Attentati Parigi: 13 mosse per il trionfo definitivo dell’Isis,secondo Marco Travaglio
Tredici mosse per “garantire la vittoria finale” dell’Isis. Bastano una serie di “semplici accorgimenti”, scrive i in un editoriale Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, che elenca in tredici punti i tanti errori commessi dall’Occidente, dall’Europa e dall’Italia in particolare. Ne pubblichiamo alcuni stralci.
1) “Nominare Maurizio Belpietro direttore del Tg1, Giuliano Ferrara del Tg2 e Magdi Allam del Tg3 [...] Titoli come quello di Libero “Islamici bastardi” opportunamente rilanciati a reti unificate, conquisteranno alla causa dell’Isis tutti i musulmani d’Italia, compresi i pochi moderati e agnostici rimasti”.
2) “Confermare il Giubileo di Roma nelle date e nei luoghi prefissati, anziché rinviarlo a tempi migliori in segno di lutto e per motivi di sicurezza [...] agevolerà di molto il lavoro dei bombaroli”.
3) “Lasciare la guida del Ministero dell’Interno ad Angelino Alfano, garanzia di competenza, serietà e prontezza di riflessi. In una parola: di intelligence.
4) “Continuare a pagare lauti riscatti in dollari o in euro sonanti in cambio della liberazione degli italiani presi in ostaggio.
5) “Seguitare a vendere armi a tutti gli Stati e a tutte le milizie esistenti nel mondo attraverso la nostra industria bellica”
6) “Intrattenere affettuosi rapporti diplomatici e commerciali con gli emirati del Golfo, noti finanziatori del fondamentalismo islamico [...] al grido spensierato di pecunia non olet”
7) “Fare la guerra all’Isis non direttamente e via terra e coinvolgendo il maggior numero di paesi arabi, ma in ordine sparso e per procura e dall’alto”
“Sostenere, in base all’astuta teoria del male minore, tiranni sanguinari e golpisti come Al Sisi e Assad (e in passato Gheddafi e Saddam Hussein) e governi fantoccio ipercorrotti”.
9) “Restare a pie’ fermo in Afghanistan [...] affinché sia chiaro a tutto il mondo islamico che decidiamo noi da chi devono essere governati loro”.
10) “Disprezzare, insultare, criminalizzare tutti i rifugiati equiparandoli ai clandestini ed equiparare tutti i clandestini ai terroristi.
11) “Evitare accuratamente discorsi come integrazione, accoglienza, assistenza, ospitalità e misericordia nei confronti di chi fugge da paesi in preda alla guerra o al terrorismo o alla dittatura o alla carestia; e negare loro moschee, abitazioni, lavori e trattamenti umani, per evitare che abbiano mai qualcosa da perdere quando qualcuno gli propone di farsi esplodere”
12) “Tagliare ancora i fondi e gli organici alle forze dell’ordine e di intelligence e al contempo tollerare gli affari con i paradisi fiscali e imporre limiti sempre più stringenti alle intercettazioni e alla tracciabilità del denaro”.
13) “Reagire alla strage di Parigi con la legge del taglione”.
“Ancora qualche sforzo – conclude Marco Travaglio sul Fatto – e l’obiettivo finale di perdere definitivamente la guerra sarà raggiunto. Ce la possiamo fare”.
Il Fatto Quotidiano,Pubblicato: 15/11/2015