Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno I, n° 21, domenica 8 luglio 2012

Editoriale: Il nostro linguaggio e la loro assenza, di Salvatore Cubeddu

IN CUSTA CHIDA: rassegna stampa della settimana.

 

Editoriale: Il nostro linguaggio e la loro assenza, di Salvatore Cubeddu

“L’assenza di Mario Monti ha pesato sulle anziane spalle di Giorgio Napolitano, che ha accolto le suppliche di aiuto che il popolo sardo gli ha rivolto attraverso le organizzazioni sindacali e il governatore regionale, Ugo Cappellacci”. E’ l’attacco di un articolo che abbiamo letto stamane, che cita il documento di Cgil Cisl Uil della Sardegna per le quali «la mobilitazione unitaria del sindacato sardo è resa necessaria dalla grave condizione di sofferenza economica e sociale che da anni investe interi settori d’attività e territori, scuotendo dalle fondamenta la coesione sociale e territoriale dell’Isola. Questa situazione risulta aggravata dalle scelte del governo nazionale, che ci penalizzano in modo insostenibile, tagliando e negando le risorse dovute alla Sardegna, necessarie per gli investimenti e imponendo pesanti sacrifici, soprattutto alle classi popolari».

Il linguaggio e l’assenza colpiscono e dicono, insieme. Le “suppliche di aiuto” si rivolgono ai santi da parte di peccatori indegni, che nulla meritano e si affidano a chi è buono e tutto può, in questo caso Giorgio Napolitano, presidente della repubblica italiana. Giorgio è buono e intercederà presso il ‘cattivo’ Mario, assente ingiustificato?

Cappellacci conferma e, lo si capisce subito, dà il tono ai resoconti dei cronisti: “il capo dello Stato ha dimostrato di continuare a seguire le cose che ci stanno a cuore e ha riconosciuto che è passato troppo tempo da quando, in febbraio, sono stati attivati i tavoli tecnici con il governo». E il commento dell’articolo: “In sostanza, per Cappellacci, rimane dunque il pericolo, alimentato dall’assenza di Monti alla Maddalena, che «con continui ritardi si possa tradire l’isola». I giornali affermano anche che il  capo del governo italiano non sarebbe venuto per paura di contestazioni.

Pertanto: Mario Monti non è venuto a Caprera, Cappellacci non l’ha incontrato. Anche Berlusconi sfuggiva il capo del governo sardo come ogni debitore, che non vuol pagare, sfugge il creditore, che senza quei soldi andrà a fondo. E così il presidente sardo si è rivolto al presidente italiano ripetendo quanto già successo a febbraio: chiedendogli di rispettare gli impegni. Quasi a rimproverare al padre quanto i figli non vogliono mantenere. Come se la Regione, espropriata di quanto dovutole da parte dello Stato, andasse con il cappello in mano. Come se i sardi non facessero parte dello stato italiano. Come se …. tutto questo non fosse la verità che ci sta cavando gli occhi e non vogliamo vedere che lo Stato ci considera fessi (perciò non ci rispetta), ci utilizza per quello che gli serve (ultimo: altre carceri e, nuovamente,  l’Asinara), tira la fune…  tanto qui c’è qualcuno che farà sì che non  si spezzi. E, nel caso si spezzasse, la spinta porti sempre noi a cadere.

Come è possibile che lo Stato italiano si permetta quel che ormai è chiaro da anni  – che giornali, riviste e libri di storia descrivono come costante nei centocinquanta anni che ci legano in questo modo a questo Stato – senza che si preoccupi di una nostra reazione, non dico irata, ma minimamente dignitosa? Chi è che garantisce “gli italiani” che tanto ai “sardi” è possibile chiedere tutto e tutto infliggere? Quando partirà la provocazione che anticipi nella reazione quanto la coscienza di un popolo maltrattato non potrà non sostenere? Perché questi signori possono permettersi tutto e il contrario di tutto?

La risposta è facile continuando a scorrere la stampa. Con Napolitano il presidente della Regione aveva già parlato a febbraio. Il governo italiano si porta dietro da anni il debito con la Sardegna.  Cappellacci, ormai pressato dall’opinione  pubblica sgomenta dalla precedente sottomissione a Berlusconi, ha fatto il coupe de theatre di scrivere la famosa lettera ‘in  sardo’ e ha minacciato di inviare l’ufficiale giudiziario alle porte di palazzo Chigi.

L’unico modo per esprimere il proprio ‘rincrescimento’ (si dice così?), sottolineare il conseguente dissenso e difendere la dignità del Popolo sardo era rifiutare la propria presenza a Caprera, contestare nei fatti la disunità dell’Italia dalla Sardegna in coincidenza dei 150 anni, che è il dato storico veritiero dei nostri rapporti istituzionali, e non solo. Ma, con quel linguaggio puoi solo accendere il cero. Loro resteranno una statua e noi continueremo a supplicare gli assenti.

Cagliari 4 luglio 2012

 

 

 

IN CUSTA CHIDA: rassegna stampa della settimana.

Assemblea costituente, riunione a Paulilatino

Il Movimento referendario e il Comitato per la Costituente, promosso dai sindacati sardi e da tante altre personalità e associazioni civiche, si sono incontrate  a Santa Cristina di Paulilatino per verificare la possibilità di iniziare un percorso comune. L’obiettivo è avviare iniziative per l’attuazione della volontà referendaria e, in particolare, sulla richiesta di istituire l’assemblea costituente per la riscrittura dello Statuto speciale.

Napolitano tra Garibaldi e vertenze

E’ una visita davvero straordinaria quella di Napolitano nella Caprera di Garibaldi. Il presidente della Repubblica arriva per inaugurare il museo di Arbuticci destinato a celebrare le gesta del generale del mondo. Ma in assenza di Monti, trattenuto a Roma da impegni con le parti sociali, si trova ancora una volta a dover fare da mediatore con il governo.

Regione, troppe assunzioni negli enti

La Corte dei conti approva il bilancio della Regione per il 2011 ma mette sotto accusa gli uffici per scarso rendimento. Non sono migliorati i rapporti tra il sistema politico e la burocrazia, restano i punti dolenti della spesa sanitaria e quelli del personale. . In aumento il costo del personale. La Regione ha 4.109 dipendenti (dei quali 1.335 nel corpo forestale), mentre 3.349 sono quelli che lavorano nei 17 fra enti e agenzie regionali.

Consiglio, stipendi tagliati di 2000 euro

Il Consiglio regionale ha stabilito ieri il taglio alle indennità con cui è previsto un risparmio di oltre tre milioni di eruo l’anno. Queste le riduzioni previste: taglio del 20% sulla diaria; del 30% sull’indennità di carica; del 30% sulle spese di segreteria e di rappresentanza; del 20% per il contributo ai gruppi; aumento nella fascia dal 6,70% al 10% del contributo al fondo di solidarietà; aumento dal 15% al 22% delle ritenute per la previdenza.

 

Uffici pubblici, duemila sardi a rischio

La stretta al pubblico impiego colpisce duramente la Sardegna, già penalizzata dal mancato trasferimento di un miliardo e mezzo di euro che lo Stato dovrebbe pagare alla Regione. Il sistema economico dell’isola vede il predominio di buste paga derivanti dalla pubblica amministrazione e la tagliola del governo rischia di aggravare la crisi delle famiglie. «Nei prossimi due anni sono a rischio gli stipendi di duemila sardi», afferma Oriana Putzolu, segretaria regionale della Cisl che ha fatto una prima stima del decreto-tagli di Monti.

Mafia, sequestrati bar e hotel in Gallura

La presunta cosca mafiosa dei D’Agosta è arrivata in Gallura. E al centro dell’inchiesta della Dda che riguarda il clan siciliano c’è l’intestazione fraudolenta di beni per un valore di 5 milioni di euro. Beni per i quali è scattato il sequestro delle quote societarie (il prossimo passo potrebbe essere quello dei sigilli).

 

Nell’isola 92 immobili sottratti alla criminalità organizzata

 

Al 31 dicembre 2011 risultano confiscati a mafia, camorra e ’ndrangheta 10.438 beni immobili, secondo i dati dell’Agenzia del demanio e dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati. In Italia spiccano ovviamente i numeri della Sicilia (4.649 beni confiscati) mentre in Sardegna – che comunque non è l’ultima ruota del carro – si è toccata quota 92. C’è da dire, però, che nell’isola la zona che primeggia per quantità di confische è proprio la Gallura.

Un commercialista alla Carbosulcis

La Carbosulcis ha un nuovo amministratore unico: è Luigi Zucca, già presidente del Collegio dei sindaci revisori Carbosulcis, commercialista con studio a Cagliari. Dunque dopo la travagliata e breve era Lorefice, la Regione (che è azionista unico della società mineraria) ha deciso di puntare su un professionista per guidare l’azienda in un momento delicato, cruciale per il futuro della miniera e del progetto integrato. Con la nomina di Luigi Zucca si chiude ufficialmente l’esperienza di Alessandro Lorefice (consigliere comunale del Pdl a Iglesias) alla Carbosulcis.

Il Consiglio provinciale discute il Piano Sulcis

L’idea è indirizzare le azioni dei singoli Comuni in modo omogeneo. La Provincia avrà una funzione di coordinamento e, volta per volta, stringerà accordi in ambiti che vanno dall’ambiente (si divide il territorio in distretti idrografici), all’agricoltura e patrimonio agroforestale, alla attività produttive, passando per trasporti e turismo.

 

«Faremo gli yacht a energia solare»

L’idea è semplice: realizzare barche a propulsione ibrida e materiali eco-compatibili, utilizzando le tecnologie rinnovabili. «Alto design, tecnologia e innovazione sono alla base del  progetto – spiega Andrea Columbu, cagliaritano di 39 anni, architetto laureato al Politecnico di Torino, presidente della società sarda che sta lavorando alla realizzazione del progetto presso il polo nautico di Arbatax. La società di Columbu si chiama “Cantiere Savona” in onore del nonno che gli ha trasmesso la passione per il mare. Se il progetto andasse a buon fine si verrebbero a creare decine di nuovi posti di lavoro in un periodo nel quale l’occupazione è il problema principale che affligge la regione.

 

Imprese, burocrazia da cambiare

Incapacità di spendere, norme sulla contabilità pubblica di tipo ottocentesco e poca liquidità in cassa. A strozzare le imprese, messe in ginocchio da amministrazioni pubbliche latitanti nei pagamenti, non è solo il Patto di stabilità ma anche le strozzature nel sistema della Pubblica amministrazione capaci di rallentare a dismisura pagamenti e investimenti. L’argomento è stato al centro di un confronto voluto dall’associazione degli industriali, un’occasione di confronto per capire quali possano essere i rimedi di una situazione che ha portato al suicidio 50 imprenditori italiani.

 

L’Ue chiede un salario minimo per tutti

Un salario minimo garantito a tutti. La richiesta viene dal parlamento europeo che ha approvato una risoluzione per alleggerire il problema della disoccupazione e per sostenere le fasce più deboli di cittadini. Il dibattito a Strasburgo è stato ampio ed è stato calcolato che dall’inizio della crisi, nel 2008, si sono persi più di sei milioni di posti di lavoro.

 

Commercio, l’aiuto viene dal web

Le imprese devono essere sempre più orientate su Internet e per questo la Confesercenti della Sardegna ha lanciato il progetto “Parla Impresa; un modo per diventare sempre più social. Si tratta di uno strumento digitale al servizio degli imprenditori che, mai come in questo momento, hanno bisogno di aiuto perché oppressi dalla crisi economica, dalle difficoltà nell’accesso al credito e da una elevatissima pressione fiscale.

«Scomparsi gli atti dal sito regionale»

Lo denuncia il consigliere regionale del Pd Marco Espa. «Da giovedì», sostiene, «l’andamento di bandi, graduatorie e leggi di settore era monitorabile via internet. Un’operazione trasparenza voluta dalla giunta di centrosinistra e sposata dall’attuale governo regionale. Fino a giovedì scorso quando, misteriosamente, è stato tutto cancellato.

 

Ente foreste, i terreni contesi

 

Quarantadue ettari ceduti trent’anni fa all’allora Ispettorato ripartimentale delle Foreste per un cantiere di rimboschimento. In cambio un posto di lavoro per il marito. L’accordo venne chiuso ma una volta deceduto il capofamiglia, lo stesso posto non è passato ad uno dei figli. Non solo. Il cantiere si è concluso e ora Assunta Mura di Laconi pretende dall’Ente Foreste la restituzione dei suoi terreni.

 

 

«Grazie a Gregoriani colpimmo al cuore l’Anonima sequestri»

Qualche settimana fa la morte di Luciano Gregoriani in Venezuela ha in qualche modo riaperto una finestra sul passato. E soprattutto ha costretto a prendere coscienza di una riflessione incompiuta, di una lacuna rappresentata dalla mancanza di un approfondimento su un mondo oscuro e ribollente che ha segnato per decenni la storia dell’isola. Luciano Gregoriani, il primo collaboratore di giustizia della storia della criminalità sarda è stato un personaggio che, con le sue alluvionali confessioni, ha probabilmente segnato l’inizio della fine del fenomeno-sequestri.

 

Ore 11: il mare di Alghero diventa giallo

La marea gialla arriva intorno alle 11. Quando il sole è più caldo e i bagnanti cercano refrigerio in acqua. Tra gli scogli di Maria Pia e il porto di Fertilia ormai il bagno bisogna farlo a tempo. La marea gialla è un fenomeno che finora neppure gli esperti sono riusciti a spiegare. Ora bisognerà attendere i movimenti del nuovo sindaco di Alghero, Stefano Lubrano, che si è ritrovato la patata bollente in cima al programma di lavoro dei suoi primi cento giorni.

 

Federalberghi: «Subito una soluzione»

Giorgio Macciocu, presidente regionale di Federalberghi, interviene con una nota indirizzata al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, all’assessore al Turismo, Luigi Crisponi, ai consiglieri regionali Pietrino Fois, Mario Bruno e Carlo Sechi, in cui affronta la questione della «marea gialla», che sta mettendo in crisi il turismo algherese.

Bonifica, chiusa la fase uno ma al Poetto è sempre caos

La prima fase dell’operazione bonifica da amianto del Poetto si è conclusa ma per riaprire la spiaggia della quarta e quinta fermata bisognerà aspettare ancora un po’. E’ stato pertanto un altro weekend con un tratto di spiaggia vuoto e un altro dove era impossibile passare, con gli stabilimenti del D’Aquila e del Lido pieni e gli stabilimenti militari dove non si trovava un ombrellone libero. In molti ormai si chiedono come mai certe zone sono state salvate dalla bonifica: come se venti, correnti e onde non arrivassero dappertutto. Il sospetto che qualcosa di strano è successo resta ma sarò il magistrato a dirlo.

Eurallumina, nuovo rinvio

 

Slitta di una decina di giorni il vertice con la Rusal sul futuro dell’Eurallumina di Portovesme. A Roma, infatti, l’assessore all’Industria Alessandra Zedda ha incontrato i tecnici del ministero dello Sviluppo economico, ma la discussione ha riguardato i casi Ottana, Eon, Galsi e Css ma il tavolo sull’Eurallumina è stato aggiornato.

 

Edilizia, cantieri al tracollo

Settemila, negli ultimi tre anni, le aziende del settore edile che nella vecchia provincia di Nuoro hanno chiuso o sono fallite.  Un settore fondamentale dell’economia è al tracollo e, se la crisi economica ha fatto la sua parte, certo è che la Pubblica amministrazione (con la cassa degli enti chiusa a doppia mandata dal Patto di stabilità) non ha dato e non dà una mano alle imprese. Anzi, siccome è una cattiva pagatrice, sta contribuendo ad affossarle.

 

Gay pride, la città divisa

C’è chi ci è andato per pura curiosità e chi perché ci credeva. Chi neppure lo sapeva e chi ha solo letto le cronache sui giornali. C’è chi li appoggia e chi li odia. Dopo il primo Gay pride sardo, che si è svolto sabato pomeriggio nel lungomare Poetto, i cagliaritani continuano a discutere sull’evento.

 

 

Il sindaco: E.On paghi l’Imu

Fra il Comune di Porto Torres e la multinazionale tedesca E.On è guerra aperta. L’amministrazione comunale si è stancata di dover registrare il progressivo disimpegno della società su accordi, come la sostituzione dei due gruppi a olio combustibile con uno a carbone, sottoscritti in una convenzione con la Regione e gli enti locali. Così ha deciso di presentargli il conto chiedendo il pagamento dell’Imu e dell’Ici per il carbondotto di Fiume Santo.

 

 

Abbanoa in crisi finanziaria, l’Ugl blocca gli straordinari

Lo stato finanziario sempre più precario di Abbanoa continua a preoccupare i sindacati. L’ultimo allarme è arrivato dall’Ugl, che ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti e il blocco degli straordinari, per «denunciare l’incertezza senza fine nella gestione amministrativa della società».

 

Franco Carraro ambasciatore dello sceicco

L’ex ministro dello sport ed ex sindaco di Roma ha incontrato Alberto Ragnedda, nuovo sindaco di Arzachena. La presa di contatto tra Franco Carraro, gli ambienti vicini allo sceicco e il primo cittadino di Arzachena arriva a pochi giorni dal vertice cagliaritano in cui l’Emiro Al Thani ha parlato di sviluppo turistico nell’Isola con il presidente della Regione Ugo Cappellacci e Valentino Valentini, uno dei consiglieri di Berlusconi. Sul tavolo la Costa Smeralda, gli investimenti nel sud dell’Isola, ma anche il futuro dei trasporti in Sardegna.

Febbre del Nilo, si teme il contagio

Cresce il livello di sorveglianza dopo il caso di Febbre del Nilo accertato dall’Istituto zooprofilattico della Sardegna su un cavallo al pascolo a Badesi. I tecnici dell’Izs insieme ai veterinari dell’Asl di Olbia hanno eseguito un sopralluogo nell’azienda, raccolto nuovi campioni e posizionato nuove trappole per il controllo delle zanzare.

Pronta l’arena delle polemiche

Le tribune ci sono, il palco pure, «mancano solo i pannelli che serviranno a schermare l’arena, per evitare che gli spettacoli si possano vedere dal lungomare», raccontano gli operai che dall’inizio di giugno lavorano a questo piccolo anfiteatro d’acciaio e cemento. La struttura comunale per i concerti estivi di Sant’Elia è quasi pronta: il tempo di portare a termine qualche piccolo ritocco, poi sarà la volta del collaudo e della commissione di vigilanza che dovrà dare il via libera agli spettacoli. Per ora il cartellone ne prevede sette, ed è questo uno degli aspetti più criticati dall’opposizione.

La Moby in avaria, cambio nave nella notte

Ancora disagi sul versante dei trasporti via mare, con i sardi ancora penalizzati da disservizi e ritardi. Dopo la mancata partenza, domenica, del traghetto Moby da Porto Torres a Genova,  è rimasta ancorata al molo la nave – sempre della Moby, che sarebbe dovuta salpare dal capoluogo ligure per la città turritana alle 20,30.

 

Il caro navi affonda l’agriturismo

Agriturismo mezzo vuoti per colpa del caro traghetti con cali anche del 40%. Agriturist, la costola di Confagricoltura che raccoglie circa 500 agriturismo, lancia l’allarme per la stagione estiva in corso e conferma le preoccupazioni avanzate un mese fa, alla vigilia dell’estate.

 

Collegamenti marittimi: aumenti sopra il 90%

Le strutture ricettive sarde lanciano l’allarme sul calo dei turisti dovuto al rincaro dei traghetti, un rincaro certificato anche da Altroconsumo. L’associazione ha constatato come rispetto allo scorso anno i prezzi dei biglietti navali siano rimasti sostanzialmente invariati. Ma se si guardano i dati del 2009, anno in cui i prezzi erano ancora nella norma, gli aumenti arrivano anche a +94,5%.

 

Cassintegrati senza assegno da dicembre

Senza soldi da mesi, nei casi più disperati da gennaio. I quattromila tra cassintegrati ed ex lavoratori in mobilità in deroga del Sulcis Iglesiente continuano ad attendere gli assegni degli ammortizzatori sociali. Il Consiglio regionale ha approvato la legge necessaria per sbloccare le risorse da destinare ai cassintegrati, eppure gli assegni Inps ancora non si sono visti e i lavoratori sono sempre più esasperati.

 

La laguna è inquinata, niente ostriche

Niente ostriche teodorine sulle tavole della Gallura. Da settimane, i molluschi allevati nelle acque della laguna non possono essere raccolti e commercializzati, un fermo imposto con un’ordinanza sindacale dopo che le analisi effettuate dall’Asl 2 su acqua e molluschi hanno evidenziato valori fuori norma, rivelando la presenza di un inquinamento microbiologico.

 

«Spariti i soldi per la bonifica dei poligoni sardi»

Tra le forbici del premier Mario Monti sono finiti di fatto anche i fondi che dovevano essere destinati alla bonifica dei poligoni sardi di Quirra, Teulada e Capo Frasca.

Il Governo ritira la norma sui poligoni

Il ministro-ammiraglio Giampaolo Di Paola batte in ritirata: sarà cancellato dal decreto Sviluppo il comma che, modificando il Codice Ambientale, avrebbe consentito al Governo di stabilire le soglie di inquinamento, mettendo a repentaglio le bonifiche nei poligoni sardi. Non basta: ricompaiono come d’incanto i 10 milioni di euro “tagliati” dal fondo creato per risarcire le vittime dell’uranio impoverito. Insomma, il blitz è fallito

 

Keller, un nuovo acquirente

Gli austriaci vogliono scippare l’affare alla Skoda Arrivano gli austriaci e la decisione del giudice sul destino della Keller slitta al 2 agosto. Così il Tribunale fallimentare di Cagliari ha rinviato la pronuncia sull’ammissione al concordato preventivo, dopo che all’orizzonte si è profilata la figura di un nuovo attore nel possibile scenario di acquisizione della fabbrica di treni.

 

I tonni del Sulcis sono partiti: approdo a Malta

Quattromila tonni di corsa in viaggio verso Malta. L’intero bottino delle tonnare del Sulcis, infatti, finirà nella piccola isola del Mediterraneo per l’ingrasso prima dell’immissione sui mercati asiatici. L’esiguità delle quote assegnate alle tonnare hanno imposto la vendita dei pesci agli allevatori di malta. Una scelta obbligata per non chiudere la stagione in profondo rosso era quello di dirottare il pesce verso Malta. E anche così, la stagione 2012 non consentirà guadagni.

 

Chimica verde, si parte Matrìca apre i cantieri

 

«Abbiamo l’ambizione – ha detto Michele Falce di Matrìca – di dare vita a un modello di business innovativo che coniughi le nostre esigenze industriali con quelle delle imprese agricole sarde. Un modello di relazione agro-industriale moderno, finalizzato alla realizzazione di una filiera integrata e a basso impatto ambientale». La coltura del cardo – considerato una specie idonea per la produzione di biomassa, olio e materie prime per la bioraffineria di terza generazione – è stata oggetto di un incontro tecnico-divulgativo. Al termine del percorso sarà disponibile un protocollo di coltivazione del cardo per la cooperazione tra Matrìca e imprese agricole.

 

Anche a Capo Frasca tumori sospetti e nessun controllo

Malattie sospette, inquinamento ambientale, bonifiche mai effettuate. Capo Frasca come Quirra, anzi, per certi versi anche peggio: nel poligono lungo la costa di Arbus non è mai stato effettuato nessun controllo ambientale. E non è emerso nessun problema anche per l’inquietante silenzio che circonda questa base militare, lontana anche dalle Procure e dalle inchieste.

 

Ospedali sardi in bilico

 

I piccoli ospedali sardi restano osservati speciali, con un’alta percentuale di rischio-taglio per 11 centri dalla Maddalena a Cagliari. Ma la spending review si abbatte comunque come un tornado sull’Isola e sulle Regioni a Statuto speciale sul fronte dei trasferimenti a Regioni, Comuni e Province: possibili tagli da 500 milioni a 2 miliardi nel prossimo triennio.

 

Pronta la riforma della Sanità

L’assessore Simona De Francisci è pronta a dare battaglia dopo l’annuncio dei tagli che il governo intende apportare alla Sanità. «E’ vero che dal 2010 ci autofinanziamo», chiarisce l’assessore, «e che dal 2011 siamo usciti dal piano di rientro ma il meccanismo è subordinato alla riforma della rete ospedaliera».

 

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