IN SA PRATZA DE CASTEDDU, OE, SU 7/11/2012, SU POPULU SARDU ACUSAT S’ISTADU ITALIANU
LO STATO ITALIANO HA :
*** Cancellato la Sardegna dall’Europa e dai benefici che da essa prevede per i territori come quello sardo.
Impedendo la scissione del collegio elettorale Sicilia-Sardegna che avrebbe permesso l’elezione certa di propriparlamentari europei.
Favorendo l’uscita della Sardegna dall’Obiettivo 1 e facendo perdere ai sardi immense risorse derivate dai 1070euro dovuti ad abitante.
Opponendosi all’inserimento della Sardegna nell’Obiettivo di transizione, previsto dalla programmazioneeuropea, e chiedendo invece il suo inserimento nell’Obiettivo di concorrenza, portando la quota europea perabitante da 413 euro a 65 euro.
*** Imposto servitù militari impeditive dell’economia e inquinanti. Con vincoli militari al territorio della Sardegna nella misura dell’80% del totale del territorio dello stato,sottraendo il territorio alle tante attività che i sardi avrebbero potuto esercitarvi.
Con l’inquinamento grave e difficilmente risanabile, del mare, del territori e dell’aria.
Causando grave danno alla salute dei sardi fino a modificarne lo stesso genoma.
Rapinato continuamente le entrate fiscali della Sardegna.
Non dando i decimi delle entrate che spettano alla Sardegna per statuto rapinando ai sardi circa 10 miliardi dieuro, senza considerare il pregresso non più esigibile, dal 1948 al 1995.
Prima della riforma dell’art. 8 dello statuto, ha intascato le entrate fiscali derivate dalle aziende che purproducendo in Sardegna pagavano le tasse fuori.
Permettendo, con la legge 891 del 1980 , la dilazione di pagamento delle accise sui carburanti prodotti inSardegna spostandone il pagamento ai depositi fiscali del continente e dell’estero, rubando di fatto ai sardicirca 2-3 miliardi di euro di accise + gli spettanti 9/10 dell’iva e lasciando loro solo i danni ambientali causatidalla produzione.
Imponendo che la restituzione alla Sardegna del credito iva di 500 milioni di euro venga diluito in 20 anni conrate annuali da 25 milioni senza interessi e more.
Impedito le pari opportunità, lo sviluppo e la produttività delle aziende sarde .
Non dando attuazione alla zona franca prevista dall’art. 12 dello statuto, legge costituzionale.
Cancellando i siti sardi dall’elenco delle zone franche urbane. Impedendo qualsiasi forma di fiscalità di vantaggio o di credito d’imposta che la Regione Sarda abbiatiepidamente proposto. Vedi la bocciatura Tremonti alla fiscalità di vantaggio proposta dalla finanziariaregionale del 2011 per le zone montane.
Imponendo il monopolio energetico Terna-Eon che ha portato il mwh sardo a prezzi maggiorati anche del 70%rispetto a quello della borsa energetica di Milano.
Imponendo il monopolio del trasporto marittimo CIN-TIRRENIA che ha imposto un balzello insostenibile allemerci sarde impedendo loro di arrivare ai mercati di vendita a prezzi concorrenziali.
Permettendo la truffa dei contratti d’area che invece di favorire la nascita di aziende sarde hanno sperperato lenostre risorse favorendo le aziende fantasma dei truffatori continentali.
*** Imposto un sistema scolastico ed universitario finalizzato all’integrazione e non allo sviluppo economico e culturale.
Ostacolando l’uso ufficiale e veicolare della lingua sarda considerandola incivile rozza e nemica della linguaitaliana, ha imposto codici e categorie fino a modificare profondamente il pensare dei sardi .
Cancellando la storia del popolo sardo facendone oggetto occasionale della propria storia sradicandogenerazioni di giovani sardi dal loro contesto e falsando la loro auto identificazione.
Impedendo all’università sarda di produrre studi, modelli e progetti, che partendo dalla particolareinterrelazione dei sardi con il loro territorio e dai particolari codici che guidano il nostro pensare, in grado divalorizzare le nostre risorse naturali e umane.
*** Rubato e fato propri i nostri beni archeologici e storici.
Imponendo lo strapotere delle sue sovraintendenze, che sono diventate solo agenzie atte a nascondere i livellidi civiltà raggiunti dal popolo sardo in condizioni di sovranità.
- inglobando nei suoi beni culturali i nuraghi e tutte le strutture costruite solo dai sardi e da sardi.
*** Ha imposto un modello di sviluppo con sole finalità politiche e non economiche causando disastri ambientali edoccupazionali.
Imponendo la chimica pesante e le cattedrali industriali da sempre in passivo e assistite.
Permettendo all’affarismo politico-economico del capitalismo italiano di “usare “ a piacimento i nostri operai ele loro famiglie come arma di ricatto per ottenere altre laute prebende.
Permettendo danni ambientali per la cui bonifica non basteranno 80-100 miliardi di euro.
*** Ha permesso la rapina delle nostre risorse di cave e miniere. Consentendo la beffa aurea della Gold Mining, che l’oro lo ha trovato nelle casse della regione e non a Furtei.
Permettendo l’esportazione in grezzo di intere colline di sabbie silicee.
*** Ha destinato la Sardegna a discarica delle proprie industrie e delle proprie città del continente.
Permettendo che in Sardegna si smaltiscano più di 300 mila mc di scorie industriali con la scus dell’ulteriorelavorazione.
Cercando continuamente di costruire mostruosi termovalorizzatori per smaltire rifiuti extraregionali.
TUTTI QUESTI GRAVI DANNI ALLA SARDEGNA LO STATO ITALIANO LI HA POTUTIFARE PERCHÉ SONO STATI TOLLERATI ED INTERMEDIATI DAGLI ELETTI NEI CONSIGLIREGIONALI CHE HANNO FATTO PARTE DEL SISTEMA AUTONOMISTICO DELLASOVRANITA’ MEDIATA CHE E’ STATA UNA VERA E PROPRIA AGENZIA CON LAFUNZIONE DI CONTROLLO SOCIALE E DI FRENO ALLO SVILUPPO.
ULTIMATUM
PER DANNO GRAVE AL POPOLO SARDO ED AL SUO TERRITORIOPER AVERE DISATTESO I VOSTRI OBBLIGHI VERSO IL POPOLO SARDO
PER AVER CURATO SOLO GLI INTERESSI DEI PARTITI QUASI TUTTI IMPOSTI ALLAREALTA’ SARDAPER AVER PORTATO LA SARDEGNA AL DISASTRO
LA CONSULTA RIVOLUZIONARIA
CHIEDE CON URGENZA DI DIMETTERVI E DI NON RICANDIDARVIPER PERMETTERE UN ALTRO GOVERNO PER LA SARDEGNA
IL GOVERNO DELLA SOVRANITA’.