Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno II, n° 19, domenica 12 maggio 2013
IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.
L’Unione Sarda contro la petrolchimica. Scriviamocela questa data: il 9 maggio 2013. Il maggiore giornale quotidiano dell’Isola annuncia, con un editoriale e con un servizio sull’inquinamento portato dall’industria petrolchimica a Porto Torres, l’avvio di una campagna di stampa contro l’industria petrolchimica, per il successo della quale lo stesso giornale – dopo La Nuova Sardegna – era stato acquistato da Rovelli per convincere i sardi della bontà della sua presenza nell’Isola. Si racconta ancora l’affermazione di Rovelli: “Voi dovete considerarmi come il vostro vicerè!”). Non è che il giornale di oggi ha qualcosa da spiegarci sulla sua (la cosa vale anche per La Nuova Sardegna) funzione nell’inganno dei sardi di ieri? E, per caso, ora, che succede?
La prestigiosa facoltà di Architettura resterà ancora ad Alghero, non a Sassari – come avrebbero voluto taluni nella città turritana – ospite dell’ex ospedale sui bastioni, nel complesso Santa Chiara appena ristrutturato.
E’ morto Giulio Andreotti, a 94 anni, nella sua casa a Roma. Nel più che sessantennale protagonismo politico e governativo, si è occupato della Sardegna. Decise, tra l’altro, di affidare l’Isola de La Maddalena agli USA, senza neanche consultare il parlamento italiano, figuriamoci quello sardo. Il Dio in cui credeva gli usi misericordia.
Soru: “L’Italia non produce e di solo consumo non si vive”. Parole di Renato Soru, fondatore di Tiscali, durante i “Dialoghi dell’Espresso” agli “Open day della ricerca” promossi dall’Università di Pisa. Occorre insegnare ai nostri giovani la capacità di fare impresa, anche imparando a gestire i rischi e i successi, piuttosto che concentrarsi su quelle che vengono definite valorizzazioni, che altro non sono che speculazioni immobiliari per fare cassa. “Istella e Streamago – ha poi proseguito -sono due progetti che servono a restituire un pò del nostro sapere condividendolo con tutti e per cercare di stare al passo con il resto del mondo. In Italia da parte dei giovani c’è grande volontà di cambiamento, spetta alla generazione dei padri accompagnarli in questo percorso”.
In Sardegna l’Irap, l’Imposta regionale sulle attività produttive, è tagliata del 70%, per la gioia di imprese private ed enti locali. La trattativa tra i due poli produce un’intesa unanime in Consiglio regionale: 70 sì su 70.
Teulada e la sua comunità dicono “no” al progetto per l’istallazione di una rampa di lancio per droni, i mini velivoli senza pilota, nel poligono militare di Capo Teulada. «Non accetteremo alcuna iniziativa sul nostro territorio sino a quando lo Stato», tuona il vicesindaco Ignazio Loi, «non rivedrà il peso delle servitù militari e non darà il via alle bonifiche dei siti compromessi da decenni di esercitazioni militari». Ma il sindaco di Perdasdefogu la richiede.
Addio pellicola, arriva il digitale: 50% dei cinema a rischio chiusura. Sistema obbligatorio dal primo gennaio 2014, ma nell’isola una cinquantina di sale non sono a norma. In pericolo il Miramare (Alghero) e il Teatro di Olbia. L’assessore regionale Milia: “Troveremo i fondi”.
Il sondaggio Monitoregione di Datamonitor (che vede in testa il laziale Zingaretti, seguito dal toscano Rossi) attribuisce a Cappellacci il sedicesimo posto (su altrettante Regioni prese in esame) nella classifica di gradimento dei governatori (lo 0,6% da dicembre). Il presidente della Giunta legge comunque positivamente il 44,1% di marzo: «È una percentuale con cui oggi si vincono le elezioni», dice Cappellacci. Contento lui!
«Diremo al Cipnes che la Gallura non accetterà mai, in nessun modo, di gravarsi dello smaltimento di rifiuti provenienti da altre regioni e la nave Othello non entrerà mai a Olbia». Lo ha detto Pietro Carzedda, vicepresidente e reggente dell’ente. La Provincia ha sciolto ogni riserva e si è dichiarata contro ogni possibile ipotesi di arrivo delle carrette del mare zeppe di rifiuti da scaricare a Olbia.
No a nuove esercitazioni e alla rampa per i droni. La componente civile del Comitato paritetico boccia tutte le richieste. Il ministro però potrebbe dare il via libera agli addestramenti a Capo Teulada.
Isola di servitù, la pioggia di bombe, anche missili al torio. Acqua, aria, terra e fuoco. Si spara e si farà esplodere di tutto e dappertutto, nei prossimi mesi, nei poligoni militari sardi: Quirra, Teulada e Capo Frasca. Il programma delle esercitazioni per il secondo semestre di quest’anno è stato depositato nei giorni scorsi, e ha già incassato il parere contrario del comitato misto paritetico regionale per le servitù militari.
Roma taglia l’acqua: “No alla svuota-dighe”. La Sardegna è pronta alle barricate per impedire la firma del decreto, ormai arrivato sul tavolo del responsabile delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che in nome della sicurezza nelle zone sismiche dell’Italia obbliga la Sardegna (che in aree sismiche non è) a svuotare le sue dighe.
Gli usi civici “cancellano” case e alberghi. A Orosei cinquecento edifici autorizzati dal Comune sono diventati illegali a causa dei vincoli certificati dalla Regione nel 2005. Gli usi civici sono tornati prepotentemente di attualità dopo che la Regione nel 2005, durante il governo Soru, ne ha aggiornato la mappatura avviata da una legge del 1994, creando non pochi problemi alle amministrazioni locali che in quei terreni rivolti al “bene comune” negli anni avevano autorizzato ben altro.
Sbarcati altri 71 detenuti pericolosi. Sono arrivatia Cagliari, il deputato Mauro Pili presenta un’interrogazione parlamentare per sapere quanto costano questi voli e per quale motivo vengano trasferiti in Sardegna.
Il Salumificio Murru in bilico. Da cinque mesi l’azienda non paga i dipendenti. Il titolare: “Traditi dalle banche e dai politici”. “La situazione di cassa è drammatica, – conferma il titolare Antioco Murru – a causa della crisi abbiamo accumulato un’esposizione bancaria intorno a un paio di milioni, ma nel momento del bisogno la classe politica ci ha abbandonato e la Banca di Credito Sardo ci ha negato finora qualsiasi copertura”.
M5S: il governo fermi le trivelle. In un’interrogazione la richiesta dei senatori e la denuncia: progetti dannosi (uno nel Medio Campidano, l’altro nell’Oristanese, entrambi della Saras) per gli ecosistemi della zona, per la salute delle popolazioni e per le attività economiche esistenti”.
Un mare di missili e bombe. Giochi di guerra da 50 anni a Teulada. La Difesa: una bonifica è impossibile. Secondo uno studio del Cnr (Centro nazionale di ricerca) “la presenza di una densa prateria di posidonia oceanica rende impossibile la localizzazione degli ordigni presenti”. Ma dal comitato “Gettiamo le Basi” si porta all’attenzione l’esempio del poligono di Vieques, Portorico, dove è in corso una bonifica da parte degli USA.
Nord Sardegna, crollano i turisti. E negli ultimi 5 anni si registrano 330mila presenze in meno. L’analisi fatta dall’Osservatorio del turismo di Alghero mette in evidenza la forbice che si riduce inesorabilmente fra i passeggeri che utilizzano le navi e quelle che invece preferiscono l’aereo.
Violenza, donne sarde sempre più vittime. La presidente dell’associazione “Ceteris”, Silvana Maniscalco: “Un anno fa 154 segnalazioni di maltrattamenti, il 2013 è iniziato con allarmi giornalieri. I casi più frequenti sono in famiglia”.
Tuvixeddu, l’ultima battaglia. Lodo, tre mesi per il ricorso: ma chi rimborserà Cualbu? I legali della Regione studiano le carte per elaborare la strategia da seguire per impugnare immediatamente la decisione dei tre arbitri che hanno riconosciuto all’imprenditore Gualtiero Cualbu un risarcimento da 77 milioni di euro per i danni subiti dal 2006 al 2010, quando i cantieri edili avviati dalla Coimpresa Srl sul colle furono bloccati a causa dell’imposizione dei nuovi vincoli dal parte della giunta Soru.