Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno I, n° 10, domenica 15 aprile 2012

Editoriale, Un popolo senza terra scompare, di Giorgio Todde, da LA NUOVA SARDEGNA, 10.04.2012

IN CUSTA CHIDA,  rassegna della stampa sarda della settimana.

 

Editoriale, Un popolo senza terra scomparedi Giorgio Todde, da LA NUOVA SARDEGNA, 10.04.2012

Incapaci di mantenerci al mondo in proprio.

Con una regolarità sconfortante, nell’Isola appaiono compratori che promettono il mitologico sviluppo.

E noi ci mettiamo all’asta, non soddisfatti, si vede, delle innumerevoli promesse false di ricchezza mai arrivata. Mettiamo in vendita la nostra terra e dimentichiamo passato e presente.

Appagati perché un ricco ci ha notato, vendiamo, insieme alla terra, anche l’anima e, se ce la chiedono, perfino la nostra ombra. Siamo incapaci di mantenerci al mondo in proprio.

Siamo culturalmente tanto fragili da non concepire altro sviluppo che quello artificiale della Costa Smeralda oppure quello, fallito drammaticamente, delle industrie.

Incapaci di comprendere che i luoghi conservano valore solo se restano intatti.

Incapaci perfino di accorgerci del tesoro di bellezza e di immensi spazi che possediamo se non ce lo segnala qualcuno.

Tom Barrak era il Governatore del Principato della Costa Smeralda, talmente innamorato del suo Principato e dei suoi sudditi che se n’è disfatto. Un cuore tenero che ha venduto il Principato a un emiro. Ora l’emiro vuole comprare, dicono, fette di Sardegna.

Qualcuno, di slancio, gliela offrirebbe tutta come protettorato. Dall’Ogliastra: ci compri, emiro. Da Teulada: guardi che territorio, lo compri. Una fila di capi locali che offriranno le nostre coste gridando le solite urla di guerra: «Padroni a casa nostra, niente regole dall’alto».

E sognano l’emiro. Neppure sfiorati dal pensiero che potremmo autodeterminare un modo di vivere autonomo, durevole, indipendenti da capitali lontani che se ne impipano del nostro destino. Mai, mai un progetto di crescita coerente con il nostro passato e con noi stessi.

L’emiro, però, ha un’aria sospettosa. E si informerà su una parolina che si sussurra in giro, aggraziata nel suono, la parolina SIN, che sta per sito inquinato di interesse nazionale. La Sardegna ha le due aree SIN più grandi d’Italia. In quelle aree sono segnalati rischi ambientali gravi. Le aree delle fabbriche inquinanti del Sulcis, le aree minerarie da bonificare, i mille e settecento ettari del poligono di Teulada dove non sappiamo con esattezza cosa è stato esploso per cinquant’anni. L’area di Porto Torres, dove il mare contiene inaudite quantità di benzene. E poi, neppure compreso nelle aree SIN, il sito radioattivo di Quirra.

All’emiro e ai turisti offriremo agnello e formaggi di Quirra, pesce agli idrocarburi di Porto Torres, vini al metallo pesante di Portoscuso. Li faremo nuotare sulle bombe esplose nelle acque di Teulada. Tanto quei veleni sono invisibili.

Ecco l’orgoglio isolano. Non contare mai su se stessi. Affidarsi a qualche ricco lontano, tweed o caffettano non ha importanza. Mettere in vendita, svuotandole di ogni valore, materiale e sentimentale, la terra, l’aria e le acque.

Ci resterebbero i campi, ma li vendiamo ai soliti padroni lontani per erigere serre fotovoltaiche o impianti eolici, in anarchia, senza regole, privi di un piano energetico che nessuno vuole sennò addio cuccagna. Un ettaro pagato, con gli incentivi, tre volte il suo valore agricolo. Le terre migliori date vie. Le imprese arricchite. Noi poveri per sempre. Però una speranza ci arriva da singoli che si oppongono e da piccole comunità che resistono perché comprendono come vendendo tutto si vende se stessi e dimostrano che l’autodeterminazione di una comunità inizia dai singoli. Che l’azione di un solitario o di pochi può divenire un contagio. Che è ancora possibile un modo di vivere e anche un’economia a nostra misura.E che, inesorabilmente, un popolo senza terra scompare.

 

 

 

IN CUSTA CHIDA,  rassegna della stampa sarda della settimana.

 

 

La politica si divide, cresce l’incertezza su Flotta Sarda Spa

Maggioranza divisa, opposizione all’attacco, colossali interessi economici che si intrecciano anche con la situazione politica nazionale. Il caso Saremar rischia di travolgere non solo il progetto di Flotta Sarda Spa ma tutta la parte del disegno di legge che disciplina la continuità territoriale marittima. La giunta Cappellacci potrebbe puntare su una pausa di riflessione con la maggioranza prima che la commissione Trasporti del Consiglio regionale riprenda la verifica sui dati economici dei collegamenti estivi 2011 garantiti dai traghetti targati “Sardegna” e sui numeri preoccupanti forniti dalla stessa Saremar.

 

Elezioni, lo Stato non paga

Se il Governo non pagherà il conto, sarà la Regione a dover garantire con circa 800 mila euro lo svolgimento delle elezioni amministrative. E a preoccupare non sarebbe tanto il costo di schede e manifesti, bensì quello di un particolare software per l’elaborazione dei dati.

 

E sui 10 referendum prevale il disimpegno

Il 6 maggio si voterà per i 10 referendum che secondo i promotori «cambieranno la Sardegna» ma in giro c’è poco impegno politico. In campo si vedono quasi esclusivamente i Riformatori che, sin dalla fase della raccolta delle firme, si sono impegnati assieme agli amministratori locali di quasi tutti i partiti.

 

Scontro nel Pdl: Pili annuncia un dossier anti governatore

Scontro dentro al Pdl sulla continuità territoriale aerea da e per la Sardegna tra il governatore Cappellacci, e il deputato, Mauro Pili. Quest’ultimo, annunciando un’interrogazione-dossier, denuncia che «le analisi del capitolato d’appalto per la continuità territoriale aerea sono destituite di ogni fondamento, i costi gonfiati all’inverosimile senza nessuna plausibile giustificazione.

 

Nel Pd sardo volano gli stracci

Il Pd diviso è in guerra per la leadership. Le «condizioni di conflitto e di incomunicabilità» rischiano di minare «la democrazia interna». A parlare non è un iscritto qualunque, ma Valentina Sanna, presidente dei Democratici sardi.

 

Viaggi low cost, è la crisi

Pasqua e Pasquetta verso Malta, resiste la Spagna Pasqua e Pasquetta made in Sardinia per i cagliaritani; o almeno per gran parte di loro. È l’effetto della crisi. Altri hanno puntato sulle capitali europee: primi gradini del podio per Madrid e Cracovia; terzo posto per la Tunisia. E poi c’è l’outsider Malta. Che ci sia stato lo zampino del momento difficile nella scelta del luogo in cui trascorrere il ponte pasquale è fuori discussione; eppure, per quanto più corto e vicino, non pochi hanno rinunciato al viaggio.

 

Dalla Regione oltre un milione di euro alle imprese sarde dei call center

Oltre un milione di euro per le imprese sarde attive nel settore delle telecomunicazioni (dedite ad attività di call center) che hanno assunto lavoratori svantaggiati a tempo indeterminato. L’incentivo prevede tremila e 500 euro per ciascuna assunzione effettuata dal primo giugno 2011 al 30 giugno 2012, di cui 1.750 euro come bonus e 1.750 euro come dote per l’inserimento lavorativo.

 

Erasmus per giovani imprenditori le domande

Per i giovani imprenditori sardi arriva una marcia in più dal programma “Erasmus per giovani imprenditori” della commissione europea. Sulla bilancia tre milioni e 100 mila euro allo scopo di facilitare lo scambio di esperienze di business e la creazione di reti con imprenditori già affermati.

 

Rate Equitalia, l’isola annaspa

Nulla è mai davvero quel che sembra. Al di là dei numeri, di per sé impressionanti, dal quadro delle rateazioni concesse da Equitalia pare che non esista un Caso Sardegna. Nell’isola ci sono oltre 77mila posizioni debitorie con pagamenti dilazionati, per un importo che supera il miliardo, ma la percentuale delle esposizioni non si discosta dal tasso medio delle altre regioni.

 

Continua la battaglia per le quote tonno

La battaglia per le quote tonno continua e non sono disposti a tirare i remi in barca i tonnatotti di Portoscuso e Carloforte dopo la decisione maturata al ministero per le Politiche agricole che nei giorni scorsi ha emesso il decreto sulle quote tonno per il 2012, Un risultato decisamente peggiorativo rispetto alla bozza proposta inizialmente.

 

Proposta di legge contro l’esportazione degli ulivi secolari

Adesso basta con lo sradicamento e l’espianto degli ulivi secolari della Marmilla (e non solo) per essere poi trapiantati nelle ville di lusso lungo le coste isolane e perfino nel nord Italia. Un mercato sempre più florido che, per quanto lecito, sta arrecando un gravissimo e irrimediabile danno a un patrimonio naturalistico e storico, che ha une delle sue maggiori espressioni nell’antica Marmilla e in particolare nelle campagne fra Ussaramanna, Pauli Arbarei, Tuili e Turri.

 

Caletta proibita per difendere i grifoni

Cala Fenuggiu, insenatura sulla costa a Nord di Bosa vicino a Capo Marrargiu, sarà interdetta fino al prossimo 31 agosto ad ancoraggio, navigazione, pesca e balneazione. A stabilirlo è una disposizione della Guardia Costiera, emanata alla vigilia di Pasqua e richiesta dai rappresentanti di Legambiente, Regione, Provincia, Comune e Corpo Forestale per tutelare la nidificazione del Grifone.

 

L’aeroporto fantasma: Fenosu sparito dai radar

Il sito dell’Enac è un po’ la bibbia di chi va per cieli italiani. L’Enac è infatti l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ovvero l’ente che fa le regole e le fa rispettare. Quello che decide se un aeroporto esiste o no. Nella “mappa sensibile” del sito web dell’ente l’aeroporto di Oristano-Fenosu non c’è. Inevitabile, considerando che lo scalo intitolato a Ernesto Campanelli è chiuso al traffico commerciale da oltre un anno.

 

Ortacesus, il Comune-azienda

Ortacesus è un caso unico in Trexenta (e forse in Sardegna): reddito pro-capite alto, disoccupazione sotto la media, bilancio comunale ossigenato da entrate automatiche, insolite per un centro così piccolo. Può addirittura permettersi il bus: una navetta ogni 40 minuti per Senorbì. IL SEGRETO «Qui badiamo al sodo», dice il sindaco Fabrizio Mereu: pochi pennacchi e molta concretezza.

 

Continuità territoriale, compagnie in fuga

Le grandi compagnie il cartello l’hanno fatto, ma stavolta per disertare insieme la gara sulla continuità territoriale aerea. È clamoroso, è un’entrata a gamba tesa, di quelle che fanno male. Ieri, con un colpo di teatro, Alitalia e Meridiana si sono sfilate allo stesso momento dal bando che prevede la tariffa unica (residenti e non) da Alghero, Cagliari e Olbia per Roma (45 euro esentasse) e Milano (55 euro) con in più, a favore del vincitore, degli oltre 56 milioni l’anno e fino al 2016 pagati dalla Regione come “compensazione” a favore del futuro servizio pubblico.

 

Ovini, Nuragus lancia la banca dati

Nuragus è il primo comune ad aver creato una banca dati con l’anagrafe di cinquemila capi ovini, identificati elettronicamente attraverso un microchip. La fondazione Nureid ha anche presentato un sito internet in italiano, inglese, spagnolo e arabo che si pone l’obiettivo di far conoscere meglio all’estero le produzioni del comparto ovino di Nuragus. Il portale è consultabile all’indirizzo www.nureid.com.

 

Bomba alla vigilia delle demolizioni

La bomba non poteva esplodere, ma il botto si è sentito lo stesso. Il messaggio, in vista delle demolizioni degli abusi edilizi a Tertenia, è chiarissimo. Un ordigno artigianale – il classico pezzo di tubo di ferro con la miccia che fuoriusciva

 

Più di 500 situazioni irregolari in Ogliastra

La mappa delle irregolarità accertate dalla magistratura negli ultimi anni in Ogliastra, sulle coste e anche nei centri abitati più all’interno, è da bollettino di guerra. Il tribunale ha già condannato 200 famiglie, accusandole da tempo di aver commesso abusi edilizi e altre irregolarità. Insieme con la sentenza è stato prevista la sanzione dell’abbattimento degli edifici realizzati al di fuori delle procedure e delle norme.

 

Ogliastra, sospese le demolizioni degli abusi

Un epilogo positivo – per quanto provvisorio – che al termine di una mattinata molto tesa ha soddisfatto le 300 persone che avevano piazzato gomme di camion e pezzi di legno ai lati della carreggiata lungo la strada per la marina di Sarrala. Volevano evitare l’arrivo delle ruspe inviate dalla Procura a “Migheli”, dove si trova una costruzione abusiva che si pensava potesse essere abbattuta.

 

Apre l’Ecocentro da record

Una struttura per rifiuti da recuperare e pericolosi A Sa Serrixedda, in campagna, con un bel panorama e riciclo d’acqua per innaffiare le piante, dopo anni di attesa è stato inaugurato l’Ecocentro. Cioè un luogo custodito dove i cittadini devono portare tutti i rifiuti che possono essere recuperati oppure quelli pericolosi per l’ambiente. La struttura, la più grande in Sardegna, con una capacità giornaliera di 195 tonnellate, è aperta al pubblico, sempre che sia residente a Quartu S.Elena.

 

Marras accusato di evasione fiscale

Stavolta avrebbe fatto volentieri a meno della scena. Antonio Marras, 51 anni, stilista algherese, uno dei più apprezzati nel panorama internazionale, deve difendersi dall’accusa di non avere dichiarato ricavi per circa 5 milioni di euro.

 

Progetto e partecipazione per uscire dal tunnel della crisi: l’intervento di Luciano Uras (Consigliere regionale Sel).

Così rischiamo la depressione collettiva soprattutto delle condizioni di vita e dei rapporti sociali. Invece abbiamo bisogno di sviluppare creatività, più passione e convinzione, l’ottimismo produttivo di chi è consapevole di riuscire nell’impresa. Creatività, passione, ottimismo sono fattori dei quali non possiamo fare a meno se vogliamo affrontare con spirito positivo le sfide che come collettività regionale abbiamo di fronte. La Sardegna, ormai è sotto gli occhi di tutti, paga un prezzo altissimo. La situazione è molto seria. Questa legislatura regionale ha fallito e per saperlo non dobbiamo aspettare il 2014. Non basta a darle un senso, a questa legislatura, la resistenza passiva allo smantellamento dell’apparato industriale sardo né bastano le risorse rastrellate in Finanziaria, dal Consiglio regionale, per contrastare il disagio più estremo. Terminare questa legislatura in anticipo non sarebbe un dramma. Senza usare toni da rottamatori, in ogni caso, è urgente accelerare il ricambio della classe politica sarda.

 

«Piano del lavoro per i giovani»

In Sardegna sono circa 350.000 le persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, il 23% dell’intera popolazione. L’allarme lo ha lanciato la Cisl Sardegna che a Cagliari ha organizzato un convegno dal titolo “Per il lavoro: persona e famiglia nella lotta alla povertà”, per fare il punto su un’emergenza che «nell’Isola, più che in altre regioni, registra momenti drammatici», ha detto senza giri di parole il segretario regionale del sindacato, Mario Medde.

 

Fondimpresa, paracadute contro la crisi

Obiettivo: formazione È una vera riserva d’oro, e nemmeno tanto piccola: oltre due milioni di euro giacciono nelle casse di Fondimpresa Sardegna, il più importante fondo interprofessionale regionale per la formazione, finanziato dalle aziende e gestito da Confindustria assieme a Cgil, Cisl e Uil. Attualmente in Sardegna le aziende iscritte al Fondimpresa sono 4.600, per un totale di 54.000 lavoratori. Ma contrariamente a quanto sarebbe logico attendersi in tempi di crisi, le aziende fanno raramente ricorso a questo fondo. La ragione? «Scarsa informazione», spiega Massimo Putzu, presidente regionale di Confindustria.

 

Agricoltura senza soldi né piani

Senza soldi e senza progetti. Così è apparsa la Regione sarda alle associazioni agricole durante il faccia a faccia con l’assessore regionale all’Agricoltura, Oscar Cherchi. Temi: i soliti. Dalla crisi dell’ agricoltura e dell’allevamento alle emergenze: dalla peste suina, alla legge 44 con le richieste di rimborso dei prestiti che hanno messo in ginocchio decine di imprenditori, bandi del Programma di sviluppo rurale della Regione, stato di attuazione e pagamenti delle misure del Psr, rilancio del comparto ovicaprino, filiera ortofrutticola, consorzi di bonifica.

 

Sviluppo delle aree rurali, c’è un progetto regionale

Il Gal del Sulcis Iglesientei promuove l’adesione al progetto regionale «Impari’S». E’ un modo nuovo di apprendere e sviluppare, insieme ad altri soggetti che hanno gli stessi interessi, capacità progettuali ed imprenditoriali nei territori Leader. Si tratta di percorsi formativi su alcuni temi stabiliti che riguardano in particolare le aree rurali.

 

Imprese d’appalto a bocca asciutta

Ha provocato una profonda spaccatura nel sindacato, tra i lavoratori delle imprese di appalto e i dipendenti di Alcoa l’accordo, proposto dalla multinazionale Usa, e firmato nella sede dell’assessorato regionale al lavoro, da Cgil, Cisl e Uil sulla cassa integrazione per gli operai della fabbrica di alluminio primario. A rimanere esclusi dall’assegno sociale e da qualsiasi altro beneficio economico sono i dipendenti delle imprese esterne e dei servizi che si sono riuniti in assemblea, denunciando “l’irresponsabile decisione di trattare la vertenza su piani distinti”.

 

Donazioni di organi, isola generosa

Donazioni, la Sardegna è la regione dove si dice di no al prelievo degli organi molto più raramente che nel resto d’Italia. Un alto livello di civiltà che ha a che fare con la diffusione di malattie croniche, quindi con la conoscenza degli stati di sofferenza provocati da un organo che non funziona più, ma anche con una buona organizzazione ospedaliera. Quasi tutto il sud d’Italia è in fondo alle classifiche sulle donazioni dove invece spicca la Sardegna: un po’ è il retaggio culturale, ma soprattutto è la percezione negativa della sanità in generale.

 

 

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