A Cagliari: i vandali padroni della città, di Matteo Vercelli
Poetto, Marina, Villanova e Castello nelle mani di vandali e maleducati. Ma anche le vie dello shopping, già messe a dura prova dalle restrizioni anti Covid, non vengono risparmiate. Così ogni fine settimana negli uffici del Comune si fa la conta dei danni e dei costi che ricadono sui cittadini.
«In piazza San Domenico», spiega l’assessore con la delega all’Igiene del suolo, Alessandro Guarracino, «il servizio di pulizia è programmato per sei giorni su sette. Stiamo pensando di attivarlo anche la domenica. Ovviamente tutto questo ha un costo. Così come la doppia pulizia che viene effettuata al Poetto tutti i giorni. Ma i nostri interventi non servono a molto se chi sporca continua a farlo».
Sono intanto in programma ulteriori servizi di controllo e prevenzione da parte della Polizia locale e delle altre forze dell’ordine.
Bottiglie e spazzatura
Ogni weekend, in tante zone della città, lo scenario è sempre lo stesso. In piazza Orrù (conosciuta da tutti con il nome di piazza San Domenico) e in piazza Savoia gli abitanti sembrano rassegnati. Ma lo stesso vale per piazza Sant’Eulalia.
«Ogni volta è la stessa cosa. Bottiglie di vetro e resti dei bivacchi sparsi su panchine, marciapiedi e aiuole». Anche ieri mattina. Superalcolici, bicchieri in plastica, buste in carta con resti di cibo: in tanti acquistano cibo e bibite nei market o nei locali (con l’asporto), consumano nelle piazze, punto di ritrovo soprattutto di ragazzi e giovani, per poi lasciare il posto lurido. I cestini per la spazzatura a volte non bastano. Ma nessuno prende l’iniziativa di portarsi dietro i resti del bivacco.
E c’è anche chi utilizza gli angoli delle strade come latrine. «Servono più controlli delle forze dell’ordine». «Bisognerebbe sistemare più cestini per i rifiuti». «Il problema è a maleducazione diffusa e l’assenza di senso civico».
Queste le correnti di pensiero più frequenti nel commentare le foto che, sui social, testimoniano il degrado a Villanova e alla Marina.
Ma anche nel lungomare del Poetto lo spettacolo non è dei migliori: le isole ecologiche, dopo il fine settimana con il pienone, sono circondate da sacchetti della spazzatura.
Ci sono poi i raid vandalici. Quelli nel martoriato bastione Saint Remy. E quelli sporadici: come la scorsa notte, in via Alghero, con gli alberelli delle fioriere, sradicati e gettati sopra le auto in sosta. Per non parlare delle mura imbrattate. Pulizia e controlli.
L’assessore Guarracino è sfiduciato: «Purtroppo noi possiamo anche pulire dieci volte al giorno, ma il problema non si risolve così, anche perché ha dei costi ulteriori che rischiano poi di ricadere sui cittadini». Conosce bene quanto accade ogni fine settimana.
E gli interventi sono stati già programmati. E potrebbero essere anche potenziati. «In piazza San Domenico potremmo aggiungere un turno di pulizia anche la domenica mattina. Ma qui, così come in altre zona, il fenomeno ha altri aspetti. Oltre allo sporco e al poco decoro, si aggiunge il disturbo, visto il chiasso che va avanti anche la notte, per i residenti».
I controlli, nelle aree maggiormente a rischio, da parte delle pattuglie della Municipale saranno maggiori. Più cestini? «Al Poetto sono pieni quelli nelle zone più frequentate, mentre quelli distanti cinquanta metri sono vuoti. Purtroppo è un problema anche di educazione e rispetto». Matteo Vercelli
L’UNIONE SARDA, 18 maggio 2021
By Mario Pudhu, 19 maggio 2021 @ 14:28
… custa cosa est sa maleducatzioni programmada po donai trabballu!!!… Prus àliga faint e fúliant avatu de su logu e prus tocat a ponni genti a ndi dh’arregolli e limpiai. Prus manna e generali est sa ‘educatzioni’ a sa libbertadirresponsabbilidadi chi dhis donant is babbus e mamas (ma ndi ant a tenni babbus e mamas?) e is iscolas (si tenint docentis, ma chentza carrigai su chi podit e depit fai s’unu a s’àteru ca donniunu tenit càrrigu sú) e prus trabballu essit…
Pentzai cantus “posti di lavoro” iant a bogai ponendi unu carabbineri avatu de donniunu!!! E no fuedheus de cantus “operatori ecologici”, po no narri de àteras cositedhas coment’e is “cestini” po s’àliga (chi no s’icruant a dh’arregolli ma gei funt dispostus a dh’arriciri), e in prus telecàmeras e… e ita no si iat a podi imbentai de comporai e bendi! E totu trabballu!!!
Inderetura s’iat a podi imbentai unu “reddito di maleducazione produttiva”… Tanti su dinai, si no s’ispendit, a ita serbit? E su chi contat est a ndi tenni, a ndi tenni meda, fintzas chentza chi dhui apat cosa de comporai. Dinai po dinai.