Perché???? …. osservando gli inizi del nuovo governo, di Salvatore Cubeddu
L’editoriale della settimana, della Fondazione Sardinia. Perché non costruiamo l’occasione di parlarne tutti insieme? Perché: non vi sembra che sia ora che il Popolo sardo si comporti finalmente come una Nazione?
Il nuovo ministro della salute Schillaci ottempera alla consueta tradizione minimalista di Salvini, approvata evidentemente dal presidente del consiglio Meloni, e si prende quasi un’intemerata da Mattarella, che consiglia prudenza prima di finire di smantellare le condizioni di resistenza alla possibile ripresa della pandemia da Covid. Non riesco a capire: perché anche la destra italiana non tollera l’esistenza delle epidemie, così come già l’USA di Trump ed il Brasile di Borsonaro? Perché leggerezza e sottovalutazione dovrebbero far parte dei ‘partiti dell’ordine’?
Forse Salvatore Deidda, l’unico sardo ‘fratello d’Italia’ partecipe dall’inizio degli amici di Giorgia Meloni, sarà l’unico sottosegretario sardo che affiancherà Marina Calderone nel nuovo esecutivo italiano. Pochi, veramente pochi, come in tutti gli ultimi governi, anche perché la qualifica professionale di consulente del lavoro sembra fare agio della presenza della Calderoni al ministero omonimo. Proseguono le assenze sarde nel governo di Roma. Perché continuiamo ad accettare di venire considerati ‘figli di un dio minore’? Perché non reagiamo?
Mentre Matteo Salvini è intento a risolvere con il ponte il problema dell’insularità della Sicilia, il ministro delle riforme costituzionali, Roberto Calderoli, ci presenterà tra qualche mese il nuovo volto del federalismo italiano con il riconoscimento della specialità a tutte le Regioni, ma ‘senza favorire i più ricchi’. Siamo al dunque, all’appuntamento di una storia che rimanda addirittura alle origini dello Stato italiano, che ha visto i migliori tra i sardi (Giovanni Battista e Giorgio Asproni) e tra i lombardi (Carlo Cattaneo) sconfitti insieme, e che ora vede sardisti e leghisti alleati. Perché, allora, si sente in giro aria di preoccupazione? Perché si teme che le servitù attribuitici dallo stato unitario crescano in ragione dell’egoismo delle Regioni, piuttosto che diminuirle?
Roberto Cingolani è passato da ministro di Draghi a consigliere del re (meglio: regina) Giorgia sull’energia. Dalla sinistra alla destra, perché l’interesse dell’Italia è unico. Chi non ci credeva dovrà prenderne atto: perché nei confronti della Sardegna sinistra e destra pari sono? Perlomeno per quanto riguarda il nostro ruolo di ‘sfruttati o/e abbandonati’. Cingolani intendeva coprire di pannelli solari la terra e il mare di Sardegna: è stato richiamato per questo? E così risparmiarli al Continente? Senza paura di aggiungere alle servitù militari, alle servitù industriali, alla servitù culturali e alle servitù carcerarie quelle nuove che ci mangiano l’aria, il vento, il mare, il sole. Tutto a disposizione di Sua Maestà lo Stato Italiano, per il bene ed in nome della grande Nazione Italiana. La Regione sarda è già stata bastonata da una vergognosa sentenza del Tar del Lazio e si appella al Consiglio di Stato. Se questi conferma, si passa alla Corte di Cassazione e poi …. alla Corte Costituzionale. E allora? Se tutta la magistratura fa il bene della Nazione Italiana, cosa faranno i rappresentanti della Nazione Sarda? Perché? Non ci si dica che bastino i lucidi, coraggiosi (e pericolosi per lui) articoli di Mauro Pili, per intimorire i nostri padroni d’Oltremare? Non ci si dica che non esiste un piano B: perché i Sardi dovrebbero continuare ad essere considerati dei servi?
Perché? I nostri dirigenti – dalla Giunta al Consiglio regionale, dai partiti ai comitati, dalle organizzazioni di categoria alle associazioni culturali – e noi tutti: siamo dei servi?
Perché non costruiamo l’occasione di parlarne tutti insieme? Perché: non vi sembra che sia ora che il Popolo sardo si comporti finalmente come una Nazione?