Parte «istella» motore di ricerca made in ltaly, Cesare Buguicchio

l’unità 20/03/2013.

Un enorme spazio libero dove ricercare e condividere saperi nel progetto lanciato da Tiscali

 Sì scrive «istella» (www.istella.it) si legge web di qualità. È on line il nuovo motore di ricerca sviluppato da Tiscali e presen­tato a Roma da Renato Soru, Un proget­to recente ma con un antefatto antico e che merita di essere raccontato.

E’ da po­co passato l’anno 2000 e l’Italia con Ti­scali, e non solo. Rappresenta un punto nodale per lo sviluppo delle tecnologie le­gate al web. In particolare c’è  un motore di ricerca creato da un gruppo di ricerca­tori a Pisa per l’azienda sarda che è all’avanguardia e si è diffuso già in vari Paesi europei. Ma la «bolla» finanziaria del web sta già esplodendo e così quando ani vano gli emissari di un certo Google, astro nascente del settore search, offro­no a Soru lO milioni di dollari per spegne­re il suo motore di ricerca lui accetta.

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Sono passati anni e Google ora è un colos­so inavvicinabile che solo in Italia fattura 2 miliardi dì euro e raccoglie pubblicità quasi quanto Mediaset. Ma è un gigante che punta più sulla quantità che sulla qualità, nelle sue ricerche propone più facilmente la popolarità della pizzeria Dante Alighieri  che le pagine dedicate all’autore della Divina Commedia. È una macchi­na sofisticata che memorizza usi e com­portamenti di ognuno di noi per veicola­re in modo suadente pubblicità e offerte più o meno mascherate nei risultati delle nostre ricerche,

Il nuovo «istella” riprende il cammino interrotto, ma vuole essere un’altra cosa rispetto al motore di ricerca di Mountain View, Un enorme spazio libero dove l’i­cercare e condividere sapere. Si inizia dal­la enciclopedia Treccani, scelta come se­de del lancio di «istella». che viene indiciz­zata sempre tra i primi multati delle ri­cerche, si prosegue con le mappe del Tou­rìng Club, con gli archivi pubblici, quelli dei grandi giornali, di musei, centri di ricerca scientifica, Certo, si passa anche a scandagliare il web ma poi si arriva in un luogo dove nessuno era mai arrivato: nel­la propria memoria. Uno degli aspetti più innovativi, infatti, è la possibilità data ad ogni utente registrato di condividere con e nel nuovo motore di ricerca, le sue storie, i suoi testi, le sue foto, quelle della propria città o associazione. “Ogni uomo è un’enciclopedia – scriveva Calvino in quello che è stato scelto come motto di «istella». E il modello dell’enciclopedia  è quello scelto nell’architettura del nuovo motore dì ricerca: dunque ricerche ogget­tive, a differenza di Google, che mettono di fronte ogni utente agli stessi risultati, ricerche che prediligono fonti  autorevoli e qualitativamente verificate, per un’esperienza web che possa andare an­che in verticale e non fermarsi alla super­ficie delle informazioni Ma «ìstella- vuoi dire anche ricerche italiane, sull’Italia, in italiano e non solo. L’idea di un motore di ricerca italiano punta a modelli già conso­lidati in Russia o Repubblica Ceca, dove accanto all’ombra del colosso Coogle, prosperano attività di search nazionali usate per motivi linguistici o culturali. “Perché le informazioni sul Colosseo o su Leonardo Da Vinci devo farmele dare da un americano .;» chiosa Soru.

Il nome «istella” è il sardo per stella e il logo richiama le stelle marine dei meravi­gliosi fondali sardi. Le finalità dell’avvèn­tura non sono solo culturali È una sfida commerciale che punta su accessi, pubblicità, commercializzazione delle paro­le chiave, servizi alle aziende. analisi de­gli open data. Il primo passo di Tiscali per lanciare <<istella” sarà di farlo diventare il motore di ricerca del suo portale e far transitare così nella stringa di ricerca buona parte dì quei 14 milioni di utenti che visitano il sito della compagnia ogni mese.

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