SA CAMBIADA, N° 9, sàbodo, sa ‘e trintatrès dies, 11 de arbili 2020, de Boreddu Morette (Salvatore Cubeddu).
La situazione. Il cambiamento: novità ancora terribili. Cosa cambierà nel mondo della presente situazione sociale, istituzionale, economica?
10 aprile 2020, ore 9,49, VIGILIA DI PASQUA, sabato santo: Cristo è nel sepolcro, non ancora risorto. Le foto che più colpiscono (QUI SOTTO): la solitudine di papa Francesco di fronte al crocifisso impotente in una piazza S. Pietro vuota ed il cielo che piange una lenta pioggia. La solitudine di quella bare dei poveri, scaricati nella fossa comune di un campo non santo di terra degradata, a New York, la città simbolo del mondo libero. Pianto religioso e pianto sociale, separati, distanti.
CE NE SCUSIAMO CON QUEI POCHI LETTORI CHE MAGARI AVEVANO INIZIATO A LEGGERCI. Abbiamo atteso invano per nove giorni (sa cambiàda, n° 8 è del 2 aprile), facendo e ripensando questa rubrica, tra attese deluse e blocco mentale per avere la notizia che l’Europa affrontasse con slancio la presente situazione, ad iniziare dall’Italia, ormai diventata – dopo che è stata superata dalla Spagna in tutti i peggiori numer -, dopo che la pandemia ha reso gli USA e New York in esso il malato del mondo, in pieno scontro geostrategico sull’eventualità che l’Italia si ritiri dall’Europa e si affidi alle promesse straniere, Russia e Cina, insieme o separate.
Pubblico il comunicato dell’ANSA, appena uscito, sull’iniziativa ufficiale di Trump in difesa dell’Italia, che dice, più di qualsiasi articolo di giornale italiano, della gravità della situazione.
ANSA. Sono oltre 100mila (102.525) i decessi nel mondo legati al nuovo coronavirus, secondo i dati aggiornati dell’università americana John Hopkins. Soltanto negli Stati Uniti i casis ono oltre mezzo milione, precisamente 500.399. I morti sono 18.693. I morti per coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore sono stati la cifra record di 2.100. Gli Stati Uniti si avviano a superare l’Italia per numero di decessi per coronavirus.
Intanto il presidente Trump pubblica il memorandum per offrire assistenza all’Italia per il Covid-19. Nel decreto del presidente americano si fa riferimento all’Italia come uno degli “alleati più stretti e di vecchia data” degli Stati Uniti, un’Italia alla quale il coronavirus ha reclamato più di 18.000 vite umane, ha spinto – si legge nel testo – il sistema sanitario vicino al collasso e che minaccia di far scivolare l’economia in una profonda recessione. “Anche se la priorità del governo americano è prima di tutto nei confronti degli americani, andare in aiuto dell’Italia aiuterà a combattere l’epidemia del coronavirus e mitigare l’impatto della crisi, dimostrando allo stesso tempo la leadership americana di fronte alle campagne di disinformazione cinesi e russe”, si legge nel memorandum, nel quale si mette in evidenza che gli aiuti aiutano anche a ridurre il rischio di re-infezione dall’Europa agli Stati Uniti e tutelano catene di approvvigionamento essenziali. Negli aiuti Usa figurano apparecchiature e forniture mediche. Viene inoltre messo a disposizione il personale militare americano in Italia per la costruzione di ospedali da campo, per il trasporto di carburante e alimentari e per servizi di telemedicina agli ospedali italiani. Nel memorandum, Trump autorizza inoltre la sua amministrazione a sostenere la ripresa dell’economia italiana.
9 APRILE Sono complessivamente 96.877 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.615. Mercoledì l’incremento era stato di 1.195.
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 29.074 i malati in Lombardia (529 in più rispetto a ieri), 13.258 in Emilia-Romagna (+148), 10.449 in Veneto (+278), 11.336 in Piemonte (+347), 3.401 nelle Marche (-161), 5.703 in Toscana (+146), 3.253 in Liguria (+8), 3.532 nel Lazio (+84), 2.873 in Campania (+14), 1.390 in Friuli Venezia Giulia (-25), 1.978 in Trentino (+38), 1.315 in provincia di Bolzano (+34), 2.301 in Puglia (+63), 1.942 in Sicilia (+49), 1.566 in Abruzzo (+32), 792 in Umbria (-31), 609 in Valle d’Aosta (+3), 876 in Sardegna (+36), 765 in Calabria (+10), 189 in Molise (+8), 275 in Basilicata (+5). Quanto alle vittime, se ne registrano 10.022 in Lombardia (+300), 2.316 in Emilia-Romagna (+82), 756 in Veneto (+20), 1.454 in Piemonte (+76), 669 nelle Marche (+17), 408 in Toscana (+16), 682 in Liguria (+28), 227 in Campania (+6), 253 nel Lazio (+9), 171 in Friuli Venezia Giulia (+2), 225 in Puglia (+6), 187 in provincia di Bolzano (+4), 138 in Sicilia (+5), 194 in Abruzzo (+15), 51 in Umbria (+1), 105 in Valle d’Aosta (+3), 268 in Trentino (+13), 61 in Calabria (+1), 64 in Sardegna (+5), 13 in Molise (+0), 15 in Basilicata (+1). I tamponi complessivi sono 853.369, oltre 46mila più di ieri. Degli oltre 853mila tamponi circa 430mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Per il sesto giorno consecutivo calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.605 i pazienti nei reparti, 88 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.236 sono in Lombardia, in calo di 21 rispetto a ieri. Dei 96.877 malati complessivi, 28.399 sono poi ricoverati con sintomi – 86 in meno rispetto a ieri – e 64.873 sono quelli in isolamento domiciliare.
Sono 18.279 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 610. Mercoledì l’aumento era stato di 542.
Sono 28.470 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.979 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 2.099.
“I pazienti Covid 19 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi sono arrivati a 64.877, il 67% del totale, un dato cresciuto solo ad aprile dell’8%. Ciò dimostra il calo della pressione sugli ospedali, assieme al calo dei ricoverati nei reparti o in terapia intensiva”, ha dettoo il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa.
Sui test sierologici “il dimensionamento campionario verrà fatto considerando il genere della popolazione – ha dettoancora Locatelli in conferenza stampa -, inoltre sei fasce di età che abbiamo deciso di considerare grazie all’indicazione di Istat, poi un numero limitato di profili lavorativi e di differenze regionali; verrà scelto un test con elevata sensibilità, specificità, applicabilità larga su tutto il territorio nazionale, con larghissimo coinvolgimento delle Regioni”.
Per la fase 2 “personalmente credo che le politiche che verranno scelte dal decisore dovranno forse avere un carattere nazionale piuttosto che regionale, semmai valorizzando i profili di rischio dei lavoratori – ha detto Locatelli -. Guardare prima alle professioni piuttosto che alle zone geografiche? Sostanzialmente sì”.
SARDEGNA: Contagi sotto controllo in 277 comuni. Sono 77, il 20 per cento del totale, quelli in cui i casi non superano le quattro unità
SASSARILa maggioranza dei 377 Comuni dell’isola non è entrata in contatto con il Covid-19. Sono 277 i comuni, il 73,47 per cento del totale – in cui non è stato registrato alcun caso di contagio. Allo stesso modo, quando si analizza il numero delle persone infette, si scopre che ben 77 comuni hanno registrato un numero minimo di contagi. Nel 20, 42 per cento del totale i contagiati sono un numero compreso tra una e quattro unità, un dato mette in evidenza un dettaglio che può far ben sperare in vista del futuro prossimo e di un’eventuale allentamento delle misure di contenimento: 354 Comuni dell’isola su un totale di 377 sono entrati in contatto con il Coronavirus in maniera quasi marginale, trovandosi a gestire situazioni controllabili anche dal punto di vista delle cerchie di riferimento degli infetti. Scorrendo i dati della diffusione comune per comune – fermi alla giornata di sabato -, si scopre che solo il 2,12 per cento dei Comuni sardi (8 in totale) ha una quantità di contagiati tra le 5 e le 9 unità. Le misure di contenimento possono essere messa a dura prova nei comuni più colpiti, anche se sempre in maniera non drammatica. Sono infatti 6 i Comuni dell’isola – pari al 1,59 per cento del totale – che contano un numero di contagiati compreso tra le 10 e le 19 unità, mentre sono 8 – ovvero il 2,12 per cento del totale – alle prese con un numero di contagiati compreso tra le 20 e le 49 unità. Sono i casi, ad esempio, di Cagliari, Olbia e Alghero, da cui si passa direttamente agli oltre 200 casi riscontrati fino a sabato all’interno del territorio comunale di Sassa
forestale
9 aprile, controlli sulle coste emesse 57 sanzioni
Anche ieri quasi altri 1000 controlli degli agenti del corpo forestale regionale per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 nelle aree costiere e in campagna. Dal 14 marzo, giorno di avvio delle operazioni, sono stati 19.697. Ieri sono stati effettuati 984 controlli, con 57 sanzionati: 248 nell’area di Cagliari (30 sanzioni comminate), 77 a Iglesias (5), 90 a Oristano (4), 184 a Sassari (9), 83 a Tempio (3), 189 a Nuoro (5) e 113 Lanusei (1); in tutto il totale dei sanzionati è salito a 345. Nello scalo di Porto Torres sono state controllate 51 persone sbarcate dal traghetto proveniente da Genova.
6 aprile: Sono complessivamente 93.187 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.941. Domenica l’incremento era stato di 2.972. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 132.547.
Sono 16.523 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 636. Domenica l’aumento era stato di 525. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 28.469 i malati in Lombardia (345 in più rispetto a ieri), 13.051 in Emilia-Romagna (+214), 9.722 in Veneto (+313), 10.545 in Piemonte (+368), 3,706 nelle Marche (+128), 5.301 in Toscana (+116), 3.117 in Liguria (+24), 3.300 nel Lazio (+114), 2.698 in Campania (+77), 1.396 in Friuli Venezia Giulia (+33), 1.838 in Trentino (+43), 1.260 in provincia di Bolzano (+34), 2.115 in Puglia (+93), 1.815 in Sicilia (+41), 1.425 in Abruzzo (+5), 872 in Umbria (-26), 567 in Valle d’Aosta (-9), 819 in Sardegna (+4), 722 in Calabria (+16), 187 in Molise (+0), 262 in Basilicata (+8).
Quanto alle vittime, se ne registrano 9.202 in Lombardia (+297), 2.108 in Emilia-Romagna (+57), 662 in Veneto (+31), 1.251 in Piemonte (+83), 612 nelle Marche (+13), 350 in Toscana (+25), 595 in Liguria (+39), 204 in Campania (+15), 229 nel Lazio (+10), 158 in Friuli Venezia Giulia (+4), 195 in Puglia (+13), 164 in provincia di Bolzano (+6), 123 in Sicilia (+7), 169 in Abruzzo (+11), 44 in Umbria (+1), 96 in Valle d’Aosta (+5), 230 in Trentino (+13), 58 in Calabria (+2), 47 in Sardegna (+4), 13 in Molise (+0), 13 in Basilicata (+0). I tamponi complessivi sono 721.732, dei quali oltre 373mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Sono 22.837 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.022 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 819.
IL capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha reso noto di aver firmato un’ordinanza di Protezione civile che istituisce un Fondo per provvidenze destinate ai familiari dei sanitari deceduti, alimentato dalla famiglia Della Valle. ‘Ringrazio Diego Della Valle che ha promosso la raccolta per chi è rimasto orfano o ha perso un familiare a causa dell’emergenza’, ha detto Borrelli in conferenza stampa.
Secondo Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts), i dati confermano “sostanzialmente il trend confortante che vediamo da qualche giorno, per efficace misure di contenimento. Dal 30 marzo al 6 aprile -90% ricoverati, da 409 a 27. Per le terapie intensive il saldo era positivo, +75, il 30 marzo, oggi è di -79, che sono stati dimessi. Il trend è meno forte sui decessi, purtroppo ancora al 50% in Lombardia, ma su base settimanale la diminuzione è oltre il 20% anche per i decessi”