IN PIAZZA I GIOVANI DEL MASTER AND BACK
LA NUOVA SARDEGNA – Economia: «Master & Back, la Regione metta più fondi»22.11.2011
L’UNIONE SARDA – Economia: Master & back, tanti iscritti e pochi contratti
LA NUOVA SARDEGNA – Economia: «Master & Back, la Regione metta più fondi»
22.11.2011
CAGLIARI. Ancora una volta si sono dati appuntamento davanti al palazzo della Regione in viale Trento: erano circa 700 i laureati che ieri mattina hanno chiesto al governatore Cappellacci e alla giunta di puntare con maggiore decisione sul Master & Back, «andando oltre la promessa di raddoppiare i fondi destinati al programma, deliberando il finanziamento di tutte le domande idonee all’attivazione di un percorso di rientro». Con i master si sono formati fuori dall’isola, ma ora, al momento di rientrare in Sardegna, rischiano per carenza di fondi di non trovare tutti i percorsi di rientro adeguati alle loro specializzazioni. «Lo scorso 23 giugno – hanno spiegato i ragazzi durante il presidio – il governatore disse che se le aziende sarde avessero risposto positivamente all’uscita del bando Master and Back-Percorsi di rientro 2010-2011, scommettendo sui giovani tornati nell’isola per mettere a frutto le conoscenze e professionalità acquisite in giro per il mondo, la Regione avrebbe raddoppiato i fondi giudicati esigui. Le aziende, gli enti pubblici e gli istituti di ricerca hanno risposto – e ora chiediamo che vengano mantenute le promesse per evitare che si incentivi la fuga dei cervelli dall’isola». Entro questa settimana l’assessore regionale al Lavoro, Antonello Liori, avrà in mano tutti i dati riguardanti le assunzioni in Sardegna dei giovani formati attraverso i master effettuati fuori dall’isola, che serviranno da base di discussione per un confronto con il comitato di laureati che hanno partecipato al Master and Back. La fuga dei cervelli è un argomento che preoccupa parecchio lo stesso Liori. L’assessore ha evidenziato che il progetto sinora non ha sviluppato tutte le sue potenzialità perché spesso i laureati, dopo un periodo di lavoro in un’azienda sarda, non vengono riconfermati. E di fronte alla prospettiva di rimanere senza lavoro nell’isola, preferiscono fare la valigia e partire, per la Penisola o all’estero. E in questo modo gli investimenti fatti con il Master & Back risultano inutili. Sull’argomento interviene anche il deputato Pdl Bruno Murgia: «Capisco la cautela della Giunta sulla necessità di avere un quadro completo delle opportunità al rientro, ma credo che siano comunque soldi ben spesi. Sono vicino alle istanze di chi manifesta – spiega il componente della commissione Cultura e Istruzione della Camera – lo stanziamento di fondi per la formazione postuniversitaria rappresenta un’opportunità unica per tanti giovani meritevoli. Una spesa che costituisce un importante investimento per il futuro dell’economia sarda. In un periodo di crisi è importante non abbassare la guardia sugli stanziamenti riguardanti la cultura e l’Università. E’ un concetto che ho espresso anche alla Camera, quando si è discusso di cultura e istruzione, senza aver timore di mettermi contro il ministro Tremonti, campione dei tagli orizzontali. Pur rispettando le buone norme della parsimonia, le risorse investite in conoscenza alla fine rendono. So che enti pubblici ed aziende private si sono già detti disponibili a partecipare fattivamente ai programmi di rientro».
L’UNIONE SARDA – Economia: Master & back, tanti iscritti e pochi contratti
22.11.2011
FORMAZIONE. Liori: vediamo i numeri
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Per conoscere il futuro del progetto “Master and back” bisognerà attendere ancora qualche giorno, quando l’Agenzia regionale per il Lavoro consegnerà all’assessore Antonello Liori e al governatore Ugo Cappellacci i dati definitivi sulle ricadute occupazionali dei circa 900 studenti che hanno partecipato al progetto avviato nel 2006 e costato, secondo i dati forniti dall’assessorato regionale del Lavoro, circa 160 milioni di euro. «Ci sono criticità», ha ammesso Liori, «c’è stato un successo di utenti, ma i dati su quanti poi hanno ricevuto un contratto a tempo indeterminato potrebbero non essere esaltati. Dunque attendiamo di vedere i numeri». Nell’attesa, comunque, la Regione punta sull’alta formazione post-laurea, ritenuta una via strategica per lo sviluppo dell’Isola. Quattro i master attivati con le università di Cagliari e Sassari (ma c’è anche un quinto corso di aggiornamento), realizzati in collaborazione con alcuni tra gli atenei più importanti d’Italia grazie al programma 2011 finanziato con oltre 2 milioni di euro di fondi regionali. Già bandito quello di “Economia e finanza etica per lo sviluppo e la cooperazione” (24 posti a Cagliari e altrettanti a Sassari finanziati con 400 mila euro), mentre 750 mila euro sono stati destinati al corso in “Manager dello sviluppo turistico territoriale e della gestione delle imprese turistiche” (c’è ancora disponibilità per i 24 posti su Nuoro, mentre sono coperti i 24 di Cagliari ed i 17 di Sassari). Costerà 40 mila euro, invece, il corso di specializzazione per la “Gestione di siti inquinati”, mentre “Gestione d’impresa” avrà 750 mila euro per circa 60 posti. C’è poi un master in “Miglioramento delle performance degli enti territoriali e della pubblica amministrazione”, 30 posti su Cagliari, non ancora bandito, finanziato con 250 mila euro
L’UNIONE SARDA – Economia: Master & Back, i ragazzi: fondi per tutti
22.11.2011
REGIONE. La protesta
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Rispetto alle circa 700 domande presentate per i “Percorsi di rientro” del Master & Back, il programma di alta formazione per i giovani laureati sardi (master) e di inserimento lavorativo nell’isola (back), ieri i manifestanti erano molto meno, una cinquantina, ma non per questo intimoriti: «Chiediamo che la Regione finanzi tutti i candidati idonei», spiega Mauro Cossu, esponente del Comitato Master & Back, dopo la riunione con Mariano Mariani, consulente del presidente Ugo Cappellacci, e Gabriella Massidda, direttore della Regione. L’INCONTRO «C’è stata grande disponibilità», continua Cossu, «entro lunedì incontreremo il governatore». Per tutta la mattina i ragazzi hanno presenziano con i loro striscioni e le valigie, simbolo della “fuga dei cervelli” che si innescherebbe qualora il “back” non potesse attuarsi. Una prospettiva tutt’altro che remota visto che lo stesso Cossu ammette che «con i fondi che hanno ipotizzato alla Regione si potranno finanziare circa 200 percorsi». Ben al di sotto, quindi, delle circa 700 domande presentate. I dati definitivi sulle domande si conosceranno solo entro la settimana e a fornirli sarà l’assessore regionale al Lavoro Antonello Liori. Saranno questi numeri a costituire la base di discussione tra i ragazzi e la Regione. Intanto Bruno Murgia, esponente Pdl della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, chiede alla Regione di «andare incontro alle richieste dei giovani». (m. g.)