Luigi Oggiano nella Sassari del primo Novecento, di Antonello Pipere
L’Autore, appassionato studioso dell’avv. Luigi Oggiano, tratteggia il percorso giovanile del futuro fondatore e dirigente del Partito Sardo
Uno dei momenti più pregnanti nella biografia di Oggiano è rappresentato dagli anni liceali e universitari vissuti a Sassari tra il primo e il secondo decennio del Novecento. Nella città il giovane studente vive in un contesto culturale complesso e fertile, intriso di cultura accademica liceale e universitaria, e di sollecitazioni provenienti dalla realtà urbana di un centro vitale e dinamico, nel quale si formeranno alcuni dei futuri dirigenti locali e nazionali.
Oggiano giunse a Sassari nel 1908 per iscriversi al Liceo Azuni, dopo avere trascorso i primi anni di scuola elementare a Siniscola e a Bitti, infine a Nuoro, dove studia per 4 anni nel Regio Ginnasio. Le lezioni all’Azuni si svolgevano nel vecchio Convitto Nazionale del Canopolo, in un edificio “fatiscente”, in classi affollate e in aule spartane, in un clima didattico austero e tollerante allo stesso tempo, con validi professori nelle aree umanistiche e scientifiche, che svolgevano “lezioni accademiche”, mentre gli studenti memorizzavano nell’ascolto e a casa da appunti trascritti nei quaderni, in assenza di libri di testo e con “scarsa possibilità di effettuare ricerche per l’assenza della biblioteca”(Cherchi, 1972). Le discipline erano quelle previste nei piani di studio nazionali, si studiava Foscolo, Manzoni, Pascoli, D’Annunzio, Carducci, De Sanctis, il Risorgimento, Mazzini, Cattaneo e la storia antica, ma non mancavano le aperture e i collegamenti con la realtà esterna, come verso la storia sarda e i riferimenti al contesto della città. Per questa ragioni il liceo era in grado di trasmettere “una concezione del mondo completa, unitaria”.
All’Azuni Oggiano vi rimane per due anni scolastici; in entrambi consegue una media di voti superiore a 8/10, per cui al termine dell’anno scolastico 1909-10 risulta tra i sette studenti eccellenti del liceo che ottengono l’abbreviazione per merito e la dispensa dall’esame. Siamo nel 1910, l’anno successivo conseguiranno la maturità nello stesso Liceo Camillo Bellieni, Maria e Palmiro Togliatti; quest’ultimo era da tempo a Sassari insieme alla famiglia. Togliatti si ricorderà di Oggiano in un incontro del ’43 con Dino Giacobbe (Pirastu, 2008).
La vita del giovane in questi anni scorre intensamente, tra studio e passioni politiche e culturali; nella città si respira un’atmosfera aperta alle influenze politiche e sociali del continente; circolano riviste, sono disponibili quotidiani come “La Nuova Sardegna”, si promuovono riunioni politiche e culturali, nelle quali si esprimono idee anticlericali e il dissenso verso le politiche giolittiane; alla vigilia del conflitto si profilano correnti ideali a favore dell’interventismo; si diffonde inoltre l’interesse per la storia sarda, per la poesia di Sebastiano Satta e per i romanzi di Grazia Deledda.
Qui il giovane siniscolese stringe rapporti di amicizia con Camillo Bellieni, Eugenio Duranti, Michele Saba, Mario Berlinguer, Arnaldo Satta Branca, che si riunivano nel circolo della rivista “L’Avanguardia” (Bellieni,1910); dei nuoresi ritrova Dino Giacobbe e Attilio Deffenu (1890-1918), già compagni di ginnasio a Nuoro. Quest’ultimo lo coinvolge attivamente nelle battaglie antiprotezioniste che esprimeva attivamente nella rivista “Sardegna”, edita a Tempio dal 1914.
Dopo il diploma, nonostante le ristrettezze economiche, Oggiano riprende con gli studi universitari nella facoltà di Giurisprudenza, prima a Modena, poi a Torino, infine ritorna nuovamente a Sassari, dove nel 1914 conseguirà la laurea con una tesi sulla Baronia di Posada.
Intanto la guerra in Europa è alle porte e Oggiano, come molti altri giovani studenti dell’Azuni, di lì a poco accorrerà verso il fronte italiano a combattere contro gli austriaci. Nelle trincee e nei campi di battaglia sul Monte Sief la parentesi cittadina felicemente vissuta in Sardegna è ormai lontana, ma l’esperienza di quegli anni rimarrà viva nel ricordo e segnerà per sempre la sua formazione intellettuale.
By Marco lai, 5 gennaio 2023 @ 12:10
Interessante .