PRESENTAZIONE DEL LIBRO I MOVIMENTI DEGLI ANNI SETTANTA TRA SARDEGNA E CONTINENTE – SASSARI MARTEDI 20 MARZO ORE 17 BIBLIOTECA COMUNALE

Attraverso richiami alle vite vissute, alle amicizie, agli affetti, alle relazioni che si confrontavano in anni intensi e tumultuosi, i contributi del volume, edito da Condaghes nel 2017, si offrono allo sguardo presente con sincera ricerca della verità e a volte con dolente scetticismo. Nelle testimonianze che figurano nel libro, curato da Federico Francioni e Loredana Rosenkranz, non emerge un nostalgico ripiegamento sul passato, tanto meno l’assurda convinzione di aver capito tutto; si fa spazio, al contrario, l’esigenza critica di cogliere quanto è ancora vivo di quel decennio e vale la pena di raccontare.

La consapevolezza di fare qualcosa di nuovo richiama quanto di bello c’è nella politica: fare impresa collettiva, convergere su un obiettivo nel rispetto delle differenze, avere e realizzare un progetto. Il taglio esplora la dimensione del territorio e rievoca l’orizzonte, comune a diverse generazioni, dei movimenti che legarono Sassari, la Sardegna e il suo oltre, “il Continente”.

Contro l’immagine dominante di una Sardegna tagliata fuori dal flusso delle idee di rottura e cambiamento che contagiarono il mondo intero, si delinea un’isola-laboratorio in cui, anche nella seconda metà degli anni Settanta, il “riflusso” è contrastato da una persistente volontà partecipativa e oppositiva.

Cardine di questa opera è il ricordo di un giovane compagno, Riccardo Lai, troppo presto perduto all’affetto di molti, alla politica e all’impegno civile.

Il libro consente di muoversi in libertà sui temi che più interessano e può essere letto dalla fine verso il principio o solo per segmenti – giovani studenti e operai nelle città, femminismi, politica organizzata, radio libere e teatro politico – senza che il suo filo conduttore rischi di perdersi per strada. La sollecitazione che muove dai contributi degli autori intende spingere il lettore a riappropriarsi del proprio tempo, ad accoglierlo senza incasellarlo schematicamente, andando oltre determinate velleità interpretative o superficiali identificazioni generazionali.

 

 

 

 

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