SA CAMBIADA, N° 7, lùnis, sa ‘e binti dies, 30 de martzu 2020, de Boreddu Morette (Salvatore Cubeddu)
Ispiegaus sos foedhos, spieghiamo i termini (sa cambiada-l’apocalisse, s’ispettu – l’attesa). S’INIMIGU, i contrari al cambiamento e alla battaglia contro il male. ARRESONAMENTOS PO SA ZENTE, Considerazioni per il Popolo. ARRESONAMENTOS PO CHI CUMANDAT IN SARDIGNA. Considerazione ad uso delle autorità. A SA FINI, corollario.
ITE SUTZEDIT. LA SITUAZIONE iERI 3815 nuovi contagiati. In totale le vittime salgono a 10.779 (+756) mentre i guariti sono 13.030 (+646).
Angelo Borelli nella conferenza stampa alla Protezione civile evidenziano un calo dei decessi: 756 domenica 29, contro gli 889 di ieri 28 marzo (erano stati 969 il 27 marzo e 663 il 26). In diminuzione i ricoveri in terapia intensiva (50 contro i 124 di sabato), ma un leggero incremento dei contagi (3.815 contro 3.651 di ieri). Il totale dei guariti arriva invece a 13.030 (646 il dato odierno).
In Sardegna, alla fine delle giornata di ieri, domenica 29 marzo: 582 i ositivi, 23 in terapia intensiva, 27 i deceduti.
De ita foeddàus: è est maru s’isettu. Deghe dies po ischire po bidere si sa mardìa in Italia càllada, si s’Europa abàarrada unia e si sos USA non c’arrùint.
Tema: è brutta l’attesa in cui ci troviamo a partire da oggi, con l’incertezza italiana sul raggiungimento e la durata del picco della malattia, la stanchezza che si avverte tra i protagonisti (l’evidenziarsi dello scontro tra Lombardi e lo Stato), le stranezze che si vengono a conoscere (stamane, su un giornale: mentre a Bergamo arrivano cinesi, russi e albanesi, all’ospedale di Verona i due terzi dei letti in terapia intensiva sono vuoti, evidentemente fatti lasciare tali dalla Regione veneta in vista dell’eventuale peggioramento della propria situazione) e soprattutto il buio sulle prospettive economiche del futuro. Il fallimento dell’incontro dei capi di stato europei e lo scontro tra i mediterranei ed i nordici in quella che si presenta come la discussione sul futuro dell’Europa segnerà le attese delle ore e dei giorni che verranno. E l’Italia, senza l’Europa, quanto ci metterà a sfasciarsi?
Ispiegaus sos foedhos, spieghiamo i termini (sa cambiada-l’apocalisse, su mare-il male)
SA CAMBIADA: CAMBIAMENTO, radicale, in greco si dice apocalisse.
Ci stiamo affacciando sull’abisso e qualcuno sembra sentire avanzare al galoppo i quattro cavalieri: la peste (cavid 19), la morte (in Italia abbiamo passato i diecimila mentre in USA si parla di previsioni ai duecentomila), la carestia (assalto ai supermercati, esagerati dalla stampa di destra), la disunione (la guerra tra gli Stati in Europa, e tra le Regioni in Italia).
Ma le principali virtù del bravo uomo politico in questi casi sono le stesse del militante cristiano: Fede-fiducia. Speranza, anche nei momenti più difficili si dà una soluzione. Carità, cioè la solidarietà con/tra il proprio popolo fino alla fine.
S’INIMIGU, i contrari al cambiamento e alla battaglia contro il male: s’inimigu est intrande aintru de nois su pistighinzu e sos pentzamentos disisperàos.
ARRESONAMENTOS PO SA ZENTE. Considerazioni per il popolo.
Chie podet, ca non timet de morrer de fàmene, est ora chi si ponzet a pentzare a su chi s’ispetat cras Nois puru, in su mentras chi èus a bidere comèente si movet s’Europa, èus a signire s’arresonamentu incomintzàau.
ARRESONAMENTOS PO CHI CUMANDAT IN SARDIGNA. Considerazione ad uso delle autorità.
Pare che sia stato convocato il Consiglio regionale della Sardegna per proseguire il calendario concordato prima dell’interruzione. Interruzione?
O cambiamento totale del mondo? Forse è il caso che i capigruppo delle parti politiche in Consiglio regionale si mettano, distanziati, intorno al grande tavolo della presidenza del Consiglio, stiano in silenzio per tutto il tempo necessario e, poi, si interroghino su quanto iniziare a dire ai Sardi a proposito del loro futuro. E’ obbligatorio saper andare avanti, iniziare un confronto allargato sulla direzione e sul percorso. Vi pare che il tema dell’allargamento, o meno, e dell’eventuale avvicinamento degli alberghi stranieri alla nostre battigie sia quello in cima alle nostre priorità?
A SA FINI, corollario
La serrata dell’Italia compie venti giorni. Questa scelta del governo accompagna nel cambiamento il mese più cruciale per la storia italiana dalla fine della seconda guerra mondiale. Cruciale nel senso della catastrofe, della malattia, della morte e, soprattutto, nel buio sul futuro. Dopo l’Italia – certo, dopo la Cina da cui tutto ha avuto inizio, risultando l’Italia il primo e più grave tra i recettori esterni di quel focolaio – il male è in diffusione in tutto l’Occidente (perché sappiamo), e dappertutto (di cui non sappiamo, non ci dicono o non abbiamo il tempo di sapere).
A fronte dell’incertezza sul futuro dell’Europa, si parano di fronte ai problemi del presente le immagini delle loro cause e dei comportamenti che le hanno determinate. Da troppo tempo gli Italiani hanno offerto spettacoli indegni agli Europei. E gli Italiani hanno molto su cui riflettere, da vergognarsi e da farsi perdonare. Ma nessuno glielo dice nei termini che meriterebbero da risultare efficaci.