Novas sardas de sa chida, settimanale on-line della Fondazione Sardinia, Anno IV, n° 11, domenica 22 marzo 2015.
IN CUSTA CHIDA: notiziario settimanale della Sardegna.
LAURA IN SARDEGNA.1.. Se è vero che da oggi in poi vuole essere lei la testimone della «Sardegna ferita» nei palazzi del potere, Laura Boldrini dovrà dire al resto del Parlamento e a tutto il Governo anche quello che i sardi non vogliono dallo Stato. Non vogliono essere più la regione che sopporta «da decenni ettari e ettari di servitù militari». Ora basta. Non vogliono che la loro terra sia trasformata in un supercarcere se è vero, come sostengono alcuni, che «presto arriveranno troppi detenuti condannati per mafia e camorra». Sarebbe un affronto. Non vogliono neanche immaginare il peggio del peggio: l’isola trasformata addirittura e all’improvviso nel deposito nazionale delle scorie nucleari. No, sarebbe l’ultima sentenza capitale. Anzi, il colpo di grazia. Poi, in estrema sintesi, vorrebbero invece questo: essere considerati finalmente dallo Stato e non dimenticati come troppo spesso accade. È questo il grido d’allarme che, nella seduta solenne, i tre portavoce dell’isola per l’occasione – Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio, il governatore Francesco Pigliaru e Pietro Pittalis a nome del l’opposizione – hanno consegnato alla terza carica dello Stato.