Archivio Fondazione Sardinia – Fondo Giovanni Battista Melis
All’antevigilia dei 100 anni del PSd’Az presentiamo il fondo contenente le carte di Titino Melis, di cui tra qualche giorno renderemo disponibile, in digitalizzazione, la parte della corrispondenza. Nella foto: una delle pareti della sede con gli scaffali contenenti il ‘fondo Partito Sardi d’Azione’, dal 1943 al 1988.
Il fondo
Estremi cronologici 1944 luglio 3 – 1978 giugno 27
Metri lineari 2.0 Consistenza archivistica 197 fascicoli, 1 rubrica
Contenuto
Il fondo Giovanni Battista Melis è suddiviso in due subfondi: A) Subfondo Giovanni Battista Melis; B) Subfondo Partito Sardo d’Azione. Il primo conserva la documentazione prodotta e conservata dall’uomo politico nel corso della sua vita e della sua attività politica, suddivisa in sottoserie rispecchianti le diverse cariche da lui ricoperte, nonché il carteggio intrattenuto sia con esponenti del Partito Sardo d’Azione che di altri partiti; conserva inoltre un consistente carteggio, nel quale è compresa la sua corrispondenza privata e professionale. Il secondo fondo è invece costituito dagli atti prodotti dal Partito Sardo d’Azione per lo svolgimento della sua attività istituzionale, amministrativa e politica e poi confluita nell’archivio di Giovanni Battista Melis verosimilmente per errore (come si potrebbe desumere dalla presenza di un documento datato 1978 e quindi successivo alla morte di Melis) oppure – meno probabilmente – da lui conservata in forza del suo ruolo apicale nella dirigenza del Partito.
Storia archivistica
Il fondo Giovanni Battista Melis (detto Titino) è un complesso documentario costituito da due subfondi, il primo dei quali conserva la documentazione da lui prodotta nell’esercizio della sua attività politica nell’ambito dei diversi incarichi da lui ricoperti sia nel Partito Sardo d’Azione sia nelle varie cariche politiche a livello nazionale, regionale e comunale, mentre il secondo è costituito da parte della documentazione prodotta dal Partito Sardo d’Azione. Le vicende della formazione dell’archivio sono state piuttosto complesse. Dal confronto avvenuto sia con la Soprintendenza archivistica per la Sardegna, durante la fase preliminare del progetto, sia sulla base di quanto comunicato dal dott. Salvatore Cubeddu, direttore della Fondazione Sardinia, che conserva il complesso documentario, si è potuto evincere che la documentazione del leader del Partito Sardo d’Azione venne donata dalla figlia affinché non venisse dispersa, e – subito dopo la donazione – parte degli atti venne condizionata in fascicoli numerati progressivamente e corredati da una descrizione analitica, su incarico dello stesso dott. Cubeddu, e conservati in faldoni contrassegnati con i numeri da 501 a 506.
Quando, nel 2014, venne redatto l’inventario dell’Archivio Storico della Fondazione Sardinia questa parte della documentazione era ancora condizionata negli stessi faldoni mentre altra documentazione venne rinvenuta “sciolta e conservata in scatole di cartone con l’indicazione “Fondo Titino Melis” sulla coperta, in alcuni casi era allegata una scheda descrittiva” . Da una numerazione progressiva attribuita in fase di censimento ai faldoni dell’Archivio del Partito Sardo d’Azione, risulta che l’Archivio Melis era in quegli anni integrato con quello del Partito, di cui colma le lacune; in fase di inventariazione dell’Archivio della Fondazione, i faldoni contenente la documentazione di Melis sono stati scorporati da quelli costituenti l’archivio del Partito e numerati secondo due serie: Discorsi e interventi (faldoni 1-4) e Atti e carteggio (faldoni 1-12)
*Prime operazioni* Da una prima ricognizione degli atti, il complesso documentario risultava articolato in due serie, una contenente il carteggio (Atti e carteggio) e la seconda gli atti politici e la documentazione strumentale alla preparazione di interventi e discorsi (Discorsi e interventi).
Si è evidenziata la presenza di più fascicoli – conservati in diversi faldoni – con lo stesso numero di corda, frutto di pesanti interventi di riordino delle carte anteriori al lavoro del 2014. I fascicoli 501-506 riportavano nel dorso un elenco dei fascicoli contenuti, numerati progressivamente, dei quali risultavano mancanti 3 fascicoli, due dei quali risultavano già assenti nel 2014; risultano mancanti nel faldone n. 1 Atti e carteggio i fascicoli nn. 44 – DC e PSd’Az (n. 284) e 46 – Bellieni Camillo (n. 159), la cui documentazione potrebbe essere confluita nel fascicolo 37 – Lettere di Camillo Bellieni. Altri fascicoli inizialmente risultanti mancanti sono stati poi rinvenuti in altri faldoni dell’archivio, in particolare i fascicoli n. 42 – Amministrazione: atti e discorsi della busta 1 Atti e carteggio e i fascicoli nn. 8 – Pastori (n. 286) e 9 – Carabinieri (n. 288) della busta 3 Atti e carteggio, evidentemente mal ricondizionati a seguito della loro consultazione. A seguito di un attento esame degli atti è risultato che almeno parte della documentazione oggi inclusa nell’Archivio Melis è in realtà stata prodotta dal Partito, e integrata poi, verosimilmente per una svista, nell’archivio privato. Tale svista – almeno per quel che riguarda il faldone n. 2 Discorsi e interventi (n. 197 dell’elenco di censimento) – è stata verosimilmente indotta da un foglio unito alla controcoperta del faldone stesso nel quale è riportato che “_Questo faldone fa parte delle carte che Titino Melis conservava in casa e quindi catalogati a suo tempo, tranne i primi due fascicoli che contengono testi di suoi discorsi pronunciati nel consiglio Comunale di Cagliari e in Consiglio Regionale nel 1974 (non era più Segretario del PSd’Az ma Presidente)” sotto il quale, all’interno di una busta portadocumenti di plastica è presente un cartoncino con il timbro “_Partito Sardo d’azione – Direzione Regionale. Armadio Synthesis Olivetti – Inventario n° 23_”, riportante un elenco di fascicoli di documentazione del Partito poi rinvenuta tra gli atti del Melis. Sono stati quindi rinvenuti atti datati in anni successivi alla morte di Melis, cartelle di documenti di altri dirigenti del Partito (nello specifico Carlo Sanna), e documentazione amministrativa e contabile che integra le lacune dell’Archivio del Partito conservato presso la Fondazione. *Fase operativa* Dopo una schedatura del fondo, durante una riunione con la Soprintendenza Archivistica, considerata l’impossibilità di ricostruire un «ordinamento originario» delle carte, di concerto con la Committenza si è deciso di separare i due fondi archivistici presenti nel complesso documentario, e di mettere in evidenza l’attività del Melis; la documentazione è stata pertanto suddivisa nei due fondi archivistici: A) Fondo Giovanni Battista Melis; B) Fondo Partito Sardo d’Azione. La struttura del Fondo Giovanni Battista Melis è stata progettata per fare risaltare i diversi ruoli ed incarichi da lui ricoperti nel corso della sua carriera. La corrispondenza è stata condizionata in una serie separata, all’interno della quale è stata creata una sottoserie per i carteggi intrattenuti dal Melis con personalità politiche e culturali. Relativamente alla documentazione prodotta dal Partito Sardo d’Azione e confluita nell’Archivio Melis si è deciso di creare una struttura più snella. La struttura archivistica dell’archivio Giovanni Battista Melis risulta perciò così organizzata: Archivio Giovanni Battista Melis A) Fondo Giovanni Battista Melis Serie Attività politico-amministrativa Sottoserie Partito Sardo d’Azione Sottoserie Camera dei Deputati e organi ministeriali Sottoserie Consiglio Regionale Sottoserie Consiglio Comunale Sottoserie Carte dell’attività politico-amministrativa Sottoserie Cultura, stampa e comunicazione Serie Corrispondenza Sottoserie Carteggi Sottoserie Corrispondenza pubblica, privata e professionale
B) Fondo Partito Sardo d’Azione Serie Direzione Regionale e Comitato Centrale Serie Sezioni Serie Congressi Serie Amministrazione e contabilità Serie Cultura
La fase operativa ha preso in esame in modo particolare quei fascicoli che sicuramente non erano stati creati dal Melis stesso, sui quali si è deciso di intervenire con un riordino carta per carta, cioè i fascicoli originariamente numerati dal n. 1 al n. 71 conservati nelle buste 1-5 e 8 della serie Atti e carteggio e nella busta 1 della serie Discorsi e interventi, contenenti quasi esclusivamente carteggio; sono stati invece mantenuti intatti tutti gli altri fascicoli così come sono stati rinvenuti, benché su alcuni di essi permanesse il dubbio sulla loro autenticità.
*Subfondo Giovanni Battista Melis* Relativamente al subfondo A, contenente la documentazione del Melis, la prima serie raggruppa le carte relative alla sua attività politica, suddivisa in sottoserie rispecchianti le diverse cariche da lui ricoperte. La prima è inerente alla sua attività nel Partito Sardo d’Azione di cui fu a più riprese Direttore Regionale (la carica cambiò nome in Segretario Regionale dal 1974): dal giugno 1945 al luglio 1948, dal maggio 1951 al novembre 1953, dall’aprile 1957 al febbraio 1974; in essa sono conservati i discorsi da lui tenuti alle riunioni del partito, discorsi politici ed elettorali, atti riguardanti i rapporti con gli altri esponenti del partito e con esponenti di altri partiti, sia a carattere locale che nazionale.
La seconda sottoserie – che è anche la più corposa – conserva gli atti prodotti nella sua attività di Deputato alla Camera nella I e IV Legislatura e negli Organi Parlamentari (nella I Legislatura: V Commissione Difesa; VI Commissione Istruzione e Belle Arti; VII Commissione Lavori pubblici; IX Commissione Agricoltura e Alimentazione; Commissione speciale per l’esame dei disegni di legge: Cassa per il Mezzogiorno (n.1170) ed esecuzione di opere straordinarie nell’Italia settentrionale e centrale (n.1171); Commissione speciale per l’esame del disegno di legge n.1762: “Delegazione al Governo di emanare norme sulle attività produttive e sui consumi”; Commissione speciale per l’esame dei provvedimenti a favore delle zone e delle popolazioni colpite dalle alluvioni; Commissione speciale per l’esame della proposta di legge Fadda ed altri n.1513: “Sistemazione in Sardegna della sovra popolazione di altre regioni mediante valorizzazione delle risorse agricole ed industriali dell’isola. Istituzione dell’opera per la valorizzazione della Sardegna”; Commissione parlamentare d’inchiesta sulla disoccupazione. Nella IV Legislatura: V Commissione Giustizia; XI Commissione Agricoltura e Foreste; Commissione parlamentare consultiva per il parere sulla nuova tariffa generale dei dazi doganali). La documentazione è in gran parte composta dai materiali strumentali utilizzati per la preparazione dei suoi interventi, spesso costituiti da appunti senza data, in quanto è stata conservata solo una minima parte della documentazione concernente la sua attività legislativa (interventi in Assemblea e in Commissione) e delle sue iniziative (Proposte di Legge e Interrogazioni). Allo stesso modo la sottoserie seguente, relativa alla sua attività di Consigliere Regionale nella VI e VII Legislatura (fino alla morte), conserva solo in minima parte la documentazione relativa alla sua attività legislativa (interventi in Aula) e delle sue iniziative (Proposte di Legge e Interrogazioni), di cui rimangono quasi esclusivamente le minute manoscritte e/o dattiloscritte; il resto della documentazione è costituito dagli atti preparatori, spesso costituiti da semplici appunti non datati.
Ancora più inconsistente la documentazione inerente all’attività di Consigliere Comunale di Cagliari – carica ricoperta dal 1956 al 1975 – di cui restano solo due discorsi tenuti in Consiglio e due interpellanze. È stata inoltre creata una sottoserie nella quale sono stati ricondotti tutti quegli atti relativi alla sua attività politica e amministrativa – in gran parte materiali preparatori – non riconducibili con certezza a lui direttamente o ad uno degli incarichi da lui ricoperti. Una sottoserie conserva la documentazione di interesse culturale raccolta nel corso della sua attività, sia riguardante il giornale del partito – “Il Solco” – e i periodici delle diverse sezioni del Partito Sardo d’Azione, ma anche articoli sulla Sardegna, in particolare l’inchiesta di Indro Montanelli pubblicata sul “Corriere della Sera” nel 1963, atti di congressi e di convegni e ritagli di giornale.
Per la corrispondenza è stata creata una serie separata, all’interno della quale è stata creata una sottoserie per i carteggi intrattenuti dal Melis con personalità politiche e culturali (Emilio Lussu, Francesco Spano Satta, Armando e Paolo Businco, Camillo Bellieni e Michele Columbu). La serie comprende sia fascicoli originali contenenti le carte riguardanti le richieste di intervento a lui pervenute, suddivise per istituzione presso la quale era richiesta la sua azione (Comune di Cagliari, Consiglio Regionale, Questura e Prefettura fino al Ministero degli Interni), sia la corrispondenza con esponenti del Partito e con esponenti di altri partiti; alla fine sono state condizionate le lettere private suddivise per anni in tre fascicoli e la corrispondenza riconducibile alla sua attività professionale di avvocato.
*Subfondo Partito Sardo d’Azione* Il secondo fondo individuato è costituito dagli atti prodotti dal Partito Sardo d’Azione per lo svolgimento della sua attività istituzionale, amministrativa e politica e poi confluita nell’archivio di Giovanni Battista Melis verosimilmente per errore (come si potrebbe desumere dalla presenza di un documento datato 1978 e quindi successivo alla morte di Melis) oppure – meno probabilmente – da lui conservata in forza del suo ruolo apicale nella dirigenza del Partito. La documentazione dell’Archivio del Partito Sardo d’Azione, compresa fra il 1955 e il 1970, dopo diversi trasferimenti dalle varie sedi è stata acquisita dalla Fondazione Sardinia negli anni ’90 grazie all’intervento di Salvatore Cubeddu, ed è ora conservata presso la sede della Fondazione secondo lo stato di ordinamento in cui era ordinata nella sede originaria. Ordinata da Antonino Fois, segretario amministrativo, che la aveva organizzata come una raccolta di fascicoli in sequenza cronologica, presenta oggi diverse lacune, alcune delle quali colmabili con il materiale rinvenuto nell’archivio di Melis. Gran parte degli atti è relativa alla amministrazione e alla attività politica del partito; sono conservati infatti gli elenchi dei dirigenti e dei tesserati del partito, una rubrica con i nomi e gli indirizzi dei responsabili delle Sezioni, e atti che illustrano i rapporti con le altre compagini politiche. Diversi fascicoli conservano atti amministrativi e i rendiconti mensili delle entrate e delle uscite del partito cui spesso sono allegate le pezze giustificative; negli stessi fascicoli sono conservati anche alcuni elenchi degli atti conservati nella sede di via Roma. Relativamente alle Sezioni è da segnalare la presenza di un fascicolo della sezione cagliaritana “Alma Sanna Delogu”, in seguito denominata “Titino Melis, che conserva atti dal 1971 al 1974. Riconducibile a questo nucleo è anche la documentazione riguardante l’amministrazione dell’informazione politica e culturale del Partito Sardo d’Azione, in particolare del giornale “Il nuovo Solco”, dei Quaderni pubblicati dall’Ufficio Studi della Sezione di Cagliari del partito, dell’Associazione per la difesa della lingua e della cultura sarde e del premio di poesia in lingua sarda “Sardegna libera”.
Il lavoro di riordino è stato svolto dalla società Alicubi s.r.l. con sede a Torino.
Archivio Fondazione Sardinia – Fondo Giovanni Battista Melis
Il fondo
Estremi cronologici 1944 luglio 3 – 1978 giugno 27
Metri lineari 2.0 Consistenza archivistica 197 fascicoli, 1 rubrica
Contenuto
Il fondo Giovanni Battista Melis è suddiviso in due subfondi: A) Subfondo Giovanni Battista Melis; B) Subfondo Partito Sardo d’Azione. Il primo conserva la documentazione prodotta e conservata dall’uomo politico nel corso della sua vita e della sua attività politica, suddivisa in sottoserie rispecchianti le diverse cariche da lui ricoperte, nonché il carteggio intrattenuto sia con esponenti del Partito Sardo d’Azione che di altri partiti; conserva inoltre un consistente carteggio, nel quale è compresa la sua corrispondenza privata e professionale. Il secondo fondo è invece costituito dagli atti prodotti dal Partito Sardo d’Azione per lo svolgimento della sua attività istituzionale, amministrativa e politica e poi confluita nell’archivio di Giovanni Battista Melis verosimilmente per errore (come si potrebbe desumere dalla presenza di un documento datato 1978 e quindi successivo alla morte di Melis) oppure – meno probabilmente – da lui conservata in forza del suo ruolo apicale nella dirigenza del Partito.
Storia archivistica
Il fondo Giovanni Battista Melis (detto Titino) è un complesso documentario costituito da due subfondi, il primo dei quali conserva la documentazione da lui prodotta nell’esercizio della sua attività politica nell’ambito dei diversi incarichi da lui ricoperti sia nel Partito Sardo d’Azione sia nelle varie cariche politiche a livello nazionale, regionale e comunale, mentre il secondo è costituito da parte della documentazione prodotta dal Partito Sardo d’Azione. Le vicende della formazione dell’archivio sono state piuttosto complesse. Dal confronto avvenuto sia con la Soprintendenza archivistica per la Sardegna, durante la fase preliminare del progetto, sia sulla base di quanto comunicato dal dott. Salvatore Cubeddu, direttore della Fondazione Sardinia, che conserva il complesso documentario, si è potuto evincere che la documentazione del leader del Partito Sardo d’Azione venne donata dalla figlia affinché non venisse dispersa, e – subito dopo la donazione – parte degli atti venne condizionata in fascicoli numerati progressivamente e corredati da una descrizione analitica, su incarico dello stesso dott. Cubeddu, e conservati in faldoni contrassegnati con i numeri da 501 a 506.
Quando, nel 2014, venne redatto l’inventario dell’Archivio Storico della Fondazione Sardinia questa parte della documentazione era ancora condizionata negli stessi faldoni mentre altra documentazione venne rinvenuta “sciolta e conservata in scatole di cartone con l’indicazione “Fondo Titino Melis” sulla coperta, in alcuni casi era allegata una scheda descrittiva” . Da una numerazione progressiva attribuita in fase di censimento ai faldoni dell’Archivio del Partito Sardo d’Azione, risulta che l’Archivio Melis era in quegli anni integrato con quello del Partito, di cui colma le lacune; in fase di inventariazione dell’Archivio della Fondazione, i faldoni contenente la documentazione di Melis sono stati scorporati da quelli costituenti l’archivio del Partito e numerati secondo due serie: Discorsi e interventi (faldoni 1-4) e Atti e carteggio (faldoni 1-12)
*Prime operazioni* Da una prima ricognizione degli atti, il complesso documentario risultava articolato in due serie, una contenente il carteggio (Atti e carteggio) e la seconda gli atti politici e la documentazione strumentale alla preparazione di interventi e discorsi (Discorsi e interventi).
Si è evidenziata la presenza di più fascicoli – conservati in diversi faldoni – con lo stesso numero di corda, frutto di pesanti interventi di riordino delle carte anteriori al lavoro del 2014. I fascicoli 501-506 riportavano nel dorso un elenco dei fascicoli contenuti, numerati progressivamente, dei quali risultavano mancanti 3 fascicoli, due dei quali risultavano già assenti nel 2014; risultano mancanti nel faldone n. 1 Atti e carteggio i fascicoli nn. 44 – DC e PSd’Az (n. 284) e 46 – Bellieni Camillo (n. 159), la cui documentazione potrebbe essere confluita nel fascicolo 37 – Lettere di Camillo Bellieni. Altri fascicoli inizialmente risultanti mancanti sono stati poi rinvenuti in altri faldoni dell’archivio, in particolare i fascicoli n. 42 – Amministrazione: atti e discorsi della busta 1 Atti e carteggio e i fascicoli nn. 8 – Pastori (n. 286) e 9 – Carabinieri (n. 288) della busta 3 Atti e carteggio, evidentemente mal ricondizionati a seguito della loro consultazione. A seguito di un attento esame degli atti è risultato che almeno parte della documentazione oggi inclusa nell’Archivio Melis è in realtà stata prodotta dal Partito, e integrata poi, verosimilmente per una svista, nell’archivio privato. Tale svista – almeno per quel che riguarda il faldone n. 2 Discorsi e interventi (n. 197 dell’elenco di censimento) – è stata verosimilmente indotta da un foglio unito alla controcoperta del faldone stesso nel quale è riportato che “_Questo faldone fa parte delle carte che Titino Melis conservava in casa e quindi catalogati a suo tempo, tranne i primi due fascicoli che contengono testi di suoi discorsi pronunciati nel consiglio Comunale di Cagliari e in Consiglio Regionale nel 1974 (non era più Segretario del PSd’Az ma Presidente)” sotto il quale, all’interno di una busta portadocumenti di plastica è presente un cartoncino con il timbro “_Partito Sardo d’azione – Direzione Regionale. Armadio Synthesis Olivetti – Inventario n° 23_”, riportante un elenco di fascicoli di documentazione del Partito poi rinvenuta tra gli atti del Melis. Sono stati quindi rinvenuti atti datati in anni successivi alla morte di Melis, cartelle di documenti di altri dirigenti del Partito (nello specifico Carlo Sanna), e documentazione amministrativa e contabile che integra le lacune dell’Archivio del Partito conservato presso la Fondazione. *Fase operativa* Dopo una schedatura del fondo, durante una riunione con la Soprintendenza Archivistica, considerata l’impossibilità di ricostruire un «ordinamento originario» delle carte, di concerto con la Committenza si è deciso di separare i due fondi archivistici presenti nel complesso documentario, e di mettere in evidenza l’attività del Melis; la documentazione è stata pertanto suddivisa nei due fondi archivistici: A) Fondo Giovanni Battista Melis; B) Fondo Partito Sardo d’Azione. La struttura del Fondo Giovanni Battista Melis è stata progettata per fare risaltare i diversi ruoli ed incarichi da lui ricoperti nel corso della sua carriera. La corrispondenza è stata condizionata in una serie separata, all’interno della quale è stata creata una sottoserie per i carteggi intrattenuti dal Melis con personalità politiche e culturali. Relativamente alla documentazione prodotta dal Partito Sardo d’Azione e confluita nell’Archivio Melis si è deciso di creare una struttura più snella. La struttura archivistica dell’archivio Giovanni Battista Melis risulta perciò così organizzata: Archivio Giovanni Battista Melis A) Fondo Giovanni Battista Melis Serie Attività politico-amministrativa Sottoserie Partito Sardo d’Azione Sottoserie Camera dei Deputati e organi ministeriali Sottoserie Consiglio Regionale Sottoserie Consiglio Comunale Sottoserie Carte dell’attività politico-amministrativa Sottoserie Cultura, stampa e comunicazione Serie Corrispondenza Sottoserie Carteggi Sottoserie Corrispondenza pubblica, privata e professionale
B) Fondo Partito Sardo d’Azione Serie Direzione Regionale e Comitato Centrale Serie Sezioni Serie Congressi Serie Amministrazione e contabilità Serie Cultura
La fase operativa ha preso in esame in modo particolare quei fascicoli che sicuramente non erano stati creati dal Melis stesso, sui quali si è deciso di intervenire con un riordino carta per carta, cioè i fascicoli originariamente numerati dal n. 1 al n. 71 conservati nelle buste 1-5 e 8 della serie Atti e carteggio e nella busta 1 della serie Discorsi e interventi, contenenti quasi esclusivamente carteggio; sono stati invece mantenuti intatti tutti gli altri fascicoli così come sono stati rinvenuti, benché su alcuni di essi permanesse il dubbio sulla loro autenticità.
*Subfondo Giovanni Battista Melis* Relativamente al subfondo A, contenente la documentazione del Melis, la prima serie raggruppa le carte relative alla sua attività politica, suddivisa in sottoserie rispecchianti le diverse cariche da lui ricoperte. La prima è inerente alla sua attività nel Partito Sardo d’Azione di cui fu a più riprese Direttore Regionale (la carica cambiò nome in Segretario Regionale dal 1974): dal giugno 1945 al luglio 1948, dal maggio 1951 al novembre 1953, dall’aprile 1957 al febbraio 1974; in essa sono conservati i discorsi da lui tenuti alle riunioni del partito, discorsi politici ed elettorali, atti riguardanti i rapporti con gli altri esponenti del partito e con esponenti di altri partiti, sia a carattere locale che nazionale.
La seconda sottoserie – che è anche la più corposa – conserva gli atti prodotti nella sua attività di Deputato alla Camera nella I e IV Legislatura e negli Organi Parlamentari (nella I Legislatura: V Commissione Difesa; VI Commissione Istruzione e Belle Arti; VII Commissione Lavori pubblici; IX Commissione Agricoltura e Alimentazione; Commissione speciale per l’esame dei disegni di legge: Cassa per il Mezzogiorno (n.1170) ed esecuzione di opere straordinarie nell’Italia settentrionale e centrale (n.1171); Commissione speciale per l’esame del disegno di legge n.1762: “Delegazione al Governo di emanare norme sulle attività produttive e sui consumi”; Commissione speciale per l’esame dei provvedimenti a favore delle zone e delle popolazioni colpite dalle alluvioni; Commissione speciale per l’esame della proposta di legge Fadda ed altri n.1513: “Sistemazione in Sardegna della sovra popolazione di altre regioni mediante valorizzazione delle risorse agricole ed industriali dell’isola. Istituzione dell’opera per la valorizzazione della Sardegna”; Commissione parlamentare d’inchiesta sulla disoccupazione. Nella IV Legislatura: V Commissione Giustizia; XI Commissione Agricoltura e Foreste; Commissione parlamentare consultiva per il parere sulla nuova tariffa generale dei dazi doganali). La documentazione è in gran parte composta dai materiali strumentali utilizzati per la preparazione dei suoi interventi, spesso costituiti da appunti senza data, in quanto è stata conservata solo una minima parte della documentazione concernente la sua attività legislativa (interventi in Assemblea e in Commissione) e delle sue iniziative (Proposte di Legge e Interrogazioni). Allo stesso modo la sottoserie seguente, relativa alla sua attività di Consigliere Regionale nella VI e VII Legislatura (fino alla morte), conserva solo in minima parte la documentazione relativa alla sua attività legislativa (interventi in Aula) e delle sue iniziative (Proposte di Legge e Interrogazioni), di cui rimangono quasi esclusivamente le minute manoscritte e/o dattiloscritte; il resto della documentazione è costituito dagli atti preparatori, spesso costituiti da semplici appunti non datati.
Ancora più inconsistente la documentazione inerente all’attività di Consigliere Comunale di Cagliari – carica ricoperta dal 1956 al 1975 – di cui restano solo due discorsi tenuti in Consiglio e due interpellanze. È stata inoltre creata una sottoserie nella quale sono stati ricondotti tutti quegli atti relativi alla sua attività politica e amministrativa – in gran parte materiali preparatori – non riconducibili con certezza a lui direttamente o ad uno degli incarichi da lui ricoperti. Una sottoserie conserva la documentazione di interesse culturale raccolta nel corso della sua attività, sia riguardante il giornale del partito – “Il Solco” – e i periodici delle diverse sezioni del Partito Sardo d’Azione, ma anche articoli sulla Sardegna, in particolare l’inchiesta di Indro Montanelli pubblicata sul “Corriere della Sera” nel 1963, atti di congressi e di convegni e ritagli di giornale.
Per la corrispondenza è stata creata una serie separata, all’interno della quale è stata creata una sottoserie per i carteggi intrattenuti dal Melis con personalità politiche e culturali (Emilio Lussu, Francesco Spano Satta, Armando e Paolo Businco, Camillo Bellieni e Michele Columbu). La serie comprende sia fascicoli originali contenenti le carte riguardanti le richieste di intervento a lui pervenute, suddivise per istituzione presso la quale era richiesta la sua azione (Comune di Cagliari, Consiglio Regionale, Questura e Prefettura fino al Ministero degli Interni), sia la corrispondenza con esponenti del Partito e con esponenti di altri partiti; alla fine sono state condizionate le lettere private suddivise per anni in tre fascicoli e la corrispondenza riconducibile alla sua attività professionale di avvocato.
*Subfondo Partito Sardo d’Azione* Il secondo fondo individuato è costituito dagli atti prodotti dal Partito Sardo d’Azione per lo svolgimento della sua attività istituzionale, amministrativa e politica e poi confluita nell’archivio di Giovanni Battista Melis verosimilmente per errore (come si potrebbe desumere dalla presenza di un documento datato 1978 e quindi successivo alla morte di Melis) oppure – meno probabilmente – da lui conservata in forza del suo ruolo apicale nella dirigenza del Partito. La documentazione dell’Archivio del Partito Sardo d’Azione, compresa fra il 1955 e il 1970, dopo diversi trasferimenti dalle varie sedi è stata acquisita dalla Fondazione Sardinia negli anni ’90 grazie all’intervento di Salvatore Cubeddu, ed è ora conservata presso la sede della Fondazione secondo lo stato di ordinamento in cui era ordinata nella sede originaria. Ordinata da Antonino Fois, segretario amministrativo, che la aveva organizzata come una raccolta di fascicoli in sequenza cronologica, presenta oggi diverse lacune, alcune delle quali colmabili con il materiale rinvenuto nell’archivio di Melis. Gran parte degli atti è relativa alla amministrazione e alla attività politica del partito; sono conservati infatti gli elenchi dei dirigenti e dei tesserati del partito, una rubrica con i nomi e gli indirizzi dei responsabili delle Sezioni, e atti che illustrano i rapporti con le altre compagini politiche. Diversi fascicoli conservano atti amministrativi e i rendiconti mensili delle entrate e delle uscite del partito cui spesso sono allegate le pezze giustificative; negli stessi fascicoli sono conservati anche alcuni elenchi degli atti conservati nella sede di via Roma. Relativamente alle Sezioni è da segnalare la presenza di un fascicolo della sezione cagliaritana “Alma Sanna Delogu”, in seguito denominata “Titino Melis, che conserva atti dal 1971 al 1974. Riconducibile a questo nucleo è anche la documentazione riguardante l’amministrazione dell’informazione politica e culturale del Partito Sardo d’Azione, in particolare del giornale “Il nuovo Solco”, dei Quaderni pubblicati dall’Ufficio Studi della Sezione di Cagliari del partito, dell’Associazione per la difesa della lingua e della cultura sarde e del premio di poesia in lingua sarda “Sardegna libera”.
Il lavoro di riordino è stato svolto dalla società Alicubi s.r.l. con sede a Torino.