CERCASI MASCHIO, DISPERATAMENTE …
Riceviamo e pubblichiamo una lettera al Direttore (con relativa foto. vedi sotto), che promuove l’INTERVISTA.
Cagliari, 1 aprile 2019
Caro Direttore,
La ringrazio di avere detto già tutto nel titolo e, soprattutto, per avere accettato nel suo sito, così serioso e culturalmente impegnato, un tema apparentemente di cronaca rosa e relativo gossip, che riguarda invece tutto il regno animale, l’umanità compresa.
I maschi stanno scomparendo dalle famiglie.
Voi umani li castrate perché, illudendosi di contare ancora qualcosa, questi gatt …acci spruzzano seme per tutta la casa per attirare le femmine ed escludere gli altri maschi. In tal modo si inimicano le femmine-umane, che già controllano la nostra riproduzione, dopo avere quasi annullata la propria. Che dire?
Voglio, almeno per una volta, dei gattini e, per fortuna, i miei padroni collaborano alla realizzazione dell’evento. Ho già compiuto due anni. Vorreste essermi vicine/i anche voi?
Garantisco l’alloggio in un bell’appartamento che guarda tutta Cagliari e il vitto sarà ottimo e abbondante fino all’espletamento del compito, con un possibile strascico di luna di miele. Se lo vorrà, l’eventuale padre potrà frequentare la nostra prole.
Contattateci attraverso questo sito lasciando il n° telefonico e, se l’avete, anche qualche foto non sarebbe sgradita.
Viva il libero amore gattesco!!! Grazie ancora, Direttore! Sua
CELESTINA, una gatta molto carina …
PS. No, non è uno scherzo d’aprile. Per i graditi appuntamenti, i candidati ‘principi azzurri’ chiamino la mia padrona al cell. 339-1298478.
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L’INTERVISTA A CELESTINA è di Giulia Cubeddu
Una famiglia sotto scacco di un gatto siamese. Succede a Cagliari, dove dopo un estenuante ricerca dell’animale, nella notte di ieri la famiglia presa dal panico rimane per sbaglio chiusa fuori di casa. Solo l intervento urgente dei pompieri ha permesso alla famiglia di dormire nei propri letti.
Ma il dramma si consumava da tempo e non era la prima volta che il padre B. (un affascinante storico appassionato della Sardegna), la moglie C. (bellissima figlia di un intellettuale cagliaritano molto noto) e la figlia G. (trentunenne emblema della decadenza della nostra società occidentale) passavano minuti di angoscia alla ricerca della gattina.
Ma, come é possibile che delle persone di cultura, cittadini esemplari e stimati da amici e colleghi, siano arrivati a questo punto????
Per cercare di trovare risposte a queste nostre domande abbiamo mandato un nostro inviato a intervistare la responsabile di tutto ciò, la giovane gatta Maria Celeste.
D: Iniziamo dal nome, Maria Celeste. Un nome impegnativo per un gatto! Non le pare?
R: Diamoci pure del tu e chiamami pure Celestina. Guarda, il nome è stato scelto dalla figlia, una gattara convinta che voleva onorare la zia, gattara storica della famiglia. Le confesso che io apprezzo questa scelta, perché sottolinea le mie nobili origini.
D:Celestina, di che origini si tratta?
R: Io discendo dai gatti del deserto e i miei antenati venivano venerati come divinità in Egitto. E io ci tengo a ribadirlo per essere all’altezza della venerazione dei miei padroni.
D: Appunto: questo si chiedono i nostri lettori. Come ha fatto a trasformare degli stimati esseri umani in suoi devoti adoratori?
(Ndr la gatta si fa schiva, e con fare finta fare umile, miagolando ci dice:)
R: Con la ragazza il gioco é stato facile, ha ereditato dalla fantomatica zia l’amore per i felini. Con i genitori, soprattutto con il vecchio, il discorso é stato diverso. Sicuramente la mia lunga coda e la mie capacità atletiche hanno giocato parecchio a mio vantaggio. Ogni tanto faccio dei piccoli spettacoli serali per allietare il loro desinare. Ma, a mio parere, è stata la mia natura esploratrice e le mie continue e seducenti attenzioni a far capitolare il cuore del anziano umano.
D: Celestina, ci sembri ben consapevole di aver soggiogato questa famiglia. Perché ogni tanto sparisci?
R: Io sin da piccola mi addormentoimprovvisamente e amo i pertugi. Capita che questi poveri umani non mi trovino, ma approfitto del suo giornale per scusarmi coi miei padroni. Non voglio farvi preoccupare!
D: Questi esseri umani sono schiavi del tuo fascino di antiche origini. Ti ritieni contenta dei tuoi padroni?
R: Assolutamente. Li amo tutti e tre, persino l’altra vecchia felina chiamata Dorotea. E li amo nella ugual misura. Ci tengo a sottolinearlo perché in passato sono stata ingiustamente causa di gelosia tra padre e figlia.
D: Celestina, è proprio sicura che questa gelosia sia immotivata?
R: Assolutamente!!! Sono stata mandata qui come nume tutelare della famiglia, per portare amore e armonia. Diciamo che Lassù scelgono alcuni tra i migliori rappresentanti della classe dirigente felina per proteggere famiglie care ai piani alti. Ho concentrato le mie attenzioni sull’esemplare di sesso maschile perché aveva maggiore bisogno del mio intervento. Sa, già il fatto di essere maschio rende più complicata l’evoluzione spirituale che io sono qui per promuovere. Figuriamoci se il soggetto in questione è uno fissato di storia di gente morta e si vanta di aver allevato mucche senza un briciolo di tenerezza. Era giusto che io concentrassi si di lui il mio difficile compito. Ma alla fine la missione è stata più facile del previsto: davanti al mio piacente aspetto fisico e le mie indubbie abilità acrobatiche l’anziano è crollato prima del previsto.
D: Tu sei quindi un gatto sotto missione per portare pace e insegnare amore alla famiglia? Abbiamo capito bene?
R: Lo ribadisco. Le due donne di casa mi hanno scoperta. I miei sguardi troppo perspicaci e il mio fascino magnetico mi hanno tradita. L’uomo non c’è ancora arrivato, ma sono uomini.. Si capisce.
D: Celestina, cosa vorrebbe dire alla sua famiglia?
R: Che li amo tanto e che non me ne andrò sinché la mia missione sarà compiuta, quindi di stare sereni. Vorrei tanto incontrare l’anima gemella – un gatto degno del mio lignaggio, s’intende!-, che mi facessero liberamente salire sul tavolo mentre mangiano, essendo io a tutti gli effetti membro della famiglia. Ma ciò a cui terrei di più e che aprissero la finestra quando ci sono i piccioni in terrazza, in modo da poter loro dimostrare le abili doti da cacciatrice. Per il resto son soddisfatta.
D: Pensa che le sue richieste sarebbero ascoltate se lei in cambio non scomparisse?
R: Non scherziamo, io non accetto condizioni alle mie richieste. Io derivo dalle divinità egizie, questi umani al massimo dai bronzetti nuragici!!!
D: Non ha tutti torti! Grazie Celestina per aver miagolato, cosa rara, e per aver risposto alle nostre domande.
R: E’ stato un piacere per me. Sono ore che mi liscio la coda per i vostri lettori. E poi io sono nata per i riflettori. Una leccata a tutti.