Cercasi pastore … pastore … pastore …
24.05.2013. L’UNIONE SARDA – Politica: Un’altra Sardegna nel piano di riforme presentato dal Pdl. L’UNIONE SARDA – Politica: Movimenti, appelli e assemblee: sale la tensione nel centrosinistra
L’UNIONE SARDA – Politica: Movimenti, appelli e assemblee: sale la tensione nel centrosinistra
24.05.2013
C’è «il tavolo del centrosinistra», espressione politichese che indica i vertici tra i leader della coalizione nella sede cagliaritana del Pd (il prossimo? Lunedì sera). E poi c’è il centrosinistra, in senso lato: militanti ed elettori. In teoria l’uno rappresenta gli altri, ma forse oggi è un po’ meno vero. Almeno a giudicare da ciò che si agita nell’area: movimenti nuovi, incontri con metodi partecipati, progetti di liste, appelli pubblici. PER LE PRIMARIE Nell’ultima categoria, è notizia di ieri, rientra la lettera aperta rivolta (appunto) «al tavolo del centrosinistra sardo», perché non si abbandonino le primarie per il candidato governatore. L’appello esprime il timore per una leadership individuata «unilateralmente», e propone primarie «aperte», a cui si partecipi «con la sola presentazione della carta d’identità», senza oboli o firme. I 23 firmatari si autodefiniscono «cittadini, professionisti e amministratori». Ci sono dei politici, anche consiglieri regionali (Giuseppe Stocchino, Prc) e comunali (Enrico Lobina, Marco Murgia e Giovanni Dore di Cagliari, Simone Campus e Dario Satta di Sassari), ma aderiscono a titolo personale come altri sottoscrittori, tra cui il giornalista Vito Biolchini e lo scrittore Gianluca Floris. AUTOCONVOCATI Cosa diversa è l’assemblea “Tempo di svolte”, convocata il 2 giugno a Su Baione (Abbasanta). Alcuni promotori sono vicini al Pd, ma l’etichetta non rende la complessità di un’iniziativa che si propone (sulla propria pagina Facebook) di «elaborare idee per il centrosinistra» con «metodi di discussione aperti e innovativi». Proprio lo stile di discussione è uno dei punti cardine: «Ci ispiriamo all’ open space technology di Harrison Owen», spiega Stefano Sotgiu, esperto di metodologie partecipative. Sparisce la frontalità (relatori da una parte, pubblico dall’altra) e ci si dispone in circolo, per un primo dibattito sul tema: «In questo caso, il vero argomento sarà il cambiamento. Ci unisce la voglia di uscire da schemi vecchi e stanchi della politica». Poi, su una bacheca, ciascuno potrà suggerire con un post-it un gruppo di lavoro. A SINISTRA E ancora un’altra cosa è il Centro di iniziativa democratica, associazione politico-culturale che «nasce dall’insufficienza del dibattito nei partiti e nelle istituzioni», come spiega l’ex deputato Ds Pietro Maurandi, tra i fondatori insieme a Carlo Arthemalle, Gianfranco Bottazzi e altri. «Siamo di sinistra, ma indipendenti da qualsiasi sigla. E non prepariamo liste per le Regionali», chiarisce Maurandi: «Vorremmo ripartire dall’analisi dei problemi, attingendo a competenze vere per proporre soluzioni» SOVRANISTI Chi invece pensa esplicitamente a una lista (si parla di «lista Sardegna») e anche a proporre una candidatura per le primarie del centrosinistra, sempre che si facciano, è l’area che sta cercando di aggregare Paolo Maninchedda. Nel suo blog sardegnaeliberta.it , alcuni giorni fa, il consigliere regionale sardista ha scritto una lettera aperta al leader del Pd Silvio Lai per chiedere di discutere «una proposta di governo sovranista». In un altro post, Maninchedda ipotizza di «organizzare politicamente diverse esperienze politiche e sociali»: fa i nomi dei già citati Biolchini e Lobina, di indipendentisti come Franciscu Sedda, dell’ex leader della Cisl Mario Medde, dei sindaci delle liste civiche. Elementi con una certa eterogeneità, ma è evidente che ci sono dei contatti avanzati. IL CASO SARDEGNA 2050 Non è invece assimilabile al centrosinistra (né ad altri schieramenti), pur trovando in quell’area alcuni sostenitori, la peculiare esperienza di Sardegna 2050, associazione fondata da Nicola Pirina e Gianfranco Fancello. Domenica a Ottana realizzerà la prima azione concreta: un torneo di basket per raccogliere fondi da destinare al progetto “Adotta un’incompiuta” (in questo caso, il parco Monte Urrò). Ciò che accomuna questo movimento ad altre esperienze non è l’approdo politico, ma il dato di partenza: la delusione, più o meno esplicita, verso l’attuale classe dirigente. E soprattutto la richiesta di partecipazione e di cambiamenti concreti. Non è grillismo, ma in ogni caso i partiti (non solo del centrosinistra) stavolta faranno bene a non voltare la testa dall’altra parte. Giuseppe Meloni
L’UNIONE SARDA – Politica: Un’altra Sardegna nel piano di riforme presentato dal Pdl
24.05.2013
Un’idea di Sardegna strutturata con un sistema organizzato di tutti i settori di sviluppo e produttivi. È l’obiettivo della proposta di legge dei consiglieri regionali del Pdl, presentata ieri mattina. Dopo due anni di lavoro è stato redatto il testo di 33 articoli che ha come primo firmatario il consigliere Angelo Stochino. «Il documento è il frutto di un lavoro complessivo», ha sottolineato l’esponente del Pdl ogliastrino, «facciamo riferimento ad ambiti fondamentali per la nostra isola e siamo i primi ad aver avuto l’idea di mettere a sistema settori importanti». LA PROPOSTA A caratterizzare la necessità della proposta di legge non è solo la crisi imperante ma anche «l’assenza di una rete tra lavoro e produzione che gestisca le diverse attività», hanno spiegato i consiglieri. Il punto di partenza è la modifica dell’ente Sardegna promozione che «avrà maggiori competenze, si chiamerà Sardegna promozione e sviluppo e sarà la cabina di regia del sistema», ha detto Stochino. Poi, ha aggiunto: «I settori produttivi dell’Isola saranno riorganizzati, incentivati e potenziati anche in previsione di guardare al mercato internazionale». Protagonisti del sistema la forestazione produttiva, i trasporti interni ed esterni, la moneta complementare Sardex e i punti franchi. «Si dovranno ottimizzare le iniziative capaci di rappresentare specificità e peculiarità», ha ribadito il primo firmatario, «con particolare attenzione all’agricoltura, allevamento, industria manifatturiera, artigianato, turismo e cultura». I TEMPI Il capogruppo consiliare del Pdl Pietro Pittalis ha parlato di «realismo» riguardo ai tempi per l’approvazione. «L’attività legislativa è molto serrata, ci sono diverse questioni da discutere in aula, come la legge elettorale e il collegato». Dunque, la proposta di legge guarda a un futuro nel quale «si discuterà, magari anche con l’opposizione, per dare vita a un piano strutturato», ha annunciato Pittalis, che non ha fatto mistero che il testo «potrebbe essere preso in esame nella prossima legislatura». Matteo Sau
By web designer freelance, 1 giugno 2013 @ 22:17
Behh io ho appena lasciato un commento sul mio Blog con link a questo post… anche per ringranziare pubblicamente i visitatori del blog… grazie ragazzi!
By valentina, 31 maggio 2013 @ 22:54
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