Gianni Bonanno, il rigore e la generosità di un gramsciano, di Gianfranco Murtas
Quarant’anni fa, nella tarda primavera del 1975, perdeva la vita, tragicamente, Gianni Bonanno, esponente del Partito Comunista Italiano in Sardegna, già leader dei giovani comunisti della provincia di Cagliari. Un intellettuale, un giovane intellettuale che, per la prematura infausta conclusione della sua esistenza, non fece in tempo ad esprimere tutti i suoi talenti, se non quelli di una straordinaria sensibilità umana e di un rigore ideale che lo distingueva dai più. Sarebbe bello che, chi può, si aggiungesse – recando la propria testimonianza – a questo primo ricordo che ne ripassa alcuni degli scritti maggiori, rispettandone l’ispirazione ancorché questa sia stata assai lontana dalle idealità democratiche, mazziniane e lamalfiane, di Gianfranco Murtas.