CSS: restituire il Banco di Sardegna ai Sardi
SINDACADU DE SA NATZIONE SARDA – SINDACATO DELLA NAZIONE SARDA
CAGLIARI,31/03/2014
AGLI ORGANI DI STAMPA ED I MEDIA
LORO SEDI
La Confederazione Sindacale Sarda e la CSS Territoriale di Sassari, denunciano l’ulteriore atto di
spoliazione di quel che resta del patrimonio del “Gruppo Banco di Sardegna”, (Banco di Sardegna, Banca di Sassari, Sardaleasing) alla BPER con il trasferimento della Divisione Consumer, che priverebbe la Banca di Sassari di un servizio d’eccellenza nel settore delle carte di credito che renderanno i correntisti sardi schiavi di oneri maggiori e dipendenti esclusivamente da operatori definitivamente esterni alla Sardegna.
Recenti attribuzioni di gestione di servizi in patrimoni immobiliari acquisiti dai fallimenti aziendali, (area commerciale Tanit, fallimento Brozzu) ad imprese continentali come già avviene nella scelta dei fornitori dei servizi alla Banca sarda, confermano il disimpegno e la sudditanza dell’attuale C.d.A. Banco targato “BPER”.
Le conseguenze sono palesi soprattutto in periodi di profonda crisi come quella che stiamo vivendo. I risultati di tale “sudditanza” sono iscritti nei bilanci della stessa Banca Sarda, che dall’arrivo della Bper, ha perso 1.700 dipendenti, e stesso destino è toccato a molte imprese che lavorano per il Banco a causa dei mancati rinnovi delle commesse e degli appalti, passati ora in mano ad imprese emiliane e lombarde. Si tratta di settori che vanno dalla fornitura della cancelleria, alle manutenzioni, alla sicurezza, alla assistenza ed ai servizi tecnologici avanzati, fino al servizio della vendita degli abbonamenti e biglietteria della Dinamo Basket. E’ utile sottolineare come nello stesso lasso di tempo, si è avuto un aumento degli occupati nella
Banca Emiliana, in misura superiore alla perdita di posti di lavoro registrate nel Banco di Sardegna. I parametri scelti per l’assegnazione degli appalti, finiscono con il penalizzare le imprese Sarde.
Altro dato non trascurabile è la costante diminuzione degli occupati con alti livelli professionali.
Conseguente al trasferimento di funzioni decisionali in Bper ed alla esternalizzazione dei servizi tecnologici (chiusura del CED, trasferimento della Sardaleasing e svuotamento della Divisione Consumer e Numera).
La evidente dismissione di interessi e di patrimoni, rappresentano veramente l’ultimo atto di una pesante desertificazione di quella che dalla istituzione, è stato il terreno operativo del sistema Banco di Sardegna, Istituto di Credito di Diritto Pubblico privatizzo in nome della razionalizzazione finanziaria europea e mondiale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti ed in particolar modo la sudditanza alla grande finanza speculativa mondiale e continentale.
La Confederazione Sindacale Sarda fa appello dunque al neo Presidente della Giunta Regionale Sarda e di conseguenza alla Presidenza della Fondazione del Banco di Sardegna, affinché agiscano nell’interesse del popolo sardo e della autosufficienza ed autonomia economica e finanziaria, ma soprattutto colgano l’occasione della verifica della BCE nella sede centrale della BPER per ottenere i crediti delle precedenti cessioni di quote del più importante sistema bancario sardo o la restituzione della titolarità dei pacchetti azionari. E dei patrimoni obbligazionari.
CHIEDONO un incontro con il Presidente della Giunta Regionale che non può ignorare questo
ultimo atto di spoliazione finanziaria della Sardegna e con la Presidenza della Fondazione. La CSS è convinta,infatti,che ci sia ancora la possibilità di interrompere ed invertire questa spirale che comprime il credito della Sardegna in un meccanismo condizionante per qualsiasi possibile politica di sviluppo economico e sociale.
Per il Coordinamento Territoriale Il Segretario Generale della Confederazione Sindacale Sarda
CSS di Dr. Vincenzo Monaco Sassari Dr Giacomo Meloni
Confederazione
Sindacale
Sarda
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