Fintzas a cando?
Governi bugiardi e politici incapaci e
indecentemente irresponsabili,
di Paolo Maninchedda, consigliere psd’az, presidente della commissione autonomia
Governi bugiardi e politici incapaci e indecentemente irresponsabili, di Paolo Maninchedda, consigliere psd’az, presidente della commissione autonomia
4 SETTEMBRE 2012 (dal sito: Sardegna e libertà)
Allora, per essere chiari: Ottana chiude e chiude sia la chimica che la produzione di energia elettrica. L’unico sito sopravvissuto alla Rinascita senza apporti di capitali pubblici, chiude: giovedì ci sarà l’incontro decisivo tra Clivati e Indorama. Chiude per colpa dello Stato italiano non per ragioni di mercato. È lo Stato che consente a terna di comprare l’Energia dove e da chi crede e anche al prezzo doppio rispetto a quello offerto da Terna. Ovviamente la magistratura in queste cose così complesse non mette il naso. Chiude per colpa di una Giunta regionale sempre in ritardo, sempre debole, sempre distratta da mille altre cose: incapace. Chiude per colpa di organi di informazione che mentono sapendo di mentire, che fanno i titoli per strappare il pianto come Maria de Filippi; che non danno le notizie se la notizia è che un sottosegretario di Stato mente al Parlamento italiano. Il saldo è di 500 posti di lavoro in meno. Terna sta strozzando Ottana per togliere di mezzo un concorrente di E.On e nel frattempo la Giunta regionale si compiace della fine dell’occupazione della miniera. Non solo: ieri la maggioranza si è riunita, sentite un po’, per parlare del Piano Paesaggistico, ma vi rendete conto? Irresponsabili. Bisogna far arrivare i pulmann da Nuoro per mandare via tutti. Basta. Servono le elezioni. Ma di che cosa ci si compiace? I minatori li pagava prima la Regione e continua a pagarli adesso, ma la Rsu della miniera si offende con i giornali che dicono la verità. Alcoa viene uccisa dalle alchimie di mercato di Enel e Ottana da quelle di Terna. Lo Stato italiano è alleato di questi oligopoli e la Giunta è incapace di affrontare questa situazione perché non riesce a dare contenuto politico unitario alla crisi sarda. La Sardegna deve mettere in campo una profondissima vertenza politica con lo Stato; invece la Giunta si è fatta avviluppare dai tavoli delle singole crisi, si fa portare a spasso dalla piazza, cambia le gerarchie, si inchina soddisfatta ad ogni pacca sulle spalle e poi perde di vista gli obiettivi e convoca la maggioranza sul Piano Paesaggistico. Follia. Io non accetto che si trascorrano questi giorni come se fossero giorni comuni. Come non accetto che alcuni sindacati si sveglino su Ottana con settimane di ritardo e parlino genericamente di “politici”. No. Su Ottana ci sono troppi dormienti che si svegliano sempre in ritardo. Come non accetto il silenzio e la rassegnazione dei sindaci e dei partiti del mio territorio. Lavorerò per interrompere la legislatura e far arrivare in Consiglio una alternativa vera a questa melassa di mediocrità, assistenzialismo, burocratismo e di menzogna (che ha filoni carsici fortissimi nella Destra e nella Sinistra) che sta uccidendo il nostro futuro.