L’Occidente che va in minoranza, di Ezio Mauro
Il presidente Usa è il capofila di una nuova cultura su cui si fonda un tentativo di nuovo ordine mondiale. E il pensiero politico liberale si avvia a non essere più maggioritario
Il presidente Usa è il capofila di una nuova cultura su cui si fonda un tentativo di nuovo ordine mondiale. E il pensiero politico liberale si avvia a non essere più maggioritario
LA CRISI DI UN MODELLO. Bisogna apportare cambiamenti radicali e ridefinire in senso confederale l’organizzazione dell’Ue, ponendo fine allo scontro fra democrazia e integrazione
Venerdì esce di scena il primo presidente nero. In otto anni ha risollevato l’economia ma lascia un’America più debole nel mondo
L’infortunio europeo conferma una mancanza di sostanza, di qualità e addirittura di significato politico
Un accordo con la Russia senza la protezione e la garanzia degli Stati Uniti significa rassegnarsi alle divisioni e alle pressioni del mondo illiberale.
Il secolo delle guerre ideologiche è finito proprio nell’isola comunista, dove Fidel ha avuto l’ambizione di difendere e profilare la sua rivoluzione come l’ultimo esperimento socialista. E con l’ossessione di farla sopravvivere intatta
Intervista all’ex presidente dell’Uruguay, in Italia per una serie di conferenze. “Il Nobel per la Pace? Una burla. Usciremo dalla preistoria quando non circoleranno più armi ed eserciti”.
Nel documento che la Cdu approverà al congresso di Essen il no al multiculturalismo ed espulsioni per chi non si integra.
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