Nuova agricoltura e sviluppo locale. Incontro convegno. Seneghe, Casa Aragonese, 18-23 luglio 2013.
Summer School di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco. OTTAVA EDIZIONE, 18 – 23 Luglio 2013
L’ottava edizione della Summer School di Sviluppo Locale “Sebastiano Brusco” si svolgerà a Seneghe dal 18 al 23 luglio 2013, sul tema “Nuova agricoltura e sviluppo locale”, ossia una declinazione del paradigma dello sviluppo locale attraverso la sua dimensione rurale.
La Scuola di Sviluppo Locale “Sebastiano Brusco” è emanazione congiunta del Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari, del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali (Istituto di Ricerca Sociale) dell’Università del Piemonte Orientale, del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza e del Centro Studi di Sviluppo Rurale dell’Università della Calabria.
Collaborano alla realizzazione il Comune di Seneghe, il Dipartimento Interateneo Territorio dell’Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino, l’IRES Piemonte, con il patrocinio della Fondazione Banco di Sardegna, dell’Associazione Italiana di Scienze Regionali, dell’AIS Sezione Sociologia del Territorio e Sezione Economia, Lavoro e Organizzazione.
Finalità e obiettivi
La Scuola Estiva di Sviluppo Locale è dedicata a Sebastiano Brusco perché cerca di raccogliere lo spirito delle sue azioni finalizzate allo sviluppo. La Scuola si svolge a Seneghe, nell’Alto Oristanese, e rappresenta simbolicamente il trait d’union con il Progetto Sardegna dell’Oece (1958-1962), che in quei territori ebbe
luogo. Quel Progetto aveva infatti assunto, per primo e in largo anticipo, le dimensioni sociali dello sviluppo, il capitale umano, la formazione e il capitale sociale come precondizioni dei progetti di sviluppo locale. Il modello di sviluppo e i metodi di attuazione prospettati si basavano sulle risorse locali – sia fisiche che umane – su quelle proprie della quotidianità, nonché su quelle potenziali, implicite nelle attività esistenti.
L’esperimento dell’Oece si concluse con l’indicazione di un Centro di Ricerca e Formazione Internazionale per lo sviluppo locale in area mediterranea.
È questo lo spirito che ha orientato le prime sette edizioni della Scuola e che ci accompagnerà nelle future iniziative.
La Scuola si conferma come un’esperienza di rilievo nel panorama nazionale e internazionale, non soltanto in quanto punto di riferimento sul versante accademico, ma anche quale vetrina delle migliori pratiche di sviluppo territoriale. Infatti, il costante richiamo reciproco tra momento analitico e attuazione progettuale, tra ricerca scientifica-accademica e politiche territoriali di sviluppo, rappresenta un tratto specifico della Scuola, che è quello di coinvolgere non solo accademici e studenti, ma anche gli operatori territoriali di sviluppo (Camere di Commercio, Gal, Distretti, Agenzie di Sviluppo), i soggetti chiave dell’attuale quadro istituzionale (Regione ed enti strumentali, Province, Comuni), pubblici amministratori, aziende (produttori di agroalimentari di qualità, cantine, imprese agrituristiche e del settore alberghiero, B&B), esponenti delle comunità locali, con il fine di creare una comunità di esperti che ogni anno si incontra per discutere come progettare strategicamente e attuare le politiche legate al territorio.
Il tema dell’ottava edizione: Nuova agricoltura e sviluppo locale
L’ottava edizione della Scuola si pone l’obiettivo di una maggiore diffusione della conoscenza delle politiche e delle questioni che caratterizzano lo sviluppo rurale. La questione rurale è, oggi, tornata più che mai attuale e lo sviluppo locale costituisce un punto di osservazione privilegiato per coglierne gli snodi problematici, le dimensioni del mutamento e dell’innovazione economica e sociale. Le ragioni di questa scelta sono derivate anche dalla centralità della dimensione territoriale dello sviluppo rurale nelle politiche europee e regionali, dalla rilevanza delle specificità locali di tipo agroalimentare e dei saperi e vantaggi comparati connessi, intesi come occasioni possibili di sviluppo. Si pensi al ruolo che l’agricoltura di qualità può svolgere a livello locale per il mercato del lavoro, per la manutenzione del territorio e per la qualità sociale. Questo ruolo multifunzionale si articola nella presenza congiunta delle commodity, e sopratutto delle non commodity prodotte simultaneamente dall’agricoltura. Mentre le prime hanno per oggetto i beni tipici delle produzioni agricole, le seconde si riferiscono a tutti quegli output prodotti dall’agricoltura le cui esternalità si caratterizzano come beni collettivi (paesaggio, qualità delle acque, biodiversità, cultura e ricreazione).
Il tema è rilevante anche per la comprensione del ruolo dell’agricoltura a livello globale: i movimenti contadini in America latina e alcune esperienze di agricoltura contadina in Africa testimoniano della rinnovata ricerca di modelli di sviluppo alternativi, dove la relazione terra-produzione-consumo pone nuove sfide interpretative alle scienze sociali. La rinascita del modello contadino, su cui insiste Jan Douwe Van der Ploeg – keynote speaker di questa edizione – rompe con lo schema dell’agroindustria e con la mercificazione degli input produttivi, a favore di imprese auto-organizzate che massimizzano la resa del capitale ecologico, isolando così il circuito della riproduzione dalle logiche del mercato. Il quadro è però ricco di sfumature e aperto a esiti diversi: anche i temi che parrebbero meno ambigui si prestano in realtà a interpretazioni distinte, che richiamano la scelta di diverse soluzioni, analitiche o di policy.
Più specificamente, l’edizione 2013 della Scuola Estiva verterà su temi quali: la nuova agricoltura e l’impresa contadina in periodo di globalizzazione, l’analisi degli effetti di “compressione” dei processi di produzione agroalimentari, le forme di resistenza in atto a livello locale nel quadro della globalizzazione politiche agricole tra coesione e competitività, l’innovazione e la ricerca, le nuove tecnologie e reti a supporto delle aziende e dei prodotti, la conoscenza e la valorizzazione dei saperi e dei prodotti locali, la circolazione di informazioni tra produttori, le reti nell’agroalimentare, la filiera corta, l’agricoltura sociale e i nuovi modelli di produzione e sostenibilità. Si tratta di questioni che, nel loro insieme, richiamano la rilevanza di beni e risorse comuni e della ricerca di un equilibrio tra attività agricola, ambiente e sviluppo locale e globale.
Riteniamo questi temi di estrema attualità, alla luce dei mutamenti recenti nei consumi e negli stili di vita, che rendono sempre più attrattivi i territori, e in risposta alla domanda crescente – da parte delle istituzioni pubbliche e degli operatori territoriali di sviluppo – di percorsi di alta formazione specifica, rivolta alla declinazione di progetti, a partire da buone pratiche nazionali e internazionali.
L’organizzazione
L’approccio con cui finora la Scuola Estiva di Sviluppo Locale ha affrontato il tema dello sviluppo locale consiste nel costante richiamo reciproco tra momento analitico e attuazione progettuale, tra ricerca scientifica-accademica e politiche territoriali di sviluppo.
La Scuola si articola in due momenti:
1. il primo, della durata di tre giorni, si svolge sotto forma di lezioni frontali e definisce il quadro tematico generale. È un convegno aperto al pubblico, al fine anche di garantire una partecipazione quanto più ampia possibile degli operatori del territorio
2. il secondo si svolge sotto forma di Laboratorio. Dura sempre tre giorni e si caratterizza come Scuola di Alta Formazione Professionale riservata agli iscritti. All’analisi approfondita di casi specifici nazionali si affiancano Laboratori tematici congruenti.
Chi partecipa
La Scuola, come si può dedurre dal programma e dai soggetti coinvolti, non ha un carattere esclusivamente accademico, ma intende aprirsi ai soggetti che nel territorio svolgono funzioni primarie relativamente al tema dell’implementazione delle politiche di sviluppo rurale. Si presenta di fatto come un corso di alta formazione intensiva, che si rivolge non solo ad accademici e studenti, ma anche alle agenzie che operano nei territori, e ai soggetti chiave dell’attuale quadro istituzionale (Regione, Province, Comuni e Camere di Commercio), operatori territoriali di sviluppo (Gal, Distretti), esponenti delle comunità locali, con il fine di creare una comunità di esperti che ogni anno si incontra per discutere come progettare strategicamente e attuare le politiche legate al territorio.
Questo aspetto dell’apertura alle buone pratiche territoriali è stato ulteriormente accentuato in questa edizione. I temi metodologici della progettazione dello sviluppo locale delle quattro precedenti edizioni (integrazione, governance, inclusione progettuale e valutazione) sono declinati a partire da progetti territoriali specifici, metodologicamente attrezzati, per mettere a fuoco il rapporto tra ricerca, politiche, programmi e progetti di sviluppo locale.
I destinatari
Studenti
- Studenti, laureandi, neolaureati, masterizzandi e dottorandi con una quota pari a 600 €, comprensiva di iscrizione e ospitalità.
- Studenti laureandi, neolaureati, masterizzandi e dottorandi dei Dipartimenti partner: Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni (Cagliari); Laboratorio di Economia Locale (Cattolica); Master Sviluppo
Locale (Piemonte Orientale); Dipartimento di Culture, Politiche e Società (Torino); Dipartimento diScienza Politica (Calabria); Dipartimento Interateneo Terrritorio (Torino), con una quota pari a 400 €, comprensiva di iscrizione e ospitalità.
- 10 studenti dei Dipartimenti partner, da selezionare sulla base del merito, usufruiranno di una borsa di studio e pagheranno una quota di 200 € per l’iscrizione. L’importo relativo alle spese di ospitalità (200€) sarà a carico del Dipartimento di afferenza.
Pubblici dipendenti, operatori di sviluppo locale, aziende
- Soggetti Gestori della Programmazione Negoziata, Agenti di sviluppo, Dirigenti e funzionari di Regione, Enti regionali, Province e Comuni, operatori di sviluppo locale dei Gal, delle Camere di Commercio, aziende con una quota di partecipazione di 600 € comprensiva di iscrizione e ospitalità.
Crediti formativi e attestati di partecipazione
Alla conclusione della Scuola verrà rilasciato un attestato formale di partecipazione.
Gli studenti potranno di maturare, sulla base delle indicazioni dei rispettivi Corsi di Laurea e a seguito della presentazione di un elaborato e verifica finale, un numero specifico di CFU.
Iscrizione
Per iscriversi alla Scuola è necessario inviare una richiesta di iscrizione, entro e non oltre il 1 giugno 2013,
all’indirizzo scuolaestiva@tiscali.it della Scuola Estiva di Sviluppo Locale Sebastiano Brusco, presso il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni, contenente i propri dati, l’organizzazione di appartenenza, recapiti telefonici, interessi di ricerca e curriculum vitae.
A seguito della comunicazione di conferma dell’iscrizione occorre provvedere al pagamento della relativa quota di iscrizione in base alle informazioni che verranno fornite successivamente.
GIOVEDI’ 18 LUGLIO 2013
Mattino ore 8.30-13.30
LECTURE INIZIALE: NUOVA AGRICOLTURA
Jan Douwe Van der Ploeg (Università di Wageningen, Paesi Bassi)
Intervengono
Antonio Luchesu (Sindaco di Seneghe)
Gianfranco Bottazzi (Università di Cagliari)
Ada Cavazzani (Università della Calabria)
Filippo Barbera (Università di Torino)
Benedetto Meloni (Università di Cagliari)
Angelo Pichierri (Università di Torino)
Paolo Perulli (Università del Piemonte Orientale)
Fiammetta Mignella Calvosa (Università di Roma)
Pomeriggio ore 15.00-18.30
GLOBALIZZAZIONE E AGRICOLTURA
Coordina
Filippo Barbera (Università di Torino)
Relatori
Egidio Dansero (Università di Torino)
Giorgio Cingolani (Ecoistituto del Centro Studi Sereno Regis di Torino)
Davide Cirillo (Università di Padova)
Intervengono
Annamaria Vitale (Università della Calabria)
Alessandro Mario Ferrario (Confartigianato Imprese Cuneo)
Scalfari Francesco (Consorzio Asti Studi Superiori)
VENERDI’ 19 LUGLIO 2013
Mattino ore 9.00-13.30
POLITICHE AGRICOLE TRA COESIONE, COMPETITIVITA’ E SOSTENIBILITA’
Coordina
Angelo Pichierri (Università di Torino)
Relatori
Franco Mantino (Istituto Nazionale di Economia Agraria – INEA)
Giovanni Anania (Università della Calabria)
Ettore Capri (Università Cattolica del Sacro Cuore – LEL Piacenza)
Intervengono
Veronica Piras e Emanuela Porru (Università di Cagliari)
Luca Garavaglia (Università del Piemonte Orientale)
Pomeriggio ore 15.00-19.00
IMPRESA CONTADINA: RETI DI IMPRESA E INNOVAZIONE
Coordina
Ada Cavazzani (Università della Calabria)
Relatori
Gianluca Brunori (Università di Pisa)
Antonio Onorati (Centro Internazionale Crocevia OnG)
Flaminia Ventura (Università di Perugia)
Intervengono
Silvia Sivini (Università della Calabria)
Giuseppe Gaudio (Istituto Nazionale di Economia Agraria – INEA)
SABATO 20 LUGLIO 2013
Mattino ore 9.00-13.30
FILIERA CORTA E AGRICOLTURA SOCIALE
Coordina
Adriana Luciano (Università di Torino)
Relatori
Maria Fonte (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Francesco Di Iacovo (Università di Pisa)
Martina Sabbadini e Silvia Venturelli (Azienda Agricola “Cavoli Nostri”)
Intervengono
Domenica Farinella, Michele Salis e Marco Locci (Università di Cagliari)
Fiorenzo Ferlaino (IRES Piemonte)
Pomeriggio 15.00-19.00
NUOVI MODELLI DI PRODUZIONE E SOSTENIBILITÀ
Coordina
Enrico Ciciotti (Università Cattolica del Sacro Cuore – LEL Piacenza)
Relatori
Domenico Cersosimo (Università della Calabria)
Alessandra Corrado (Università della Calabria)
Adanella Rossi (Università di Pisa)
Intervengono
Alessandro Mario Ferrario (Confartigianato Imprese Cuneo)
Matteo Puttilli (Università di Cagliari)
DOMENICA 21 LUGLIO 2013
LABORATORI
Mattino ore 8.30-14.00
1. Cibo e cultura
Curatore
Alessandra Guigoni, Alice Bandino e Alessandro Pedini (Università di Cagliari)
2. Comunicare il territorio
Curatori
Alessandra Corrado e Pierfranco Costa (Centro Studi per lo Sviluppo Rurale – Università della Calabria)
3. Settore caseario e definizione di modelli di sviluppo
Curatore
Roberto Rubino e Adriano Gallevi (Associazione Nazionale Formaggi sotto il Cielo)
LUNEDI’ 22 LUGLIO 2013
LABORATORI
Mattino ore 8.30-13.30
4. Gestione, implementazione e attuazione delle politiche rurali
Curatore
Giuseppe Gaudio (INEA)
5. PSR 2007-2013 e GAL: quali percorsi per consolidare l’innovazione
Curatore
Anna Pireddu (GAL Marghine), Giampietro Carboni e Pasquale Sulis (Agenzia Laore)
Pomeriggio ore 15.00-19.00
6. Analisi e indicatori socio-economici e ambientali delle aree interne. Il caso della montagna
Curatore
Fiorenzo Ferlaino (IRES Piemonte)
7. I buoni frutti
Curatore
Angela Galasso (Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile e Etica – AiCARE)
MARTEDI’ 23 LUGLIO 2013
Mattino ore 9.00-14.00
Focus di sintesi tra studenti e docenti
COMITATO SCIENTIFICO
Benedetto Meloni, Filippo Barbera, Enrico Ciciotti, Maria Fonte, Paolo Perulli, Angelo Pichierri, Silvia Sivini
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
Silvia Podda – Emanuela Porru – Ester Cois – Domenica Farinella
Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni
Viale Sant’Ignazio da Laconi, 78 – 09123 Cagliari
070-6753750
scuolaestiva@tiscali.it
www.scuolasviluppolocale.it
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