Moschea Milano, l’accordo tra Sala e Scola: “Diritto di culto a tutte le fedi”, di Zita Dazzi
In città 120mila musulmani aspettano che venga realizzato un luogo in cui pregare. Sala: “Grazie alla Chiesa per la sua opera di dialogo interreligioso”
Accordo sulla moschea fra il nuovo sindaco Beppe Sala e l’arcivescovo di Milano Angelo Scola al loro primo incontro in Curia. Un incontro annunciato da Sala subito dopo l’elezione e organizzato in tutta fretta nella seconda uscita istituzionale del nuovo sindaco. All’uscita i due hanno avuto parole chiarissime sull’intento comune di garantire il diritto di culto a tutte le fedi, compresa quella islamica. Sala ha ringraziato la Chiesa per la sua “opera a favore del dialogo interreligioso” e ha accolto l’appello di Scola a favore della concessione concreta di autorizzazioni a chi chiede di costruire un luogo per le attività religiose.
A Milano ci sono oltre 120mila fedeli musulmani ma ancora non è stata realizzata quella moschea che era stata promessa cinque anni fa nella campagna elettorale di Giuliano Pisapia. “Ci siamo impegnati a lavorare insieme, ad aiutarci e sostenerci affinché il dialogo interreligioso sia portatore di integrazione vera – ha esordito il neo sindaco parlando accanto al cardinale che annuiva visibilmente soddisfatto – concordiamo sul fatto che un luogo di culto deve essere garantito a tutti, certo, con il rispetto di regole chiare e nella trasparenza, per avere modo di controllare quel che avviene all’interno di questo centro di preghiera. Ringrazio il cardinale e la chiesa per tutto quel che hanno fatto per tenere le fila di questo dialogo fra le fedi e non farlo scemare”.
L’arcivescovo nel corso degli ultimi anni ha lanciato reiterati appelli alle istituzioni cittadine perchè si concretizzasse l’impegno a favorire una moschea dove gli islamici possano pregare senza essere più costretti a utilizzare le attuali sedi prive di autorizzazioni e di controlli. Sala già in campagna elettorale si era detto favorevole a questa ipotesi e aveva promesso di dar corso ai progetti iniziati dalla giunta Pisapia per l’assegnazione di aree dove costruire i nuovi luoghi di culto. Sul tema, il suo avversario Parisi si era invece dichiarato sempre molto perplesso, arrivando a promettere che sull’area ex palasharp sarebbe sorto un centro sportivo e non una moschea come previsto dalle procedure avviate da Pisapia.
Il cardinale e il sindaco hanno poi concordato un impegno comune per sostenere le fasce povere della popolazione nelle periferie, con interventi contro il degrado dei quartieri popolari. Sostegno anche alle popolazioni immigrate: “Occorre una Proposta che garantisca la sicurezza e che nello stesso tempo non rinunci all’accoglienza”, ha sottolineato Scola, chiedendo sostegno anche per le scuole cattoliche e le associazioni del terzo settore che aiutano i poveri.
Il corriere della sera, 25 giugno 2016