SA CHISTIONE SARDA IN SU PENSIERU DE ANTONI PIGLIARU E MIALINU PIRA, di Federico Francioni
Sommario: Comente istèrrida: s’eredidade de Antoni Gramsci – S’eredidade de Pigliaru – S’eredidade de Mialinu Pira: su problema de s’iscola in Sardigna – Pro l’agabbare.
Pubblichiamo di seguito la relazione di Federico Francioni al Convegno organizzato a Saronno (Varese) per Sa die de sa Sardigna dalla Fasi (Federazione associazioni sarde in Italia), dal Circolo “Grazia Deledda” di Saronno, dal Comune di Saronno e dalla Regione autonoma della Sardegna (Assessorato al Lavoro). Il tema dell’incontro, tenutosi il 27 aprile, era: “Antonio Pigliaru e Michelangelo Pira: la cultura al servizio dell’autocoscienza e del riscatto della comunità sarda”. Nel salone dell’Hotel della Rotonda, alla presenza di un pubblico folto e partecipe, di dirigenti e soci dei circoli degli emigrati in Lombardia, hanno preso la parola: Luciano Aru, presidente del Circolo di Saronno; il sindaco di Saronno Alessandro Fagioli; Giuseppe Tiana, coordinatore della Circoscrizione Centro-Nord dei Circoli della Lombardia; Serafina Mascia, presidente della Fasi; Tonino Mulas, presidente onorario dello stesso organismo. Hanno svolto le relazioni: Paolo Pulina (vicepresidente e responsabile per la Cultura e per l’Informazione della Fasi, che ha parlato delle vicende storiche del triennio rivoluzionario sardo 1793-96); Antonio Delogu (già docente di Filosofia morale nell’Università di Sassari, curatore e autore di svariati saggi di e su Pigliaru); lo stesso Francioni e Salvatore Tola, studioso della poesia e della letteratura in sardo, nonché autore di un documentato volume su “Ichnusa”, la rivista diretta da Pigliaru. A Saronno le manifestazioni per Sa die hanno avuto un seguito anche al mattino ed al pomeriggio di domenica 28 aprile.