Ora l’identità piace a sinistra, di Ernesto Galli della Loggia
Sull’«Espresso» dell’8 luglio scorso è apparso un articolo in cui il filosofo Roberto Esposito, prendendo spunto dal film Stefan Zweig: Farewell to Europe («Addio all’Europa», 2016) della regista tedesca Maria Schrader, richiamava alcune osservazioni del grande scrittore ebreo austriaco. Nei discorsi dei primi anni Trenta raccolti nel volume Appello agli europei(traduzione di Leonella Basiglini, Skira, 2015) Zweig sottolineava la necessità «di conferire visibilità e passione all’idea di Europa» per sconfiggere il nazionalismo allora dilagante nelle forme totalitarie del fascismo e del nazionalsocialismo. Nello stesso articolo Esposito rievocava anche l’opera di Julien Benda Discorso alla nazione europea (traduzione di Ada Caporali, Aragno, 2013), nella quale il filosofo francese sosteneva, nel 1933, che l’Europa si sarebbe affermata sulla scena mondiale «solo se avesse assunto la forma patriottica della nazione».