Storia e storie di una nobile famiglia dell’Otto-Novecento oristanese e di un’opera di Ciusa come suggello sepolcrale. Una lettura critica di Mauro Dadea, di Alberto Medda Costella
Capita che in una serata umida di dicembre si preferisca stare in casa e magari sfogliarsi qualche istruttivo libro d’arte, cosicché, scorrendo la bellissima monografia di Rossana Bossaglia su Francesco Ciusa, riconosci una sua opera che hai visto, per pura casualità, qualche giorno prima proprio ad Oristano e per trovarne conferma vai subito alla ricerca della didascalia, scoprendo che l’ubicazione del lavoro dello scultore nuorese è ignota[i].