Non fare come in Russia! L’alternativa democratica e riformista di Filippo Turati al comunismo e al fascismo, di Vincenzo Medde
Domani, 15 gennaio, ricorre il centenario del XVII congresso del PSI a Livorno, dal quale si distaccherà, il 21 gennaio 1921, il Partito Comunista d’Italia sotto la guida di Amedeo Bordiga, Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. Il loro principale avversario era Filippo Turati, leader dei socialisti riformisti.
Sommario del saggio: 1. Premessa. 2. Una rivoluzione bolscevica in Italia non è né auspicabile né possibile. 3. Integrare le masse nella vita dello stato. 4. Retroterra e preparazione di un organico programma di riforme. 5. Rifare l’Italia: la proposta centrale. 6. Rifare l’Italia: articolazione del programma. 7. Il problema della piccola e media borghesia in Turati e in Gramsci. 8. La crisi e l’urgenza del momento storico. (Questo saggio è tratto dal sito icoNUR del prof. Vincenzo Medde, che ringraziamo per la gentile concessione).
Filippo Turati