La linea della CONFEDERAZIONE SINDACALE SARDA sulla fase 3, lettera di Giacomo Meloni

AUDIZIONE CONGIUNTA PRESSO LA SECONDA E QUINTA COMMISSIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA-CAGLIARI 17 GIUGNO 2020 SUL DISEGNO DI LEGGE N.162 “Legge Quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 “

Sig. Presidente della II Commissione on. le Alfonso Marras

Sig. Presidente della V Commissione on. le Piero Maieli

On.li Sigg. Consiglieri Reg.li Commissari,

 

La Confederazione Sindacale –CSS ringrazia per questa convocazione che le consente di esprimere un parere sul Disegno di Legge n°162 in discussione ed

esporre brevemente la propria visione di sviluppo per l’intera Sardegna.

E’ nostro costume diffidare dei provvedimenti “omnibus”, così come appare questo D.L, i cui capitoli indicano le misure a sostegno di ogni singola categoria del mondo del lavoro, delle famiglie e della generalità dei cittadini, colpiti e resi più poveri dall’emergenza del Covid-19. La motivazione della nostra diffidenza risiede nel fatto che nei provvedimenti così detti “omnibus”

vi è il rischio di perdere di vista la necessità di dare risposte organiche ad un insieme di problemi e necessità che si presentano variegate e talvolta confuse, ma, che, pur nella loro drammaticità e urgenza, richiedono impostazioni distinte in ordine alla complessità delle categorie a riferimento, alle tipologie e forme di lavoro, alla stessa posizione delle singole persone e dei gruppi familiari.

Premesso che, in questa situazione drammatica, occorre dare a tutti le risposte le più adeguate possibili e che vi è la massima condivisione sulla scelta del Decisore Politico (Giunta Regionale/Assessora al Lavoro) che intende “non lasciare indietro nessuno”, a noi della CSS preme rimarcare che non tutti i soggetti destinatari dei provvedimenti sono uguali.

Questa premessa serve a distinguere la platea di chi ha posizioni di lavoro ben definite, incardinate presso le Camere del Lavoro o come singole partite IVA o come ditte individuali e piccole e micro imprese, dalla platea dei soggetti che non hanno una loro posizione lavorativa o perché la loro attività si svolge prevalentemente in nero o perché sono disoccupati e/o in cerca di prima occupazione.

Affermiamo questo principio perché la prima categoria, pagando tasse e tributi, rientra a pieno titolo nel diritto ad avere dalla Stato e/o dalla Regione l’aiuto necessario alla ripresa economica della propria attività, mentre la seconda categoria come famiglie e singoli cittadini hanno titolo ai provvedimenti di assistenza, che gravano totalmente e gratuitamente sulla finanza pubblica.

A questo proposito, fermo restando gli ambiti d’intervento distinti e la lodevole ed insostituibile opera delle Associazioni di volontariato religiose e laiche, ritornerebbe utile conoscere l’entità finanziaria dell’investimento da parte della Regione in un settore, dove un’autorità come Papa Francesco recentemente ha affermato che più del 40 % delle risorse viene speso nell’organizzazione e solo il 60 % va in direzione dei soggetti bisognosi di assistenza.

Nel merito del Disegno di Legge N°162, la Confederazione Sindacale Sarda esprime un parere complessivamente positivo con la raccomandazione di mantenere la rigorosa definizione per commi dei soggetti destinatari delle misure descritte nel Capo II artt.7 e 8 del D.L e la individuazione con altrettanta attenzione e scrupolo delle micro e piccole imprese, oggetto delle misure di cui al Capo III artt.9 e 10.

Tutto ciò per evitare che la platea dei richiedenti aiuto si allarghi a dismisura e possa sfuggire ai doverosi controlli degli Enti preposti (Camera di Commercio/ INPS), controlli che, data l’emergenza, dovrebbero essere il meno invasivi possibile e svolti con la necessaria delicatezza e sobrietà, preferibilmente a posteriori.

Al capo II art.8 e al Capo III art.9 sono descritti gli interventi mirati a varie categorie di lavoratori autonomi:

- a favore di lavoratori dipendenti stagionali in stato di disoccupazione;

- a favore di lavoratori addetti al lavoro domestico e di cura;

- a favore di lavoratori intermittenti e lavoratori con contratto di prestazione occasionale

Non viene trascurata nessuna categoria, dai lavoratori degli Enti di Formazione, agli addetti alle librerie e agenzie librarie, ai lavoratori delle scuole paritarie dell’infanzia (primarie e secondarie), nidi dell’infanzia e nidi in famiglia. Così come vi è particolare attenzione ai lavoratori delle ludoteche e a quelli operanti nei settori dello spettacolo e del cinema.

Manca una misura sotto forma di premialità regionale per tutto il personale sanitario (medici, infermieri, OSS e tecnici), che in questa drammatica pandemia si sono distinti per professionalità, dedizione e generosità .

Premio che estenderei agli operatori ecologici e dipendenti di Imprese di pulizia  che col loro umile e duro lavoro, non soltanto tengono puliti gli ambienti di lavoro e la città, ma ci evitano ulteriori malattie.

Importantissimo il comma 2 dell’art.7 dove vengono implementati i cantieri di lavoro (misura di politica attiva del lavoro) insieme a quelli previsti dal programma Plurifondo LavoRas.

Il comma 6 dello stesso articolo 7 si rivolge in particolare al recupero delle risorse per l’inclusione delle Donne in progetti attivi del lavoro.

Il comma 1 dell’art.9 parla di un contributo straordinario – una tantum – fino ad un massimo di euro di 1.500 mensili a favore di soggetti con sede operativa in Sardegna. Resta da definire chi siano questi soggetti e se in questa misura possano rientrare i 360 ambulanti, giostrai e torronai, legati alle sagre e feste religiose e civili, concerti e manifestazioni sportive sospese dal mese di marzo, salvo diverso avviso, per tutto il 2020.Ovviamente detti benefici, tradotti in mensilità per tutto il periodo del blocco, verrebbero immediatamente sospesi con la riapertura e ripartenza delle attività lavorative (sagre e quant’altro).

Bene anche il il comma 3 dell’art.9 che parla della riattivazione dei percorsi di formazione continua con l’attivazione di moduli di formazione interna, avvalendosi anche delle Agenzie formative accreditate presso la Regione.

A sostegno di questi due settori –ambulantato e Formazione Professionale- la CSS era già intervenuta, unitamente all’Assotziu Consumadoris de Sardigna (ACS) e all’Associazione Ambulantando /CSS con un documento indirizzato alla Giunta Reg, le ed agli Assessori competenti in data 25 marzo 2020

Particolare attenzione viene riservata all’art.10 comma 3 e all’art.11 ai lavoratori autonomi con partita IVA operanti nel settore turistico ed alle relative Aziende (circa 450 ) .

Di estremo interesse l’istituzione del Fondo regionale (R)ESISTO, di cui all’art. 11 –sovvenzioni dirette a favore delle imprese e dei lavoratori autonomi, come pure il Fondo di solidarietà bilaterale, previsto all’art.12 del D.L. Il Capo IV all’art.14 (commi 1-4) regolamenta gli interventi a favore delle società ed associazioni sportive dilettantistiche.

Rilevante ed apprezzato in particolare dalla CSS il Capo IV, dove all’art.15 vengono inserite le deroghe alla Legge regionale n.22 del 2018 per favorire l’insegnamento curriculare della lingua sarda e delle lingue minoritarie per gli anni 2020/2021.

Osserviamo che detto argomento andrebbe trattato a parte e non insieme alle misure a sostegno del settore sportivo dilettantistico.

Bene tutto il Capo V – Disposizioni in materia del settore primario dell’agricoltura, allevamento e pesca, dove all’art. 16/17 si riattiva il fondo di solidarietà regionale della pesca e dell’acquacultura e all’art. 18 si recuperano in parte le risorse sotto forma di anticipazione per compensare i danni causati dagli eventi atmosferici eccezionali del 2017.

Importante l’art.19, dove si incrementa il fondo finalizzato a favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese di produzione agricola, di trasformazione e commercializzazione dei prodotti.

L’art.20 è innovativo in quanto introduce e regolamenta le Sovvenzioni dirette:

- a favore delle piccole e medie imprese di alcuni settori della produzione agricola primaria, della trasformazione e commercializzazione

- a favore del settore florovivaistico, in crisi anche per effetto della sospensione delle cerimonie e riti civili e religiosi.

- a favore degli operatori del comparto ippico/equestre (art.21), degli Ippodromi ufficiali riconosciuti dal MIPAAF (Chilivani-Ozieri/Sassari-Villacidro ) e dei circoli, società e associazioni sportive del settore.

- a favore delle famiglie indigenti con un programma di fornitura e distribuzione di 4 kg a famiglia di formaggi freschi ovino/caprini (art.22).

Il Capo VI riveste particolare importanza in materia di opere pubbliche, in particolare l’art.23 introduce alcune modifiche in ordine agli appalti in materia di acconti, anticipazioni contrattuali, garanzie fideiussorie.  Rilevante il sostegno finanziario regionale per la prima casa di abitazione ed il contributo per l’acquisto o la ristrutturazione dell’appartamento in conto abbattimento interessi.

Infine il Capo VII – Disposizione in materia di trasporti, prevede importanti interventi a sostegno dell’autotrasporto merci a compenso delle perdite subite con la fermata causata dal Covid-19, come per i collegamenti con le isole minori di San Pietro, La Maddalena e l’Asinara.

Infine siamo totalmente d’accordo sulla Strategia di sviluppo, delineata nell’art.4 ai punti 1 e 2 del D.L:

1.“Gli assi strategici per lo sviluppo economico della Sardegna sono coerenti ai principi contenuti nella comunicazione della Commissione Europea al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni sul Green Deal europeo (COM 640 final dell’11 dicembre 2019 e nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

 

2.La strategia di sviluppo regionale è indirizzata alla valorizzazione dell’identità produttiva ed industriale della Sardegna, con particolare riguardo:

a) alla filiera agro-alimentare, dell’artigianato artistico, dell’industria turistica e culturale;

b) alla filiera della conoscenza, dell’innovazione tecnologica, della meccatronica e dell’intelligenza artificiale;

c) alle filiere dell’industria tradizionale chimica e della metallurgia non ferrosa;

d)alla filiera del comparto edile per la realizzazione di un piano di infrastrutture pubbliche e di manutenzioni oltreché per la riqualificazione energetica, estetica e funzionale del patrimonio immobiliare pubblico e privato;

e) alla filiera dei trasporti

 

L’auspicio della CSS è che questa strategia, unita alla richiesta urgente  al Governo Nazionale perché attui anche in Sardegna un grande investimento per l’alta velocità nell’isola superando l’attuale  organizzazione del trasporto ferroviario a binario unico, accompagnata dalla presa di posizione forte perché nell’isola venga ridotta drasticamente la presenza delle basi e poligoni militari e riconvertita in fabbrica di pubblica utilità la vergogna della fabbrica di bombe RWM di Domusnovas/Iglesias, questa strategia  determini uno sviluppo eco-sostenibile  della Sardegna da parte dei decisori politici e non resti lettera morta scritta esclusivamente  in questi importanti documenti politici.

La CSS vigilerà e sarà sempre disponibile alle politiche di sviluppo e miglioramento a favore del popolo sardo.

 

 

 

 

Cagliari, 17/06/2020                                                                   Il Segretario Generale della CSS

Dr. Giacomo Meloni

 

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