E L’ASSEMBLEA COSTITUENTE? DESASPARECIDA , di Francesco Casula
(da Sardegna quotidiano, 10 aprile 2013)
E l’Assemblea Costituente che fine ha fatto? Desaparecida. Isparìa. Derubricata dall’Agenda della Giunta regionale come del Consiglio. Eppure questa legislatura doveva essere Costituente. Negli accordi programmatici della maggioranza vi era, come uno dei punti precipui, proprio il rifacimento e la riscrittura dello Statuto attraverso un’Assemblea Costituente, su cui peraltro nel Referendum del 6 maggio del 2012 i Sardi si erano pronunciati, con nettezza a favore, con percentuali vicino al 1000%! Ma tant’è: i partiti tradizionali continuano nella solfa dì sempre, Non mantenendo le promesse. Violando il responso popolare dei cittadini. Di qui la loro non credibilità, i record di non gradimento da parte dell’ opinione pubblica. Poi si stracciano le vesti perché si vota Grillo. Ma, a parte i partiti politici e il Consiglio regionale, che fine ha fallo il Comitato sostenuto da un vastissimo arco rappresentativo di forze sociali e sindacali (con Cisl – CSS – “Cgil – Uil in
prima fila), dalla Coldiretti, da associazioni ecclesiali, da sindaci e intellettuali? Che, se entro la primavera del 2012 il Consiglio non avesse varato l’Assemblea Costituente, si era impegnato a organizzare l’elezione autogestita, di 7o cittadini per studiare ed elaborare lo Statuto speciale della Sardegna? Desasparecido anche il Comitato?
Si dirà, che ci sono problemi ben più gravi e urgenti: la disoccupazione in primis e con essa le ormai galoppanti nuove povertà, l’intero tessuto economico in via di liquidazione, l’annoso problema dei trasporti e dell’energia .. Bene. Ma come non avvedersi che questi problemi sono irrisolvibili all’interno dei rapporti di potere fra la Sardegna e lo Stato, previsti dall’attuale Statuto? Come non capire che esso oggi di fatto consente ai Sardi solo il succursalismo e l’amministrazione della propria dipendenza? E che serve solo come copertura alla gestione centralistica della Regione da parte dello Stato, di cui non ha scalfito per niente il centralismo e anzi lo ha perfino favorito? Solo attraverso una nuova Carta de Logu, come vera e propria Carta costituzionale di sovranità della Sardegna che ricontratti, su basi confederali il suo rapporto con lo Stato e con l’Europa, sarà possibile iniziare a risolvere i problemi drammatici di cui si parlava, Ed anche iniziare a rompere la dipendenza e avviare percorsi di Autogoverno e di Indipendenza.
By Stèvini Cherchi, 12 aprile 2013 @ 11:08
Pedu perdonu, ma poita boleus sighiri a abetiai po un’Assemblea Costituenti chi no est prevìdia de is leis chi nci funt (e iat a essi anticostitutzionali puru), candu unu traballu de vàllia dd’ant giai fatu in su Comitau “Firma per la tua Sardegna” e una proposta de Carta de Logu noa dda teneus giai de prus de 3 annus? Poita no si pigat cussu documentu giai fatu
http://www.condaghes.com/scheda.asp?id=978-88-7356-117-0
e si fait una dibata in dònnia logu de Sardìnnia, cun is aministraduras de logu, sa genti, is assòtzius e si portant is cungruiduras in su Consillu Regionali? Est cussa s’istituidura chi podit votai su Statudu nou. E chi puru podessit cumparri tropu avantzau po ddu presentai a su Stadu, chi essit tentu innantis s’aprovadura de totu su pòpulu sardu, dd’iaus a podi pretendi AMAROLLA!
A mei s’Assemblea Costituenti mi parit sceti una scusi po no fai NUDDA faendi biri ca si bolit fai meda!