G20, Renzi-Putin: “Strategia comune con Usa”. Bozza: “Lotta contro chi finanzia terroristi”

La risposta agli attentati di Parigi da parte dei Grandi riuniti ad Antalya. Tra le misure il rafforzamento della sicurezza aerea e il blocco della propaganda via web. Colloquio tra Obama e presidente russo su crisi siriana.

 

(ap)ANTALYA. Più sicurezza nel settore dell’aviazione, lotta contro chi finanzia i terroristi e blocco a propaganda sul web: sono alcuni dei punti della bozza del documento in 9 punti dedicato al terrorismo che sarà allegato alle conclusioni del G20 che terminerà oggi in Turchia. La voce è unanime: combattere uniti per sconfiggere il terrore che, con gli attacchi di Ankara e Parigi, ha messo in atto “un inaccettabile affronto contro a tutta l’umanità”. “Dal G20 arriva il segnale che siamo più forti del terrorismo”, ha ribadito la cancelliera Angela  Merkel, che ha annunciato che nel 2017 il G20 sarà in Germania.

“Spero che anche il G20 faccia fare un passo avanti in direzione di quanto fatto al tavolo di Vienna: c’è la necessità di un accordo ampio con protagonisti gli Usa assieme a Europa e Russia e con il coinvolgimento dei paesi arabi…Abbiamo bisogno di mostrare l’unità. E prima di tutto, questa unità, deve essere mostrata nella lotta contro il terrorismo”. È il messaggio di Matteo Renzi al termine di un colloquio bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin al vertice. “Il terrorismo – dice il premier – non si risolve con interventi limitati”. Nel loro bilaterale Putin e il premier italiano Matteo Renzi hanno discusso, tra l’altro, della possibilità di ridurre le limitazioni dei visti senza attendere progressi nei negoziati tra Mosca e Bruxelles. E per quanto riguarda le misure italiane aggiunge: “La legge di stabilità entra in Parlamento con un aumento degli stanziamenti per la sicurezza. Poi se il Parlamento vuole discutere per aumentarli ancora noi siamo disponibili. Ma il punto è che i fondi sono aumentati”.

Combattere uniti. Oltre a Renzi, il presidente Russo ha incontrato il premier britannico David Cameron e, a quanto pare, quest’ultimo ha teso la mano al capo del Cremlino: il premier britannico si dice oggi pronto a fare “compromessi” con la Russia per contrastare insieme l’Is. L’apertura appare confermata in qualche modo dallo stesso Putin, il quale, pur notando come i rapporti russo-britannici “non siano proprio al meglio”, ha dato atto a Cameron d’aver condiviso con lui dati dell’intelligence di Londra dopo lo schianto dell’aereo russo nel Sinai. “I recenti tragici eventi in Francia dimostrano che dobbiamo – e che avremmo dovuto farlo molto tempo fa – unire le forze nella lotta contro il terrorismo”, ha detto Putin. Il presidente russo ha, poi, parlato con il cancelliere tedesco: i due hanno discusso di lotta contro il terrorismo e della situazione in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Rafforzamento sicurezza aerea. I leader del G20 sono “preoccupati per il notevole e crescente flusso dei ‘foreign terrorist fighters’ per la minaccia che rappresentano per tutti gli stati, includendo le nazioni di origine, di transito e di destinazione”. È quanto si legge nella bozza del comunicato che il G20 di Antalya dedicherà alla lotta al terrorismo. “Siamo determinati ad affrontare questa minaccia rafforzando la nostra cooperazione e sviluppando misure significative per prevenire e contrastare questo fenomeno, comprese la condivisione di informazioni, il controllo delle frontiere per tracciare gli spostamenti, misure di prevenzione ed una appropriata risposta della giustizia penale”. Inoltre “lavoreremo insieme per rafforzare la sicurezza dell’aviazione globale”.

Congelamento flusso finanziario a terrorismo. Il G20 si era aperto con minuto di silenzio per le vittime dei tragici attacchi a Parigi. La lotta al terrorismo riguarda anche gli “asset finanziari”, il contrasto alle risorse che lo sostengono, ha detto il presidente turco Recyp Erdogan nel discorso di apertura. “Rimaniamo impegnati a fronteggiare i canali di finanziamento del terrorismo, in particolare implementando la cooperazione e lo scambio di informazioni e il congelamento degli asset del terrorismo e di finanziamento alla criminalità” si legge nella bozza della Dichiarazione finale del G20 in cui si parla anche di “sanzioni finanziarie ai regimi collegati al terrorismo o che finanziano i terroristi”. Nel documento, tra le altre cose, si prevede l’impegno per bloccare “il flusso di foreign fighter” con un’implementazione “della cooperazione e lo sviluppo di rilevanti misure per prevenire e combattere questo fenomeno”.

Blocco a propaganda su web. Occorre “contrastare la propaganda terrorista e impedire ai terroristi di sfruttare la tecnologia, le comunicazioni e le risorse per incitare d atti di terrorismo, anche attraverso internet”, si legge ancora nella bozza del documento in 9 punti dedicato al terrorismo che sarà allegato alle conclusioni del G20. Inoltre, si legge ancora, “devono essere prevenuti gli incoraggiamenti del terrorismo, l’incitamento ad atti di terrorismo e la glorificazione della violenza. Riconosciamo il bisogno a tutti i livelli di lavorare attivamente per prevenire l’estremismo violento e sostenere la società civile nel coinvolgere i giovani e promuovere l’inclusione di tutti i membri della società”.

Terrore non va associato a religione. I leader del G20 sono d’accordo nel condannare tutti gli atti, i metodi e le pratiche del terrorismo, le quali non possono essere giustificate per nessun motivo, a prescindere dalle loro motivazioni, in tutte le loro forme e manifestazioni, commesse ovunque e da chiunque, si legge nella bozza di risoluzione. Il terrorismo, sottolinea la bozza, bozza, non può in alcun modo essere associato ad una religione o a una nazionalità, civiltà o gruppo etnico.

Obama-Putin: “Necessaria transizione politica”. Ma soprattutto i lavori sono stati aperti dal colloquio tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ed il presidente russo Vladimir Putin: “Risolvere il conflitto in Siria è più che mai un imperativo alla luce degli attacchi di Parigi”, hanno concordato i due leader, secondo quanto riportato dalla Casa Bianca, condividendo la necessità di un immediato cessate il fuoco a quella di una transizione politica che parta da una mediazione dell’Onu tra il regime di Damasco e i rappresentanti dell’opposizione. “Non è realistico” aspettarsi che un incontro di 20 minuti tra Putin e Obama segni una svolta, tra Russia e Usa “rimangono differenze di opinioni”, ma vi è la compressione della necessità del dialogo, ha specificato il portavoce del Cremlino, secondo il quale comunque il bilaterale tra i due leader è stato comunque “costruttivo”. A margine dei lavori il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Ben Rhodes ha annunciato che gli Usa stanno lavorando con la Francia per intensificare i raid aerei contro l’Is in Siria e Iraq.

Raid nel sud-est turco, kamikaze si fa esplodere. Ieri un militante dell’Is si è fatto saltare in aria durante un raid della polizia nel sud-est della Turchia vicino al confine con la Siria, ferendo 5 agenti. Il blitz era scattato nell’ambito dell’indagine sugli attentati di Ankara del 10 ottobre nel quale sono rimaste uccise 102 persone. Uno degli autori delle esplosioni di Ankara era stato identificato come un membro dello Stato islamico il cui fratello aveva condottoun attentato suicida a luglio a Suruc, nei pressi del confine siriano.

 

LA REPUBBLICA, 16 novembre 2015

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