LA PERSISTENZA DELLE NAZIONI, di Giovanni Bernardini
Parla lo psicologo sociale MICHAEL BILLIG (nella FOTO) che negli anni Novanta, in controtendenza rispetto al pensiero globalista e cosmopolita, giudicava ancora robuste e stabili le appartenenze dei cittadini ai rispettivi Stati. “I simboli di queste identità, dalle bandiere alle banconote, sono talmente visibili che non li notiamo più. Ci accorgiamo oggi della loro potenza perché le forze populiste ne hanno fatto strumenti di lotta politica contro le élite culturali accusate di trascurare i problemi d’insicurezza dei ceti umili”.