Alessandro Nivola: un film sul nonno, di Antonio Casula
Alessandro con la moglie Emily Mortimer
Suo nonno, il grande Costantino Nivola, ha avuto una vita avventurosa. Un’esistenza nomade e guerriera che dalla sua Orani l’ha portato negli Stati Uniti. Un muratore diventato poi un artista di successo come in una favola. Un self made man secondo la migliore tradizione dell’American dream (“Ho bussato alle porte di questa città meravagliosa” è il libro che racconta questa esperienza). In quella vita in cui non sono tuttavia mancate le sofferenze e la povertà dell’infanzia (documentate in un altro libro, “Memorie di Orani”), ma anche poi i contatti con le personalità più illustri della scena artistica internazionale, ci sono tutti gli ingredienti per scrivere e partorire una sceneggiatura per un film che non passerebbe inosservato. Quello del grande schermo è l’universo in cui si muove con disinvoltura suo nipote Alessandro Antine Nivola, 47 anni, attore in tanti film (Face/Off, A Most Violent Year, American Hustle) che hanno sbancato il botteghino. Chi meglio di lui dunque potrebbe raccontare se non interpretare l’epopea del nonno Titino, del suo essere così sardo e americano allo stesso tempo. Della sua intelligenza e sensibilità apprezzata, purtroppo come spesso accade, ancora di più quando non si è più in vita. In questi giorni Alessandro Nivola si gode una vacanza con la famiglia in Barbagia all’hotel Su Gologone con la moglie Emily Mortimer (attrice inglese con cui è sposato dal 2003) e con i loro due figli, la piccola May Rose, di 9 anni e Sam di 15. «Mio nonno e mia nonna (Ruth Guggenheim) hanno vissuto dei momenti drammatici. Negli anni Trenta e Quaranta c’era il nazifascismo. Una situazione tutt’altro che tranquilla con le leggi razziali. Allora scapparono nella notte per raggiungere gli Stati Uniti, dove ricostruire insieme una nuova vita. Sicuramente mi piacerebbe scrivere la sceneggiatura su mio nonno e sulla sua vita, diventerebbe un bel film – dice Alessandro Nivola -, bisognerebbe però trovare un attore molto basso», sottolinea ironizzando sulla statura di Costantino che non era di certo un gigante. Poi l’attore che vive a Brooklyn ricorda la casa del nonno a Long Island, New York, che riecheggiava la sua Sardegna, nel giardino e negli arredi era un’enclave oranese nella East Coast. «Li aveva costruito un posto nuovo. Era un angolo di paradiso. La prima volta che poi io sono stato a Orani ho visto nel paese di mio nonno la Long Island della mia infanzia», sottolinea Alessandro. Appena si aprono i giusti spiragli tra i pressanti impegni lavorativi, durante l’estate venire in Sardegna per tutta la famiglia Nivola rappresenta un momento da vivere con gioia e semplicità. L’opportunità da non perdere per approfondire la conoscenza dei luoghi di cui hanno sempre sentito parlare, per godere della bellezza del mare, ma anche per farsi rapire dal fascino delle zone interne. Dai piccoli villaggi dove è rimasta quella saggezza antica e dove vengono sempre accolti con grande affetto. «L’altro giorno passeggiavamo per Oliena e tanti uomini che abbiamo incontrato mi hanno chiesto di mio nonno. Erano curiosi di sapere qualche storia – dice Alessandro -. Per me è stata l’ennesima manifestazione che mi ha riempito di orgoglio, ma penso che questi momenti naturali e spontanei siano importanti ed educativi anche per i nostri figli. La stessa cosa è accaduta l’altra sera a Orani dove hanno incontrato i cugini. Abbiamo trascorso una giornata bellissima a Monte Gonare. Grazie a queste testimonianze cresce il senso della loro storia e della loro famiglia». Il legame con la Sardegna è sempre stato forte, ora si potrebbe rafforzare ancora di più. «Mia moglie è inglese. Recentemente abbiamo comprato un appartamento a Londra. Di sicuro sarà più facile arrivare in Sardegna da Londra che da New York. Il nostro obiettivo è venire ogni estate e stiamo cercando un casale tra Dorgali, Oliena e Orosei dove venire a stare». Il lavoro per fortuna continua a dare buone soddisfazione ai coniugi Nivola. Sua moglie Emily Mortimer è reduce dal successo per l’interpretazione in “Il ritorno di Mary Poppins”, mentre Alessandro si gode la conclusione delle riprese del prequel dei “Soprano”, dove ha interpretato un ruolo importante. «Sono l’amico del babbo di Tony Soprano. È stato un personaggio molto complicato. Un po’ pazzo, con lati chiari e molti oscuri, ma è stato un ruolo incredibile. Sicuramente il più importante della mia carriera. Sarà sugli schermi nel 2020».
Da L ANUOVA SARDEGNA 20 LUGLIO 2019