Un prete sardo, uno … tra i pochi.
Non c’è vertenza industriale degli ultimi anni a cui non abbia preso parte, specialmente per il centro Sardegna. Non solo con il ruolo che più gli è proprio, quello del buon pastore che assiste i lavoratori in lotta e le loro famiglie, ma partecipando in prima persona ai tavoli delle trattative. Come quella volta a Roma, nel maggio 2003, per il caso apparentemente senza sbocchi Enichem-Montefibre. Per accedere all’incontro alla Presidenza del Consiglio, don Pietro Borrotzu indossò i panni del sindacalista, in modo da poter consegnare al sottosegretario Gianni Letta una petizione firmata da oltre diecimila fedeli per la salvezza di Ottana. Letta si accorse del piccolo inganno, nonostante don Pietro anche quella volta non indossasse il clergyman ma una normale camicia senza cravatta sotto la giacca scura: da ex giornalista conosceva i meccanismi della categoria per “imbucarsi” a riunioni ufficiali, e certo gli parve singolare che lo stratagemma venisse utilizzato da un prete. Read more »