Ricordati di salvare … la Sardegna, l’Italia, il mondo.

Domenica 18 la FAI Marathon 2015, legata alla campagna nazionale di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, a Cagliari coinvolgerà sette luoghi da scoprire tra il quartiere Castello e Sa Duchessa, con dibattiti, presentazioni di siti e collezioni, concerti con un doppio percorso: il primo dalle 10:00 alle 14:00, coinvolgerà i primi cinque; il secondo dalle 15:00 alle 19:00, i restanti tre.

1.Palazzo del Rettorato, Via Università 32/40. Articolato in due porzioni, una dell’Università e l’altra del Mibact, fu progettato da Saverio Belgrano su incarico di Carlo Emanuele III che rilanciò l’Università con questo imponente complesso, inaugurato tra il 1770 e il 1778. Dotato di due cortili ha una facciata con ampie finestre e lesene, e due portali: quello del Rettorato, sormontato da un timpano curvilineo spezzato, introduce ad un atrio con quattro statue bronzee e una romana, in marmo; quello dell’ex Seminario, in stile tardobarocco, porta alla Cappella, con soffitto affrescato, alla Collezione Piloni e alla Sala Settecentesca, al primo piano.

1.1. Collezione Piloni, Via Università 32. Con i suoi 900 pezzi, spazia dalla filatelia alla cartografia, dalla pittura agli acquarelli, dalla gioielleria ai tappetti e arazzi sardi. Notevoli i dipinti di Michele Cavaro e di Antioco Mainas; le tempere con vedute della Sardegna di Philippine della Marmora; i pittori sardi del ’900; le stampe di costumi del 1800.

2. Casamento Scolastico di Santa Caterina. Eretto dove nel 1641 fu edificato il monastero delle domenicane su preesistenze romane e medievali. La scuola, in funzione dal 1908, si distingue per le esperienze didattiche innovative che consolidano la memoria storica dell’edificio.

3. Dipartimento di Architettura, Via Corte d’Appello 87. Il Collegio dei Gesuiti fu progettato da Giandomenico da Verdina, attivo tra il 1565 e il 1569, una volta che i religiosi, a Cagliari dal 1564, acquistarono porzioni della judaria. Seguì (1725/1773) la sistemazione dell’architetto piemontese Antonio Felice De Vincenti, e il passaggio del complesso al Demanio di Stato. Dopo diverse destinazioni, dal 1941 fu acquisito all’Università.

3.1. Chiesa di Santa Maria del Monte, Via Corte d’Appello, connessa senza soluzione con l’ex Collegio dei Gesuiti. Già sede della Confraternita omonima fondata nel primo ‘500, che assicurava la sepoltura dei condannati a morte, fu costruita intorno al 1568 in due fasi, la prima tardogotica e la seconda di gusto rinascimentale. Oggi è affidata al Sovrano Ordine Militare di Malta.

Il secondo percorso dalle 15:00 alle 19:00 coinvolge due preziosi tesori poco noti ai più.
4.Orto Botanico, Via Sant’Ignazio da Laconi. Situato nella valle di Palabanda dove nel 1812 si riunivano i congiurati contro la monarchia sabauda, poi giustiziati, compreso Salvatore Cadeddu, proprietario del fondo, acquistato nel 1858 e sistemato sei anni dopo da Patrizio Gennari. Negli anni Venti del ‘900 ne fu direttrice Eva Mameli, madre di Italo Calvino. L’Orto Botanico offre motivi di interesse scientifico per lo studioso e di curiosità per il visitatore: piante tropicali e succulente, alberi rari, un palmeto di grande valore e il giardino dei semplici con le erbe medicinali, rigorosamente classificate con l’indicazione delle cure e dei rimedi. Si possono visitare anche una cisterna romana, una cava, tracce di impianto idrico e altri resti archeologici, che con l’Anfiteatro romano sarebbe bello poter visitare congiuntamente.

5. Museo sardo di Geologia e Paleontologia “Domenico Lovisato” e Museo di Mineralogia “Leonardo De Prunner”, Via Trentino. Ospitati nel Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche ebbero origine nel 1806 quando Carlo Felice donò le sue collezioni alla Regia Università di Cagliari. Dopo varie sedi, il loro trasferimento nell’attuale avvenne nel 1957. Le collezioni di mineralogia includono oltre 8000 pezzi provenienti da diverse parti del mondo. Quelle geo-paleontologiche, principalmente di esemplari sardi, ammontano a 30.000 unità. Documenti e strumenti scientifici storici arricchiscono l’esposizione che ripercorre la storia geologica della nostra isola.

La Fai Marathon 2015 a Cagliari sarà animata da dibattiti, musica, presentazione di musei e di siti. Nella prestigiosa Sala Settecentesca della Biblioteca universitaria Francesco Pilia al violino e Matteo Cau alla chitarra, dalle 10:00 alle 14:00, si alterneranno al pianista Romeo Scaccia. Nelle stesse ore laCollezione Piloni e la Cappella Tridentina, saranno presentate dalle storiche dell’arte Pamela Ladogana e Anna Maria Saiu, dal geologo Fausto Pani, e dall’antropologa Susanna Paulis.

Nell’Aula Magna del Rettorato alle 10:30 Ester Gessa, direttrice della Biblioteca universitaria, Nereide Rudas, psichiatra, Antonietta Mazzette, sociologa, Maria Antonietta Mongiu, presidente FAI Sardegna, coordinate dalla giornalista Susi Ronchi, presenteranno “Carezze di sangue” di Maria Francesca Chiappe, presente l’autrice.

Alle 11:30 nella Sala Settecentesca Maria Del Zompo, Rettore Università di Cagliari, e Francesco Cucca, Direttore dell’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica del CNR, coordinati dal giornalista Romano Cannas, si confronteranno su “Frontiere della genetica in Sardegna”. Nella Scuola Santa Caterina, dalle 10:00 alle 14:00, gli alunni gestiranno guide e animazione.

Dalle 10:30 nel Casamento Scolastico Santa Caterina sarà trasmessa una demo di “Il primo miglio“, docufilm sull’apertura dell’ex Carcere di Buoncammino nelle Giornate Fai Primavera 2015. Alle 11:00 le docenti Rita Sanna e Concettina Ghisu, lo storico dell’arte della Delegazione Fai di Cagliari Franco Masala e la dirigente scolastica Rosa Maria Manca, coordinati dal giornalista Paolo Matta, si confronteranno in “Per una didattica della storia e del paesaggio“.

Dalle 10:00 nel Dipartimento di Architettura, in Via Corte d’Appello, visite e laboratori con gli studenti mentre i docenti, tra cui Antonello Sanna, Carlo Aymerich, Enrico Corti, terranno “Conversazioni d’Architettura” . Nell’adiacente chiesa di Santa Maria del Monte i rappresentanti del Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri di Malta cureranno le visite.

Al pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00 sarà la volta delle visite ai Musei di Geologia e Paleontologia “Domenico Lovisato” e di Mineralogia “Leonardo De Prunner” con gli studenti ed i geologi Gian Luigi Pillola e Fausto Pani. Nelle stesse ore all’Orto Botanico i botanici Gabriella Orrù, Alessandra Caddeo, Roberta Lai, Andrea Lallai accompagneranno i visitatori nei percorsi tematici.

La Sala Conferenze dell’Orto Botanico, ospiterà alle 16:00Paesaggio e biodiversità, ricchezze da tutelare“, dibattito con Annalena Cogoni, direttrice dell’Orto Botanico, Gianluca Iriti, botanico, Sergio Vacca, geopedologo, Giuseppe Pulina, commissario Ente Foreste, Pietro Ciarlo, costituzionalista, coordinati da Franco Siddi, del CdA Rai.

Alle 17:00 nel Gazebo Pietro Picciau, giornalista e scrittore, Giampaolo Salice, Luciano Carta e Gian Luca Scroccu, storici, Salvatore Cubeddu, sociologo Fondazione Sardinia, Nicolò Migheli, sociologo, coordinati da Giuseppe Seche, storico del Fai giovani Cagliari, animeranno “I fatti di Palabanda. Itinerario di informazione sulla Congiura del 1812“.

 

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