Impiccau po sa libertade de sos sardos
“Duecento anni fa, il 2 settembre 1813, veniva impiccato a Cagliari, Salvatore Cadeddu, condannato alla forca per aver capeggiato una “congiura” contro lo Stato e il potere regio. .. Le idee di Salvatore Cadeddu erano le idee di una libertà “sarda”, nutrita dalla memoria del movimento antipiemontese del 1793-96, a cui Cadeddu aveva partecipato, e allo stesso tempo aperta alle tematiche liberali sollevate, in quello stesso 1812, dalla costituzione di Cadice. Con la congiura di Palabanda si poteva dire conclusa la vicenda che aveva visto parte consistente delle élites dirigenti sarde cercare di ridefinire, nei termini in cui era possibile farlo tra fine Settecento e inizo Ottocento, il tema dell’autonomia delle élites locali rispetto a un potere centrale lontano e ostile. Dopo Palabanda, quelle stesse élites rinunciarono per molto tempo a esprimere una posizione apertamente politica, affidando le loro vaghe aspirazioni nazionali a tematiche culturali. La “Sarda Rinascenza” – che a metà Ottocento ebbe come protagonisti Spano, Martini, Angius, Tola e tanti altri studiosi – diede vita a un largo movimento inteso a sottrarre alla dimenticanza la storia, la lingua e le tradizioni del popolo sardo (Luciano Marrocu, La Nuova Sardegna 1 settembre 2013)”. Più di cento anni dopo … alla fine della prima guerra mondiale, con il pasd’a, ritornò il sardismo politico e il …