“Non abbiate paura della libertà” di Rebecca C. Storia di emancipazione dallo schiavismo della prostituzione.

Oggetto: presentazione del libro-denuncia

Non abbiate paura della libertà” di Rebecca C.

Storia di emancipazione dallo schiavismo della prostituzione.

 

Giovedì 13 dicembre, alle ore 18 presso la Sala Conferenze Fondazione di Sardegna di Cagliari si terrà la prima presentazione del libro “Non abbiate paura della libertà” di Rebecca C. edito dalla Kita Edizioni di Cagliari.

Rebecca C. è lo pseudonimo di una giovane donna di origini nigeriane, che scrive questo libro durante la sua permanenza in una struttura protetta della Sardegna, dove vengono portati avanti i programmi di protezione sociale per vittime di tratta e grave sfruttamento, perlopiù ai fini di prostituzione.

 

 

 

 

 

 

 

L’autrice non sarà presente per ovvi motivi di incolumità personale, fatto che l’ha portata a vivere fuori dall’Italia, inserita in un progetto di protezione e integrazione sociale.

A riflettere sul testo e ad allargare la discussione sui temi più ampi dell’immigrazione e dell’accoglienza in Europa, e in particolare in Sardegna, sono stati invitati le operatrici del Progetto Elen Joy Anna Cordedda e Tonia Cattari, che hanno supportato l’autrice nel suo percorso di emancipazione e di scrittura, il giornalista di Videolina Paolo Matta da sempre impegnato nelle tematiche del sociale e della spiritualità, il Sindaco di Macomer, Antonio Onorato Succu, uno dei primi sindaci sardi fautori del progetto di accoglienza SPRAR (progetto di Micro-Accoglienza diffusa) e l’Assessore agli Affari regionali Filippo Spanu impegnato in prima linea in importanti progetti di cooperazione internazionale tra la Sardegna e diversi Paesi africani (Uganda, Senegal, Costa d’Avorio, Tunisia e altri).

L’incontro sarà moderato dall’editrice Ornella Demuru, che ha pubblicato il libro in collaborazione con la Congregazione delle Figlie della Carità e la Fondazione di Sardegna.

Si tratta di un breve racconto, denso di umanità e dolore allo stesso tempo.
Un testo che vuole avere un duplice scopo: da un lato la denuncia sociale e quindi lo svelamento di una realtà volutamente nascosta dalla società, quello della prostituzione e della sua rete criminale, e dall’altro un richiamo, un monito verso  tutti quelli che sono i protagonisti di questo mondo criminale: verso le famiglie d’origine, complici di aver abbandonato le proprie figlie a questo destino, verso le varie figure chiave che in Europa si occupano di inserire con la violenza le numerose ragazze, spesso minorenni, nel sistema schiavistico della prostituzione, ma è soprattutto verso le proprie coetanee che Rebecca C. si rivolge, cioè coloro che sono ancora lì, sulla strada, vittime, come lo è stata lei, di quella vasta e intricata rete criminale dello sfruttamento sessuale.
Si rivolge loro invitandole ad emanciparsi, ad abbandonare la strada, a scegliere la libertà.

 

 

Condividi su:

    Comments are closed.