ad avere una corsia preferenziale: «I tempi dovranno essere veloci – ha detto il rettore – sia nel portare al termine le incompiute sia nel relizzare laboratori, biblioteche e sale di studio». Altri 5 milioni saranno destinati alla riqualificazione dell’Accademia di Belle arti, che «non è solo più di Sassari, ma della Sardegna», ha detto il presidente Gavino Mariotti. Infine, c’è il capitolo posti letto per gli studenti fuori sede. All’Ersu sono stati assegnati 40 milioni costruire il campus da 500 posti ora nell’area dell’ex brefotrofio dopo le polemiche su altre possibili destinazioni.

Cagliari. Sono 62 i milioni messi a disposizione con l’accordo di programma «Conoscere». Alla Cittadella universitaria di Monserrato saranno accorpate le facoltà di Farmacia, Scienze matematiche, fisiche e naturarli, di Medicina e chirurgia, con l’obiettivo di realizzare il centro interdisciplinare di ricerca «Cesar». Con lo stesso finanziamento sarà potenziato anche il campus universitario urbano umanistico e economico-giuridico e riqualificati i palazzi di Medicina del lavoro, dell’ex Clinica Aresu, della Clinica Macciotta (i reparti sono stati già trasferiti alla Cittadella) e del polo di via Trentino. Anche per Cagliari c’è un investimento dedicato a posti letto: 32 milioni saranno destinati alla costruzione del campus nell’ex Semoleria e così mettere fine al calvario di un’altra incompiuta.

 

Nella marcia vicini a comitato e cittadini c’erano anche i sindaci del territorio, compatti nel chiedere regole sugli impianti di energie rinnovabili. «I Comuni non hanno molte possibilità per contrastare interventi impattanti», ha lamentato il primo cittadino di Villanovaforru Emanuela Cadeddu , con tutta la sua maggioranza, «abbiamo dovuto fare due segnalazioni alla Regione per verificare che l’intervento fosse rispettoso delle leggi. Auspico un intervento del legislatore per coniugare le tematiche delle rinnovabili con rispetto dell’ambiente e istanze delle comunità». Sulla stessa linea il collega di Lunamatrona Italo Carrucciu : «Manca un piano energetico regionale. Non è pensabile che un privato in ogni Comune sistemi 5 pale. Che fine farebbe il paesaggio?». Per il sindaco di Collinas, Franco Cannas , «le comunità hanno preso coscienza che il territorio ci appartiene». Con lui il suo vice Francesco Sanna, il sindaco di Sanluri Alessandro Collu e gli assessori di Siddi e Sardara Nelson Boi ed Andrea Caddeo.

GRILLO  picchia forte  apartire dal comizio di Cagliari per scaldare la campagna del «voto politico più importante di sempre». Nel calderone della sua corsa verso le urne di fine maggio butta le banche, lo «Stato morto», Renzi l’ ebetino e lo psiconano Berlusconi, «tutti da spazzare via come cibo avariato». Il mirino di Grillo finisce anche sull’Europa «dei costi assurdi con «le sue ventotto lingue» e «i quattordici miliardi euro» versati ogni anno dall’Italia alle casse di Bruxelles. Così torna in campo il piano del «referendum consultivo» per chiedere l’uscita dall’euro.

 

 

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