Gesù, il crocifisso, di ENZO BIANCHI
I Crocifissi di Donatello, che possiamo contemplare in questa mostra con un unico sguardo, narrano certamente un Cristo sofferente, con il capo reclinato in un dolore umanissimo… La bocca però è aperta ed emette lo Spirito. “Tutto è compiuto!” sono le ultime parole del Crocifisso nel vangelo secondo Giovanni. E l’evangelista prosegue: “Chinato il capo, effuse lo Spirito”. Marco, Matteo e Luca dicono “chinato il capo, morì, spirò”; Giovanni invece precisa “consegnò, effuse lo Spirito”. Quello Spirito che lo abitava, lo Spirito santo, che aveva presieduto al suo concepimento nel seno della Vergine Maria, che era disceso su di lui al momento del Battesimo… Gesù con la sua morte lo effonde su tutto l’universo, su tutta la terra. La Pentecoste per Giovanni è sotto la Croce!
Stare sotto la croce di Donatello è ricordare che sotto la Croce c’eravamo anche noi e che lo Spirito che Gesù ha emesso dalla sua bocca è lo Spirito santo che perdona i peccati di tutti gli uomini (“ipse remissio omnium peccatorum“, recita un testo liturgico). Quello stesso Spirito nella cui potenza Dio ha risuscitato Gesù, ravviva tutta la Chiesa e tutta l’umanità.
Donatello svelato. Capolavori a confronto – Padova, Museo Diocesano 27 marzo – 26 luglio 2015