Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno II, n° 16, domenica 21 aprile 2013
IN CUSTA CHIDA: notiziario della settimana in Sardegna.
E’ morta Maria Lai. L’artista ogliastrina si è spenta nella casa di famiglia a Cardedu. Avrebbe compiuto 94 anni a fine settembre: un “privilegio d’anagrafe” per una vita totalmente nell’Arte. Ha presentato le sue opere in molti musei e gallerie del mondo. Addio a Maria Lai, i suoi fili legavano il cuore dell’isola. La più importante artista sarda del Novecento si è spenta all’età di 93 anni. I primi anni di vita a Ulassai, dove era nata il 27 settembre del 1919. Poi il trasferimento “al mare”. Poi a Roma. l’accademia di Venezia, gli incontri con i grandi sardi del secolo scorso: con Giuseppe Dessì,l’autore di “Paese d’ombre”, con quel genio dimenticato di Salvatore Cambosu di “Miele amaro”, con Maria Ciusa Romagna, con i maestri Arturo Martini e Marino Mazzacurati.Donna universale, ma legatissima alla Sardegna.
Il Consiglio regionale ha risolto il problema dei cantieri comunali affermando che «costituiscono a tutti gli effetti progetti speciali finalizzati all’attuazione di competenze e di politiche regionali, le cui assunzioni risultano strettamente necessarie a garantire funzioni specifiche del settore sociale». Non si tratta quindi di assunzioni comunali, che le regole nazionali impediscono: e possono derogare al limite – sempre imposto dalla legge di stabilità nazionale – delle spese sostenute per il personale nel 2009.
Visita “ad limina” dal 14 al 17 maggio dopo il rinvio per le dimissioni di Benedetto. I vescovi sardi presto a Roma: «Inviteremo Francesco» Era in calendario per lo scorso mese di marzo, poi sono arrivare le inattese, sconvolgenti dimissioni di Benedetto XVI e, con esse, l’inevitabile rinvio. Adesso è ufficiale: i vescovi sardi renderanno la loro visita “ad limina” a Papa Francesco fra un mese esatto, dal 14 al 17 maggio.
Chiuse 1.140 imprese in tre anni. Edilizia. L’allarme degli artigiani Cna: nel 2013 giù investimenti e volume d’affari. Occupazione ridotta dell’11%: dal 2008 -14mila addetti. Inevitabile l’aumento della mortalità delle imprese che – secondo la Cna – conferma la riduzione dell’offerta del comparto edile.
La crisi economica e il nuovo “assedio” ai diritti dei lavoratori. Ricerca della Cgil in tutta l’isola. Gli studiosi la chiamano “sindrome da assedio”. E’ l’effetto più evidente, nella percezione dei lavoratori, della crisi economica che stiamo vivendo, che finisce per colpire anche i diritti dei lavoratori. In altri termini, chi ha un’occupazione stabile e sicura, vede estendersi intorno a sè il disagio e la disperazione di precari e disoccupati.
Michele Carrus è stato nominato segretario generale della Cgil sarda, al posto di Enzo Costa (da marzo presidente nazionale dell’Auser). Bancario, forte memoria per numeri e date, discreto imitatore di Bersani, Carrus ha vissuto nella Cgil oltre metà dei suoi 47 anni, e difende il ruolo delle rappresentanze dei lavoratori: «L’unità non è fine a se stessa», precisa, «serve per incidere. Da anni con Cisl e Uil incalziamo la Regione per chiedere un serio progetto di sviluppo».
Il piano rifiuti non ferma l’import. La Giunta Regionale lo scorso 21 dicembre ha approvato il documento che non vieta l’arrivo di rifiuti speciali nell’isola, sono ammessi per gli impianti come quello del Cpnes di Olbia.L’ente finito nella bufera per la tentata importazione dei rifiuti speciali pericolosi della discarica palermitana di Bellolampo.
L’assemblea del Banco di Sardegna - la capogruppo Bper e la Fondazione Banco di Sardegna – ha nominato gli organi sociali. Fino al 2015 a guidare il consiglio di amministrazione del Banco di Sardegna sarà l’avvocato Antonello Arru, che nei giorni scorsi ha lasciato la Fondazione.
Crisi all’ombra del Poligono. Perdasdefogu, decine di posti di lavoro persi nell’ultimo mese. Le speranze del poligono sono legate al Progetto Quirra. Per far sì che l’area venga riconvertita e diventi centro di ricerca della Difesa, è necessario ripulire le aree ad alto tasso di inquinamento.
La nave dei rifiuti. Dalla commissione comunale di Olbia un altro no al percolato. In un documento ufficiale si afferma che “già la sola pubblicizzazione dell’arrivo in città di 30/40.000 tonnellate di rifiuti da oltre mare potrebbe compromettere gravemente l’economia del posto, dipendente in larga parte dal turismo e dalla miticoltura”.
Villaggio sulle dune, in campo la Regione. Il Servizio di vigilanza chiede al Comune di Badesi tutte le carte. Gli ambientalisti: “Allora chi ha dato le autorizzazioni?”. Puc e a capo. La Regione dà una mano agli ecologisti del Gruppo d’intervento giuridico. Il centro vacanze sta sorgendo a 250 metri dal mare, a ridosso delle dune, in un’area oggi incompatibile con la legge salvacoste voluta da Renato Soru quand’era governatore. E’ composto di due blocchi: uno destinato a una novantina di residence,l’altro a nove ville.
I dolori del giovane Zedda. A due anni dall’insediamento come sindaco di Cagliari il bilancio di ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare. Baretti, stadio, Lirico, Anfiteatro: tanti i problemi irrisolti.
Turisti in fuga: -16% le presenze nell’isola. E calano gli stranieri. I dati degli ultimi due anni. Crisponi: 2013? Previsioni negative. Traffico aereo in rialzo ma per le navi i dati sono disastrosi.
Il gigante russo del petrolio diventa socio dei Moratti. Rosneft il 13,7% delle azioni, alla famiglia 178 milioni. I sindacati: per vedere gli effetti servirà almeno un anno.
Francesca Barracciu, che succede al presidente siciliano Crocetta negli scanni di Strasburgo, continuerà a dividersi tra quella sede e Bruxelles. In consiglio regionale le subentra Efisio Arbau, che nel 2010 ha lasciato il Pd e fondato La base). E’ la seconda eurodeputata sarda dopo l’Idv Giommaria Uggias. Ma, pur senza sbilanciarsi, non nega l’ipotesi di un ritorno alla Regione come candidata presidente.
Progetto Eleonora, fallisce la mediazione della giunta regionale. Anche a Cagliari la Provincia e i sindaci dicono no alla Saras. L’azienda aspetta la valutazione d’impatto ambientale. Il “no” della gente e dei Comuni resta invece compatto.
Sanna va alla guerra. Per difendere la sua proprietà, acquisita con Serrenti nel 1995, Giacomo Sanna elimina gli ultimi entrati – Maninchedda, Dessì, Solinas – e punta i cannoni contro gli intelle ttuali ‘del muretto a secco’ e contro Piero Marras che aveva dichiarato ‘il PSd’Az è morto’.
Il “patriota sardo” occupa i vigneti comunali di Marrubiu, ma in serata arrivano i carabinieri.L’iniziativa di protesta è di un gruppo di disoccupati di Marrubiu guidati da Luigi Zucca, nato anche come “il patriota sardo per la libertà”, già protagonista nei mesi scorsi di altre clamorose proteste e sempre in prima fila nelle iniziative dei comitati per la zona franca integrale.
Polvere nera sulle pecore, indaga la Procura di Nuoro. I forestali: sostanza simile al toner. Gli animali monitorati dai veterinari Asl. Il sindaco: “Tutti hanno sentito il botto alla centrale elettrica di Ottana, c’è poca sicurezza”. Un disastro ambientale, o quasi. Oltre un migliaio di pecore colpite, non si sa ancora se intossicate o meno, un’area di settecento ettari del comune di Noragogume, dove sulla vegetazione si è depositata dalla notte di domenica una leggera patina costituita da una polvere nera, vischiosa, che non va via neppure con un getto d’acqua.
Miniera di Silius, la “Fluorite Italia” ha vinto il bando
Il progetto vincitore è finalizzato al riavvio della produzione. I lavori di coltivazione del giacimento di fluorite valutato in oltre due milioni di tonnellate furono sospesi nei primi mesi del 2006. Attualmente tutti i lavoratori sono impegnati nei lavori di mantenimento in sicurezza della miniera e tengono sotto controllo le acque di superficie.
«Sarebbe opportuno che dello scandalo delle case ex Ersat assegnate agli amici dei funzionari dell’Ente se ne occupasse la Procura». Lo sostiene Bettina Pitzurra, indipendentista dell’Irs. «La gestione di questi beni comuni – dice l’attivista dell’Irs residente proprio a Castiadas – è avvenuta nel segno dei privilegi concessi da politici e burocrati ad assegnatari che nulla hanno a che fare con l’agricoltura e gli usi sociali per cui sono nati.
Il cavo Sapei danneggiato dai pescatori a causa della pesca a strascico. Terna dovrà posizionare una barriera di manufatti in cemento armato a protezione del cavo Sapei, nel tratto compreso tra Fiumesanto e Punta Tramontana. Il cavo serve a “trasportare” energia elettrica da Fiume Santo a Latina, e viceversa. E’ costato alle casse di Terna (cioè allo Stato) 520 milioni di euro.
Giovani agricoltori, pochi fondi. La Regione sposta risorse su altri capitoli: tante richieste insoddisfatte. Sono state svuotate le misure 112 sull’insediamento dei giovani in agricoltura e 121 sull’ammodernamento aziendale. Solo il 13% delle domande di accesso alla misura 112 potranno essere finanziate.
Tore Cherchi alza la voce e, con toni per lui insoliti, accusa il Governo di aver messo in atto «un’autentica grassazione» nei confronti del Sulcis, la Provincia da lui presieduta. Nel mirino, un decreto legge che, dice Cherchi, «ha portato a oltre 3 milioni 800 mila euro la sottrazione di risorse fiscali proprie della Provincia per il finanziamento delle amministrazioni centrali dello Stato». Il presidente della Provincia sollecita la mobilitazione dei parlamentari del territorio. I soldi che lo Stato centrale vuole incamerare sono quelli delle addizionali sulle assicurazioni auto.
Cassa integrazione, fondi agli sgoccioli. A rischio 28mila sardi: soldi sicuri sino a giugno, poi serviranno 120 milioni. La Cisl denuncia il rischio della rivolta sociale e annuncia la mobilitazione. A parte i numeri, c’è anche un problema sociale: chi vive di cassa integrazione e mobilità è sempre più un emarginato, che espulso dal mondo del lavoro non riesce più a rientrarci fra aziende moribonde e altre che hanno chiuso i battenti.
Informazione nell’era on-line. Come cambia il giornalismo: le regole per “le buone notizie”. Convegno all’Università di Cagliari, per il presidente dell’ordine Peretti: “Fondamentale la qualità”. La maggioranza degli italiani chiede un’informazione auterevole, indipendente e di qualità. A rivelarlo sono i dati di un’indagine dell’istituto Astra Ricerche presentati a Sa Duchessa per il nuovo appuntamento con “Il giornalismo ai tempi di Twitter”.
Ingresso dei russi nel capitale della Saras, un quinto. Cinquant’anni di storia, 2.200 dipendenti e una capacità produttiva di 300.000 barili al giorno, la Saras, fondata nel 1962, da sempre ha avuto il suo principale sito produttivo in Sardegna, a Sarroch. La capacità produttiva della Saras, 300.000 barili al giorno, rappresenta il 15% della capacità di raffinazione in Italia. Inoltre, lo stabilimento di Sarroch è uno dei sei “supersite” (una raffineria di grandi dimensioni e complessità, situata in una posizione favorevole per l’arrivo del greggio e vicina ai mercati) d’Europa. Quotato in Borsa dal 2006. Di recente, la Saras ha diversificato la propria attività, muovendosi nel campo della produzione di energia elettrica, in particolare investendo sulle fonti alternative, attraverso le controllate Sarlux e Sardeolica. Attualmente copre con la propria produzione più del 30% del fabbisogno energetico sardo.
Fondi europei, tanti e spesi male. La Regione chiede la pagella del periodo 2000-2006 a un gruppo di esperti. Giudizio impietoso: un miliardo e mezzo investito a vuoto. Il nucleo di valutazione, nominato durante la giunta Soru e in scadenza a fine anno, è diretto da un ingegnere, Corrado Zoppi. Il pool da lui coordinato ha prodotto già quattro studi, suo politiche urbane, ricerca scientifica e innovazione tecnologica, azioni contro la dispersione scolastica e sul sistema pubblico dei servizi per il lavoro. A questi quattro studi se ne aggiungeranno altrettanti che saranno completati entro l’anno: riguardano i pacchetti integrati di agevolazioni rivolti alle imprese e al turismo, quello sull’unione dei Comuni, quello sulle politiche per il turismo e l’ultimo sulle politiche energetiche.