Basta con il rumore nel centro storico di Cagliari! Documento del comitato cittadino RUMORE NO GRAZIE.

OGGI,  martedì 24 maggio 2016 ore 19,00,  INCONTRO  con i candidati alla carica di Sindaco della città di Cagliari.


IL COMITATO RUMORE NO GRAZIE, in occasione delle elezioni amministrative cittadine, pro­pone un incontro di riflessione alla presenza dei candidati alla carica di Sindaco, sul fenomeno drammatico dell’inquinamento acustico in città.

Nulla che non sia già previsto nelle leggi dello Stato, nelle leggi e nelle direttive della Regione, nelle norme regolamentari del Comune, nelle Raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, nelle Direttive dell’Unione Europea. Provvedimenti costantemente violati e disattesi.

Si chiede ai candidati a Sindaco della città di Cagliari un rigoroso impegno per la loro applicazione e un accoglimen­to chiaro e certo delle Proposte del Comitato Rumore no Grazie per affermare il primato costituzionale del diritto dei cittadini alla tutela della salute, della vita, dell’ambiente, del patrimonio storico, artistico e architettonico.

In una città che rispetti, prima di tutti, i bambini e le lora madri, i malati e gli anziani e i valori civili del benessere sul malessere acustico e sulle sue nefaste conseguenze: decine di migliaia di morti premature, di ricoveri ospedalieri e milioni di malati ogni anno. Non bisogna indugiare un’ora di più per liberare la città da ogni forma di inquinamento e per aprire la città alla serenità, alla vita e alla partecipazione intelligente e colta degli uomini e delle donne di buona volontà.

PROPOSTE DEL COMITATO RUMORE NO GRAZIE

1. Applicazione rigorosa e puntuale delle norme nazionali, regionali e comunali e delle indicazioni dell’Unione Europea in materia di inquinamento acustico.

2.  Impegno del Comune di Cagliari contro l’inquinamento acustico sul solco degli indirizzi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Agenzia Europea dell’ Ambiente, del Ministero della Salute.

3. Applicazione del Piano Acustico Comunale con l’obbiettivo primario di rendere operativi i ”Valori acustici di qualità” (riduzione di tre decibel dei rumori massimi ammessi) entro il 2019.

4. L’installazione immediata di Centraline di rilevamento fonometrico a partire dai quartieri (Stampace e Marina) per i quali sono stati già certificati dalla Regione – ARP AS livelli d’inquinamento acustico talmente gravi da costituire pericolo per la salute e per l’ambiente (accertati livelli di rumore notturni superiori a 70 decibel che sono persino vietati nelle aree industriali di giorno).

5. Predisposizione entro sei mesi dall’avvio della legislatura dei Piani di Risanamento Acustico per Stampace e Marina. Piani che per legge dovevano essere avviati nel 2013 (Stampace) e nel 2014 (Marina) come richiesto dalla Regione Sarda. Ma la Regione poteva fare ben di più: nell’i­nerzia più assoluta del Comune poteva esercitare i poteri sostitutivi conferiti dalla legge 447/1995 (art.4 comma11ett.b) e predisporre i Piani di Risanamento Acustico per Marina e Stampace. Non lo ha fatto.

6. Elaborazione e presentazione, entro il 2017, della Prima Relazione Bien­nale sullo Stato Acustico della Città. Doveva essere presentata nel 1996 e le altre sarebbero dovute seguire nei bienni successivi. La Giunta in carica ne avrebbe dovuto presentare tre.

7. Istituzione di una Consulta civica per la tutela della salute e dell’ambiente dall’inquinamento acustico che comprenda ARPAS, Associazioni ambientaliste, Comitati di Cittadini, Associazioni d’imprese, specialisti delle ASL nello studio degli effetti del rumore (effetti psicopatologici: complesso da stress, ipertensione, malattie ischemiche cardiache, aggressività; effetti sui gruppi più vulnerabili: bambini, anziani, malati, lavoratori turnisti; disfunzioni uditive: tinnito, innalza­mento soglia uditiva, sordità, fischi; effetti biologici durante il sonno: aumento del battito cardiaco, eccitazione, cambiamenti di fase del sonno, alterazioni ormonali e risvegli improvvisi … ).

8. Convocazione entro il 2017 di una Conferenza sul tema dell’inquinamento acustico e degli effetti del rumore sulla salute e sull’ambiente.

9. Costituzione di un Nucleo di Vigili Urbani specializzato nella prevenzione e nella lotta  all’inquinamento acustico dotato di adeguata strumentazione tecnica e con numero  telefonico amico rivolto ai cittadini, attivo 24 ore al giorno.

10. Rispetto dell’obbligo di presentazione, da parte dei pubblici esercenti, della Valutazione d’Impatto Acustico Ambientale per occupazione di suolo pubblico per mescita e ristorazione all’aperto. Le certificazioni di Valutazione d’Impatto Acustico devono acquisire il parere favorevole dell’ARPAS se l’attività dei pubblici esercizi si protrae dopo le ore 22,00 (modello comune di Milano). Sino ad oggi tutte le autorizzazioni di occupazione del suolo pubblico per mescita e ristorazione sono state accordate con atti illegittimi. Così pure le autorizzazioni per Manifestazioni rumorose temporanee, comprese quelle di fine anno 2015.

11. Revisione del Regolamento per la concessione del suolo pubblico per mescita e ristorazio­ne all’aperto per adeguarlo ai principi di cui al punto 10) e per ampliare la distanza degli spazi deputati alla mescita dalle porte d’ingresso e dalle finestre dei residenti, oggi fissata in 150 cm. . Non si conosce un caso simile in Italia. A Nuoro questa distanza è di 5 metri. La distanza di 150 cm costringe al fumo passivo chi abita negli appartamenti sovrastanti, soprattutto al primo piano. Sono già state emesse sentenze di condanna in merito.

12. Coordinamento del Regolamento per la concessione del suolo pubblico e del Piano Acustico Comunale, strumenti di governo del territorio che interagiscono, o lo dovrebbero, in materia di prevenzione dell’inquinamento acustico. Questi due Atti amministrativi pur essendo stati appro­vati a distanza di due settimane sono stati concepiti ed elaborati l’uno ignorando l’altro, in separati uffici, palesando da subito chiare e leggibili contraddizioni.

13. Revisione immediata dell’articolo 36 del Regolamento Acustico che disciplina le autorizzazioni in deroga per le manifestazioni rumorose temporanee, cioè per i casi ai quali si accorda in via del tutto eccezionale di superare i limiti di rumore massimo ammesso nei diversi quartieri. Proprio perché il superamento dei limiti ha effetti negativi sulla salute e sull’ambiente, è necessaria un’autorizzazione speciale e il parere favorevole della Regione - ARPAS. Il nuovo Piano Acustico fresco di approvazione prevede che possano essere concesse circa 14 mila deroghe all ‘anno.

Un’assurdità!.

14. Campagnadi sensibilizzazione a tutti i livelli, a partire dalle scuole, sui   danni del rumore sulla salute e la vita delle persone e sull’ambiente.

 

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