Fra tre mesi i sardi alle urne per i dieci referendum che rischiano di cambiare la politica isolana! Ecco chi li teme e perché, di Vito Biolchini

 


 

Fra appena tre mesi i sardi potrebbero chiamati ad esprimersi su dieci referendum (consultivi e abrogativi) che mirano riscrivere l’impianto istituzionale della nostra regione, e già sui giornali è sceso il silenzio. A differenza della consultazione sul nucleare, stavolta non ci saranno adesivi distribuiti con L’Unione Sarda, anzi.

La Nuova Sardegna di oggi ci informa che la data possibile per il voto referendario potrebbe essere quella del 6 maggio. Cappellacci vorrebbe far coincidere la consultazione con il voto amministrativo. I risparmi per l’amministrazione sarebbero evidenti, ma La Nuova ci avverte anche che il presidente potrebbe essere messo sotto pressione per evitare l’abbinamento, perché “non è escluso che qualcuno voglia puntare al fallimento del referendum”. Chi sia questo “qualcuno” lo si capisce leggendo i quesiti. Read more »