E un vecchio sacerdote disse: Parlaci …., di Khalil Gibran
Tratto da Il Profeta di Khalil Gibran.
E un vecchio sacerdote disse: Parlaci della Religione. Ed egli disse: Ho forse parlato di qualcos’altro quest’oggi? Non è forse religione ogni atto e ogni riflessione,
E quello che non è né atto né riflessione, ma una meraviglia e uno stupore sempre sgorganti nell’anima, perfino mentre le mani tagliano la pietra o attendono al telaio?
Chi può separare la sua fede dalle sue azioni. o la sua convinzione dalle sue occupazioni?
Chi può disporre le sue ore davanti a sé. dicendo: «Questa è per Dio e questa per me stesso. Questa per la mia anima e quest’altra per il mio corpo?»
Tutte le vostre ore sono ali che si aprono la strada attraverso lo spazio da sé a sé.
Colui che indossa la sua moralità soltanto come il suo migliore indumento starebbe meglio nudo. Il vento e il sole non produrranno nessuna lacerazione nella sua pelle ….
La vostra vita quotidiana è il vostro tempio e la vostra religione. Ogni qualvolta vi entrate portate con voi il vostro tutto. Portate l’aratro e la forgia e il maglio e il liuto.
Le cose che voi avete foggiato nella necessità o per il diletto. Poiché nella fantasticheria voi non potete sollevarvi al di sopra delle vostre realizzazioni né cadere più in basso dei vostri insuccessi. E portate con voi tutti gli uomini:
Poiché nell’adorazione voi non potete volare più in alto delle loro speranze né umiliare voi stessi più in basso della loro disperazione. E se volete conoscere Dio, non siate pertanto un risolutore di enigmi.
Piuttosto guardatevi intorno e vedrete Lui mentre gioca con i vostri bambini.
E guardate entro lo spazio; vedrete Lui mentre cammina nella nube, mentre stende le Sue braccia nel lampo e mentre discende in pioggia.
Voi vedrete Lui mentre sorride nei fiori, poi mentre si solleva e mentre agita le Sue mani negli alberi.
Da Wikipedia: Khalil Gibran (in arabo: جبران خليل جبران, Jubrān Khalīl Jubrān[1]; Bsharre, 6 gennaio 1883 – New York, 10 aprile 1931) è stato un poeta, pittore e aforista libanese naturalizzato statunitense.
Libanese di religione cristiano-maronita emigrò negli Stati Uniti; le sue opere si diffusero ben oltre il suo paese d’origine: fu tra i fondatori, insieme a Mikha’il Nu’ayma (Mikhail Naimy), dell’Associazione della Penna (al-Rābiṭah al-Qalamiyyah), punto d’incontro dei letterati arabi emigrati negli Stati Uniti. La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue, e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici. Gibran ha cercato di unire nelle sue opere la civiltà occidentale e quella orientale.
Fra le opere più note: Il Profeta (scritto in inglese)[2][3] e Massime spirituali.
By Mario Pudhu, 31 gennaio 2021 @ 12:38
Giustu!!!
Bellu meda!!!